Il passaggio da autoveicolo ad autocarro è ammesso se accompagnato da una serie di cambiamenti. In prima battuta occorre separare il vano merce con il posto di guida. Quindi bisogna modificare la destinazione d'uso del mezzo sul libretto di circolazione. Come spiegato dall'Agenzia delle entrate, i veicoli che risultano da adattamenti che non ne impediscono l'utilizzo per il trasporto privato di persone sono quelli che hanno codice di carrozzeria F0 (Effe zero), 4 o più posti e un rapporto tra la potenza del motore espressa in KW, e la portata del veicolo, ottenuta quale differenza tra la massa complessiva e la tara espressa in tonnellate, uguale o superiore a 180.
Ci sono ragioni fiscali per cui immatricolare un'auto come autocarro è un'operazione da consigliare. Ma naturalmente non si può fare in maniera automatica e non tutti possono procedere liberamente. Ci sono infatti specifici requisiti da rispettare che non possono essere evitare.
Ecco quindi che è interessante sapere non solo quando si può immatricolare un'auto come autocarro, ma anche quali sono i benefici fiscali. Dal punto di vista tecnico, l'importante distinzione da fare è tra veicoli classificati nella categoria M1 e quelli nella categoria N1.
La prima identifica le auto ovvero i veicoli progettati e costruiti per il trasporto di persone, aventi al massimo 8 posti a sedere oltre al sedile del conducente. La seconda fa invece riferimento agli autocarri ovvero i veicoli progettati e costruiti per il trasporto di merci, aventi massa massima non superiore a 3,5 tonnellate. Vediamo allora
Immatricolare un'auto come autocarro è possibile nel caso di modifiche alla condizione originaria del mezzo. Di conseguenza è fondamentale conoscere la normativa in vigore.
Secondo la classificazione condivisa, le tre categorie M ovvero i veicoli a motore progettati e costruiti per il trasporto di persone e aventi almeno 4 ruote sono:
Nella categoria N finiscono invece i veicoli a motore progettati e costruiti per il trasporto di merci e aventi almeno 4 ruote:
In questo contesto il passaggio da autoveicolo ad autocarro è ammesso se accompagnato da una serie di cambiamenti. In prima battuta occorre separare il vano merce con il posto di guida. Quindi bisogna modificare la destinazione d'uso del mezzo sul libretto di circolazione.
Come spiegato dall'Agenzia delle entrate, i veicoli che risultano da adattamenti che non ne impediscono l'utilizzo per il trasporto privato di persone sono quelli che hanno codice di carrozzeria F0 (Effe zero), 4 o più posti e un rapporto tra la potenza del motore espressa in KW, e la portata del veicolo, ottenuta quale differenza tra la massa complessiva e la tara espressa in tonnellate, uguale o superiore a 180.
Sempre secondo le Entrate con l'obiettivo di contrastare gli abusi delle disposizioni fiscali sul settore dei veicoli è sempre possibile, sentito il dipartimento per i trasporti terrestri del Ministero dei Trasporti e delle Infrastrutture, individuare i veicoli che, al di là della categoria di omologazione, risultano da adattamenti che non ne impediscono l'utilizzo per il trasporto privato di persone.
Scegliere di omologare un'auto come autocarro significa pagare un bollo di importo inferiore, detrarre l'Iva fino al 100% nel caso di utilizzo del mezzo solo per lavoro o del 40% per uso promiscuo ovvero anche per ragioni personali.
Via libera anche alla detrazione fino al 100% o al 40% delle spese di impiego se l'autocarro non è consegnato ai dipendenti dell'azienda.
Provando ad andare oltre per individuare le auto da immatricolare come autocarro, alcuni dei modelli sono Hyundai Tucson, Nissan Qashqai, Fiat 500X, Skoda Octavia, Land Rover Discovery Sport.
Scegliere un'auto come camion significa pagare meno tasse di bollo. Questo detrarrà fino al 100% dell'IVA se il veicolo è solo per uso lavorativo.