Quando un dipendente può non dare il preavviso prima delle dimissioni. I casi 2022 per norme in vigore

Il periodo di preavviso nel caso di dimissioni è un istituto presente nel modo del lavoro che ha lo scopo di permette al datore di trovare un sostituto.

Autore: Chiara Compagnucci
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Quando un dipendente può non dare il pre

Preavviso prima delle dimissioni, quando non si può dare?

Nessun obbligo di preavviso del lavoratore prima delle dimissioni nei casi di giusta causa se non è consentita la prosecuzione del rapporto di lavoro, maternità o paternità fino ai 3 anni di vita del bambino, mobbing, accordi collettivi di esodo, procedure di licenziamento collettivo, incentivi economici da parte dell'azienda, matrimonio dalla data delle pubblicazioni fino a un anno, gravidanza.

L'interruzione di un rapporto di lavoro rappresenta spesso un intervento traumatico perché mette il datore di lavoro nella posizione di individuare una nuova figura e il lavoratore di trovare un nuovo impiego. E ancora di più avviene nel caso in cui avvenga senza preavviso ovvero da un giorno all'altro.

Entrambe le parti possono decidere autonomamente e nel rispetto della normativa di materia di interrompere la relazione lavorativa. Se lo fa il datore si parla di licenziamento, se lo fa il dipendente di dimissioni. La regola di base prevede che la decisione vada comunicata in anticipo. Si tratta del cosiddetto periodo di preavviso.

Tuttavia in alcuni casi ben disciplinati alle disposizioni in materia, questa opzione può non essere rispettata. Esaminiamo i differenti casi in questo articolo:

  • Preavviso prima delle dimissioni, quando non si può dare
  • Casi dimissioni nei vari Ccnl 2022 in vigore

Preavviso prima delle dimissioni, quando non si può dare

Il periodo di preavviso nel caso di dimissioni è un istituto presente nel modo del lavoro che ha lo scopo di permette al datore di trovare un sostituto ovvero di consentire il passaggio delle consegne.

Non si tratta quindi di una facoltà del lavoratore pronto a fare un passo indietro, ma di un vero e proprio obbligo di legge. Nel caso di mancato rispetto della disposizione va infatti incontro a un indennizzo pari alle retribuzioni dovute nel periodo di preavviso in cui non ha prestato la propria attività.

In alcune circostanze ben precise il lavoratore è comunque esonerato dal dare il preavviso prima delle dimissioni. In particolare può farlo nelle circostanze di giusta causa se non è consentita la prosecuzione del rapporto di lavoro, maternità o paternità fino ai 3 anni di vita del bambino, mobbing, accordi collettivi di esodo, procedure di licenziamento collettivo, incentivi economici da parte dell'azienda, matrimonio dalla data delle pubblicazioni fino a un anno, gravidanza.

Casi dimissioni nei vari Ccnl 2022 in vigore

Possiamo allora entrare nei dettagli ed esaminare cosa prevede la normativa in vigore rispetto al preavviso. I tempi sono infatti variabili sulla base del contratto applicato. Più esattamente facciamo l'esempio di alcuni Ccnl 2022.

Nel contratto del comparto terziario, i giorni di preavviso da dare in caso di dimissioni con un'anzianità di 5 anni sono 45 per quadri di primo livello, 30 giorni per gli operatori di vendita, 20 giorni per secondo e terzo livello, 15 giorni per quarto e quinto, 10 giorni per sesto e settimo livello.

Con un'anzianità dai 5 ai dieci 10 sono 60 giorni per quadri di primo livello, 45 giorni per gli operatori di vendita, 30 giorni per secondo e terzo livello, 20 giorni per quarto e quinto, 15 giorni per sesto e settimo. Con oltre 10 anni di anzianità nel settore della distribuzione e dei servizi, i termini sono di 90 giorni per quadri di primo livello, 60 giorni per gli operatori di vendita, 45 giorni per secondo e terzo livello, 30 giorni per quarto e quinto livello, 15 giorni per sesto e settimo livello.

Nel caso del metalmeccanici i tempi sono differenti rispetto a quanto appena esaminato. Non sorprende proprio perché ciascun Contratto collettivo nazionale di lavoro presenta le proprie particolarità, frutti delle trattative tra le organizzazione sindacali di categoria e il governo.

Ecco quindi che con un'anzianità di 5 anni sono previsti 2 mesi di preavviso per sesta e settima categoria professionale, un mese e 15 giorni per quarta e quinta categoria, 10 giorni per seconda e terza categoria, 7 giorni per la prima categoria.

Con un’anzianità dai 5 ai dieci 10 il contratto sono di 3 mesi il preavviso di dimissioni per la sesta e settima categoria professionale, 2 mesi per la quarta e la quinta, 20 giorni per la seconda e terza, 15 giorni per la prima. Con oltre 10 anni di servizio sono di 4 mesi per la sesta e settima categoria professionale, 2 mesi e 15 giorni per quarta e quinta categoria, 1 mese per seconda e terza, 20 giorni per la prima categoria professionale.