Quando figlio che cura genitore anziano deve essere pagato, avere rimborsi o più eredita

Pagamenti, rimborsi e quota ereditaria maggiore: cosa spetta ad un figlio quando si prende cura di un genitore anziano secondo leggi in vigore nel 2022

Autore: Marianna Quatraro
pubblicato il
Quando figlio che cura genitore anziano

Quando un figlio che cura genitore anziano ha diritto ad essere pagato, rimborsi o più eredita nel 2022?

Stando a quanto previsto dalle leggi in vigore, il figlio che cura il genitore anziano adempie ad un'obbligazione naturale, dovendo assolvere ad un dovere morale e non è previsto mai, in nessun caso, che il figlio che si prende cura del genitore anziano ha diritto ad essere pagato né ad altri tipi di rimborsi. Se, per esempio, il figlio che si prende cura del genitore anziano spende soldi per la cura e l’assistenza del genitore non può, per esempio, chiedere o pretendere alcun rimorso neppure da un eventuale fratello. Anche sulla questione dell’eredità, la risposta è negativa: nessun figlio che si prende cura del genitore anziano, solo per averlo fatto, ha diritto ad avere una maggiore eredità rispetto agli altri eredi.
 

Quando un figlio che cura genitore anziano ha diritto ad essere pagato, rimborsi o più eredita nel 2022? Prendersi cura di un genitore, soprattutto se anziano e soprattutto se malato, è un impegno per un figlio ma che deve, anche per legge, essere assolto. I figli si prendono generalmente cura dei propri genitori in maniera spontanea e naturale, spinti da affetto e amore nei loro confronti e, pur essendo a volte pesante e impegnativo conciliare assistenza del genitore e lavoro, lo fanno.

Ci sono, però, figli che se si prendono cura dei genitori anziani ritengono di avere diritto ad usufruire di una serie di benefici, proprio per via dell’impegno profuso. Vediamo allora se e quando i figli che si prendono cura di un genitore anziano hanno diritto ad avere rimborsi o altri benefici.

  • Diritto ad essere pagato, a rimborsi o più eredita cosa spetta a figlio che si prende cura di genitore anziano
  • Permessi e congedo Legge 104 per figlio che assiste genitore anziano

Diritto ad essere pagato, a rimborsi o più eredita cosa spetta a figlio che si prende cura di genitore anziano

Stando a quanto previsto dalle leggi in vigore, il figlio che cura il genitore anziano adempie ad un'obbligazione naturale, dovendo assolvere ad un dovere morale e non è previsto mai, in nessun caso, che il figlio che si prende cura del genitore anziano ha diritto ad essere pagato né ad altri tipi di rimborsi.

Se, per esempio, il figlio che si prende cura del genitore anziano spende soldi per la cura e l’assistenza del genitore non può, per esempio, chiedere o pretendere alcun rimorso neppure da un eventuale fratello. Anche sulla questione dell’eredità, la risposta è negativa: nessun figlio che si prende cura del genitore anziano, solo per averlo fatto, ha diritto ad avere una maggiore eredità rispetto agli altri eredi. Per la cura di un genitore anziano non ha una maggiore eredità, mai. 

Se, infatti, un figlio si è occupato in via esclusiva del genitore anziano, non significa che deve ricevere una maggiore eredità perché la cura e l’assistenza prestata al genitore non incidono mai sulle quote del patrimonio ereditario che, come ben sappiamo, dipende dalle cosiddette quote legittime di eredità che spettano a tutti gli eredi legittimi secondo percentuali stabilite dalla legge.

Permessi e congedo Legge 104 per figlio che assiste genitore anziano

Ciò di cui invece un figlio che cura un genitore anziano può usufruire è la Legge 104. Se, infatti, il genitore anziano da curare non è autosufficiente o è affetto da gravi patologie, il figlio può usufruire dei permessi e del congedo previsti dalla Legge 104 per l’Assistenza ai genitori anziani

La Legge 104 può essere richiesta da ogni lavoratore dipendente, con un contratto a tempo indeterminato o determinato e con a carico un familiare affetto da una grave disabilità, mentre non ne hanno diritto lavoratori autonomi, lavoratori a domicilio, lavoratori agricoli a tempo determinato occupati a giornata e lavoratori domestici.

Usufruendo della Legge 104, il figlio che cura il genitore anziano ha diritto a 3 giorni al mese di permessi retribuiti e si può usufruire di tale permesso anche se il genitore anziano è ricoverato in una struttura residenziale, a condizione che si tratti di una casa di riposo e non una RSA, che prevede invece assistenza sanitaria continua.

Altro aiuto di cui possono usufruire i lavoratori dipendenti pubblici o privati possono usufruire è il congedo straordinario di due anni, frazionato o continuativo, che si può richiedere nel corso dell’intera vita lavorativa. Il congedo per Legge 104 è retribuito sulla base dell’ultimo stipendio percepito, dà diritto alla tredicesima ed è coperto dai contributi ai fini pensionistici.

Il requisito per richiedere il congedo è che il genitore anziano non sia ricoverato a tempo pieno e, inoltre, per usufruire del congedo non è obbligatoriamente richiesto che il figlio sia convivente con il genitore anziano a condizione, però, che la convivenza avvenga entro l’anno dalla richiesta di congedo straordinario e resti per tutta la durata dello stesso.