Quando si ha diritto di chiedere un passo carrabile davanti a propria abitazione nel 2022

Quando si parla di passo carrabile è indispensabile precisare sin da subito che è vietato il fai-da-te. Ma chi lo può richiedere e come fare?

Autore: Chiara Compagnucci
pubblicato il
Quando si ha diritto di chiedere un pass

Passo carrabile davanti a propria abitazione: quando si ha diritto?

Ha diritto a ottenere il passo carrabile solo il proprietario dell'immobile. Può essere richiesto da ogni cittadino che voglia libero lo spazio davanti alla propria proprietà privata.

La regola di base sul passo carrabile è molto semplice: se si vuole avere la certezza che l'accesso alla propria abitazione o al proprio esercizio commerciale non sia occupato da un'auto occorre prendere provvedimenti. Bisogna chiedere un passo carrabile e dunque pagare. In pratica è del tutto inutile darsi al fai-da-te e utilizzare metodi non a norma, come cartelli stampati o scritti a mano.

Quando si vuole apporre il cartello di divieto di sosta, ovvero il passo carrabile, è obbligatorio versare le tasse richieste e assolvere alle relative pratiche. Ma allo stesso tempo bisogna essere sicuri di essere in diritto di poterlo richiedere. Se il passo carrabile è in regola con tutti gli oneri e le norme, impedisce la sosta nell'area tra la carreggiata e l'ingresso a un posto auto privato. Approfondiamo meglio la questione:

  • Passo carrabile davanti a propria abitazione: quando si ha diritto

  • Vietato il fai-da-te del passo carrabile

Passo carrabile davanti a propria abitazione: quando si ha diritto

Quando si parla di passo carrabile occorre innanzitutto fare presente che sono presenti alcuni vincoli per avere accesso e diritto al passo carrabile. Alcuni di questi riguardano ad esempio la dimensione del cancello, ma anche i requisiti del soggetto che ne fa esplicita richiesta che questo si tratti del proprietario dell’abitazione o di un più semplice inquilino.

Per richiedere il permesso a esporre un passo carraio è necessario fare domanda all'ufficio edilizia del Comune o, se non appartiene a questo ente locale, alla provincia o direttamente all'Anas. Ha diritto a ottenere il passo carrabile solo il proprietario dell'immobile mentre nel caso dei condomini, la richiesta può essere effettuata dall'amministratore. Può essere richiesto da ogni cittadino che voglia libero lo spazio davanti alla propria proprietà privata.

Alla richiesta bisogna inoltre allegare la documentazione necessaria richiesta dal singolo Comune. Vanno quindi indicati i propri dati anagrafici, la residenza o domicilio, il codice fiscale e l'indirizzo al quale collocare il cartello che indica il passo carraio.

Occorrono poi una triplice copia della planimetria catastale, prove fotografiche che identifichino il luogo in cui verrà apposto il passo carrabile, la copia del nulla osta che rilasciato al proprietario della strada, nel caso in cui questa non sia di proprietà comunale o di altri enti, ma comunque posta all'interno di un centro abitato.

Per finire servono la ricevuta di pagamento dei cosiddetti diritti di istruttoria della pratica e una marca da bollo dal valore di 16 euro. L'autorizzazione e il relativo cartello che segnala il divieto di sosta di fronte all'ingresso del parcheggio verrà rilasciata in un lasso di tempo che va dai 15 ai 20 giorni circa a decorrere dalla data esatta nella quale è stata fatta domanda. Questo permesso ha una durata di 29 anni e va conservato adeguatamente, accompagnato dalla sua apposita documentazione così da evitare controversie future.

Vietato il fai-da-te del passo carrabile

Il passo carrabile o carraio viene normato nel Codice della strada. Esattamente nella parte in cui precisa che si tratta del l'accesso a un'area laterale idonea allo stazionamento di uno o più veicoli. Stiamo parlando in sostanza dell'uscita di un'area privata che si immette verso un'area pubblica. In pratica è quella zona di terreno tra la propria area e la carreggiata a uso di altri utenti della strada.

Il cartello del passo carrabile deve essere certificato e deve anche riportare il nome del Comune che ha concesso l'autorizzazione e il relativo codice numerico. Davanti a questo cartello è consentita comunque la fermata, per un lasso di tempo limitato e non è permesso a chi la effettua di allontanarsi dal proprio veicolo.

Il cartello deve obbligatoriamente riportare il nome del Comune che ha rilasciato il permesso e il suo simbolo. Inoltre deve contenere il numero della relativa autorizzazione e ovviamente il simbolo che va ad indicare il divieto di sosta. Qualora mancasse anche uno solo di tali elementi il viene verrà ritenuto di validità nulla e può essere applicata una sanzione a chi lo ha esposto senza l'adeguato permesso. Può andare da un minimo di 41 a un massimo di 169 ero.

Nella situazione in cui vengano aperti addirittura nuovi accessi al suolo pubblico senza richiedere l'apposita autorizzazione la multa viene elevata alla gravità dell'infrazione da una cifra minima di 168 a un massimo di 674 euro.