Nel caso di un tamponamento auto si utilizza il criterio del concorso di colpa. Dopo aver accertata la dinamica e le circostanze è il conducente che ha provocato il tamponamento a farsi carico dei danni.
Sono molti gli incidenti che possono sollevare interrogativi sui diritti e le responsabilità individuali, anche e soprattutto se di mezzo c'è un tamponamento. In linea di principio, un errore di guida rende l'automobilista responsabile del sinistro e dunque chiamato a pagare i danni attraverso la propria compagnia di assicurazione o con fondi propri.
Ma cosa succede se c'è un disaccordo con l'altro conducente? Chi ha torto in base alle differenti situazione? E quali sono le conseguenze di un incidente con infortunio in termini di risarcimento? Il termine danno fisico si riferisce a un danno fisico, morale o economico. I danni presi in considerazione per il risarcimento sono precisati dalla stessa società di assicurazione. Approfondiamo in questo articolo:
Tamponamento auto: quando si ha la colpa
Come risolvere un tamponamento auto
Primo punto di riferimento sulla questione del tamponamento auto, anche se è a catena, è il Codice della Strada, secondo cui durante la marcia i veicoli devono tenere, rispetto al veicolo che precede, una distanza di sicurezza tale che sia garantito in ogni caso l’arresto tempestivo e siano evitate collisioni con i veicoli che precedono. Ovviamente, il conducente deve rispettare le norme previste dal codice della strada e in particolare il controllo della velocità. Le precauzioni di base richiedono di garantire che tale modifica possa essere effettuata senza pericolo e che gli altri utenti siano informati della sua intenzione.
Norme alla mano, è obbligo del conducente regolare la velocità del veicolo in modo che avuto riguardo alle caratteristiche, allo stato ed al carico del veicolo stesso, alle caratteristiche e alle condizioni della strada e del traffico e ad ogni altra circostanza di qualsiasi natura, sia evitato ogni pericolo per la sicurezza delle persone e delle cose ed ogni altra causa di disordine per la circolazione.
Se il primo automobilista effettua un arresto improvviso senza un valido motivo, viene considerato colpevole dell'incidente. Ma non è il solo caso possibile. Se invece un conducente rallenta o ferma improvvisamente il proprio veicolo ma per un valido motivo, è, in linea di principio, esente da ogni responsabilità. La colpa dell'autista che lo ha seguito e lo ha investito è considerata causa esclusiva dello scontro. Il secondo conducente deve mantenere il controllo della propria velocità e guidare con cautela a seconda degli ostacoli prevedibili. Se ha avuto la possibilità di tentare una manovra di soccorso e non l'ha fatto, i giudici possono mantenere l'esclusione dal suo diritto al risarcimento.
Nel caso di un tamponamento auto si utilizza il criterio del concorso di colpa. Dopo aver accertata la dinamica e le circostanze è il conducente che ha provocato il tamponamento a farsi carico dei danni. Ma se entrambi i conducenti hanno contribuito in egual modo all'incidente, ciascuna delle parti coinvolte deve rimborsare le auto danneggiati in parti uguali.
La constatazione amichevole nel caso di un tamponamento auto serve a valutare il danno e a riconoscere le responsabilità tra i conducenti. Non obbligatorio, ma è fortemente consigliato per ridurre i tempi del risarcimento. Tre elementi sono essenziali: le croci, il disegno, le osservazioni. Una volta firmato, il verbale non è comunque irrevocabile.
La compagnia è chiamata a rispondere con un’offerta di risarcimento entro 30 giorni, in caso di danni a veicolo e cose e con modello Cai firmato da entrambi i conducenti dei veicoli. Oppure entro 60 giorni in presenza di danni a veicoli e cose ma con modello Cai firmato solo da uno degli automobilisti coinvolti nel tamponamento. E ancora, entro 90 giorni se il tamponamento ha causato danni al conducente e alle persone.
La strada non è l'unica scena di incidenti stradali. Contrariamente a quanto qualcuno potrebbe pensare, i parcheggi sono anche luoghi soggetti a incidenti. I parcheggi pubblici sono regolati dal Codice della strada.