Quando si perde indennità di accompagnamento. Tutti i casi 2022 aggiornati

L'indennità di accompagnamento rappresenta un'agevolazione dello Stato nelle spese di cura dei cittadini non autosufficienti. Ma quando lo Stato revoca questo diritto?

Autore: Chiara Compagnucci
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Quando si perde indennità di accompagnam

Indennità di accompagnamento, quando si perde?

Sono due le circostanze per cui chi al beneficiario viene meno il diritto di percepire l'indennità di accompagnamento. La prima è la perdita delle condizioni sanitarie richieste ovvero l'inabilità o la non autosufficienza, così come accertato dalla commissione medica incaricata di effettuare la visita. La seconda è il trasferimento all'estero, al netto di casi particolari, come lo spostamento per cure mediche autorizzate.

Hanno diritto all'indennità di accompagnamento i cittadini italiani con regolare residenza in Italia, i cittadini degli stati membri dell'Unione europea regolarmente residente in Italia che hanno svolto un lavoro autonomo o dipendente in uno degli Stati dell'Unione e gli extracomunitari titolari di carta di soggiorno, oltre ai minori iscritti nella stessa carta di soggiorno. Ma quali sono i casi in cui il beneficiario perde tale diritto?

La condizione di base per percepire tale sostegno economico è la riduzione della capacità lavorativa in misura non inferiore al 100%. Dopodiché, come ulteriori requisiti sono tra loro alternativi l'impossibilità di compiere gli atti quotidiani della vita e la conseguente necessità di una assistenza continua da una parte e l'impossibilità di deambulare senza l'aiuto permanente di un accompagnatore. Approfondiamo in questo articolo:

  • Indennità di accompagnamento, quando si perde

  • Peculiarità dell'indennità di accompagnamento 2022

Indennità di accompagnamento, quando si perde

L'indennità di accompagnamento rappresenta un'agevolazione dello Stato per le spese di cura dei cittadini non autosufficienti e non tiene conto delle condizioni economiche dell'invalido e della sua famiglia.

Sono due le circostanze per cui chi al beneficiario viene meno il diritto di percepire l'indennità di accompagnamento.

La prima è la perdita delle condizioni sanitarie richieste ovvero l'inabilità o la non autosufficienza, così come accertato dalla commissione medica incaricata di effettuare la visita. La seconda è il trasferimento all'estero, al netto di casi particolari, come lo spostamento per cure mediche autorizzate.

Un caso a parte, da non confondere con la perdita dell'indennità di accompagnamento, è quello relativo all'incompatibilità con sostegni simili per cause di guerra, lavoro o servizio e con l'indennità di frequenza. Non sono previsti limiti di età e di reddito, occorre ricordare che tra le cause di esclusione dell'indennità di accompagnamento rientrano gli invalidi civili ricoverati gratis nelle strutture pubbliche.

Nel caso di ricovero occorre tenere conto della durata della degenza. Succede ad esempio nel caso di retta della struttura a carico del disabile o dei familiari, di ricovero in un reparto riabilitativo o di lungodegenza, in day hospital, in ospedale per terapie contingenti oppure in una struttura sanitaria con retta a carico dello Stato.

Peculiarità dell'indennità di accompagnamento 2022

L'indennità di accompagnamento è una prestazione assistenziale che non spetta alla totalità degli invalidi civili, ma solo a coloro che non possono compiere gli atti di tutti i giorni senza un'assistenza continua ovvero che si trovano nelle condizioni di non poter deambulare senza l'affiancamento permanente di un accompagnatore.

Appare quindi evidente come ci siano alcuni aspetti peculiari che differenziano l'indennità di accompagnamento da altri strumenti di sostegno al reddito. Sono infatti cancellati tutti i limiti di età, sia minimi e sia massimi, può essere ricevuta anche da un bambino, da un adulto in età lavorativa o da un pensionato senza alcun ostacolo.

L'accompagnatore è una figura fondamentale per l'invalido civile che riceve l'indennità di accompagnamento perché lo affianca nelle azioni quotidiane. Ad esempio lo assiste nel corso di un ciclo di terapia o lo accompagna a una visita medica. Ed è comunque chiamato a svolgere il servizio nelle più adatte condizioni psico-fisiche per non non mettere a rischio la propria incolumità e quella dell'accompagnato, deve svolgerà il servizio nel rispetto di tutte le norme e mantenere un comportamento impeccabile dal punto di vista etico durante il servizio.