Stando a quanto previsto dalle norme in vigore, a decidere se un intervento estetico è effettivamente da considerare mal riuscito, nel senso tecnico e medico del termine, è un medico legale interpellato. Non è, dunque, il paziente che vedendosi allo specchio non si vede come avrebbe voluto ma spetta ad un medico legale svolgere apposita perizia per attestare l’effettivo danno subito.
Quando ci si sottopone ad un intervento estetico che alla fine provoca un effettivo danno e si rivela decisamente mal riuscito, il soggetto che ha subito il danno ha diritto di richiedere il risarcimento del danno al chirurgo che ha sbagliato l'operazione o che ha provocato addirittura un danno più o meno grave.
Tocca poi ad apposite categorie di persone, da un punto di vista medico e legale, valutare danno e relativo risarcimento da riconoscere al paziente o alla paziente danneggiata. Ma chi decide quando un intervento estetico si può giudicare mal riuscito?
Un intervento estetico si considera mal riuscito quando vengono accertate al paziente lesioni dovute a malasanità o errore e che provocano sia un danno fisico, come cicatrici o altri segni visibili sul corpo ma che sanno di errore, e sia un danno morale, perché ci sono danni che possono anche provocare un danno psico-fisico, senza considerare poi che in alcuni casi il paziente che si è sottoposto all’intervento chirurgico mal riuscito può sottoporsi ad interventi riparatori che, seppur possono in relativa parte aggiustare il danno da una parte, rappresentano comunque un ennesimo stress a cui sottoporre corpo e mente che non avrebbe avuto se l’intervento estetico mal riuscito fosse invece andato bene.
Peggio è quando all’intervento estetico mal riuscito non c’è soluzione, nel senso che non è possibile sistemare il danno con altri interventi riparatori. Tra i più comuni interventi estetici mal riusciti ci sono quelli che prevedono errori di impianto di protesi mammarie, eccesso di botulino che gonfia troppo labbra, zigomi, ecc, liposuzioni sbagliate, ecc.
In questi casi, l’intervento estetico mal riuscito da diritto al paziente danneggiato di chiedere un risarcimento del danno che diventa un danno patrimoniale se l’intervento estetico mal riuscito ha conseguenze anche su altre sfere della vita quotidiana, per esempio se provoca un danno a lavoro, o una riduzione delle capacità lavorative.
Stando a quanto previsto dalle norme in vigore, a decidere se un intervento estetico è effettivamente da considerare mal riuscito, nel senso tecnico e medico del termine, è un medico legale. Non è, dunque, il paziente che vedendosi allo specchio non si vede come avrebbe voluto o che nota un labbro più gonfio dell’altro, ecc, ma, analizzando documenti e certificati, spetta ad un medico legale svolgere apposita perizia per attestare l’effettivo danno subito.
Se il medico legale giudica effettivamente l’intervento mal riuscito, il paziente danneggiato deve rivolgersi ad un avvocato esperto in casi di responsabilità medica e richiedere un risarcimento per evidenze fisiche ma anche per eventuale danno morale, per la sofferenza interiore provata a seguito dell’intervento.