Secondo quanto previsto dalle norme in vigore, si possono contestare lavori ad un idraulico quando gli stessi sono senza dubbio fatti male e mostrano vizi gravi. Nel caso di lavori fatti male da un idraulico, difficilmente, lo stesso si assume la responsabilità del mal lavoro, per cui per contestare il lavoro fatto male, la cosa migliore da fare è quella di affidarsi ad un perito che possa effettivamente valutare l'entità del lavoro male eseguito, rilevando difformità o vizi d'opera.
Quando si può contestare un lavoro di un idraulico? Chiamare un professionista in caso di problemi tecnici in casa è la soluzione di tutti coloro che subiscono danni, o notano difetti e malfunzionamenti di impianti o altri. E scegliere di affidarsi ad un professionista fa pensare di essere al sicuro da qualsiasi difetto e risolvere i problemi. Ma non sempre è così.
Capita, e non di rado, che si facciano in casa lavori che poi risultano fatti male in casa, anche quando ci si affida a professionisti o imprese specializzate in idraulica. Vediamo allora quali sono i casi in cui è possibile contestare un lavoro di un idraulico.
Secondo quanto previsto dalle norme in vigore, si possono contestare lavori ad un idraulico quando gli stessi sono senza dubbio fatti male e mostrano vizi gravi.
Nel caso di lavori fatti male da un idraulico, difficilmente, lo stesso si assume la responsabilità del mal lavoro, per cui per contestare il lavoro fatto male, la cosa migliore da fare è quella di affidarsi ad un perito che possa effettivamente valutare l'entità del lavoro male eseguito, rilevando difformità o vizi d'opera.
Lo stesso perito stila poi una relazione sui lavori che non sono stati eseguiti bene dall'idraulico, indicando il responsabile degli stessi lavori male eseguiti. Dopodicchè è possibile chiedere un risarcimento allo stesso idraulico o all'impresa presso cui lo stesso idraulico è impiegato per inadempienza e per un lavoro fatto male non si può non pagare proprio.
L’unico casi in cui si può non pagare è solo quando si dimostra, senza dubbi, il lavoro fatto male e che si è verificato un inadempimento essenziale, cioè un errore che ha reso l’oggetto sul quale sono stati effettuati i lavori inservibile.
Se l'inadempimento è essenziale, quindi grave, si può non pagare l'idraulico che ha sbagliato; se, invece, l'inadempimento è irrisorio, pur con qualche vizio o difetto di lavoro, si deve pagare sempre l'idraulico, mentre, se l'inadempimento non è essenziale, ma rende il lavoro parzialmente inservibile, si può chiedere all'idraulico una riduzione del prezzo o, nel caso di pagamento anticipato, una restituzione di una parte della somma già versata.
Precisiamo che nel caso di inadempimento essenziale, se cliente e idraulico si mettono d’accordo per un lavoro eseguito male, spetta al giudice competente decidere se un inadempimento sia essenziale oppure no.
Le leggi in vigore prevedono che quando si vuole contestare un lavoro fatto male ad un idraulico, si deve inviare relativa contestazione tramite raccomandata con ricevuta di ritorno, o via Pec, Posta elettronica certificata, alla sede legale della ditta o del professionista che ha eseguito i lavori. Difficilmente per questo tipo di procedura è necessario l'assistenza di un avvocato.