Quando un lavoro viene definito eseguito a regola d'arte? Tante volet si sente definire un lavoro fatto a regola d'arte, tipica espressione che si usa per manifestare approvazione e soddisfazione per interventi realizzati al meglio.
Ma vediamo di seguito quali sono i casi in cui, per definizione, un lavoro è effettivamente considerato a regola d'arte.
Secondo quanto riportato nel Codice Civile, un lavoro si può definire a regola d'arte se il risultato prodotto è un manufatto sicuro e utilizzabile secondo l'uso programmato e previsto.
Per alcuni beni, è necessario che, affinchè il lavoro sia a regola d’arte, si rispettino determinati principi estetici e formali.
E', inoltre, definito a regola d'arte il lavoro eseguito dal prestatore secondo le condizioni pattuite con il committente.
Con tale locuzione ci si può riferire a diversi lavori e diversi ambiti, per esempio, a chi realizza quadri e pitture, a opere di ingegneri e architetti, a chi effetua interventi elettrici, idraulici o di muratura, ad opere musicali, ma anche a consulenze legali e fiscali, e non solo.
Secondo quanto previsto dal Codice Civile, art.1176, nell'esecuzione di opere professionali o artigianali, la regola d'arte deve sempre essere rispettata come dovere di diligenza.
Inoltre, sempre secondo il Codice Civile, se per l'esecuzione del lavoro a regola d'arte è necessario apportare variazioni al progetto e le parti non si accordano, spetta al giudice determinare le variazioni da introdurre e le correlative variazioni del prezzo.
Se l'importo delle variazioni supera il sesto del prezzo complessivo convenuto, l'appaltatore può recedere dal contratto e può ottenere, secondo le circostanze, un'equa indennità. Se le variazioni sono di notevole entità, il committente può recedere dal contratto ed è tenuto a corrispondere un equo indennizzo.
Infine, secondo l'articolo 1662, per la valutazione di un lavoro effettuato a regola d'arte, il committente ha diritto a controllare lo svolgimento dei lavori e a verificarne a proprie spese lo stato.
Quando, nel corso dell'opera, si accerta, per esempio, che la sua esecuzione non procede secondo le condizioni stabilite dal contratto e a regola d'arte, il committente può fissare un congruo termine entro il quale l'appaltatore si deve conformare a tali condizioni.
Trascorso inutilmente il termine stabilito, il contratto viene risolto, salvo il diritto del committente al risarcimento del danno.