Esistono regole e condizioni specifiche da rispettare per poter destinare un locale a laboratorio. Le regole generali sono più o meno le stesse, sia per quanto riguarda l’aspetto edilizio del locale e sia per quanto riguarda le norme di sicurezza, igiene e salubrità che il locale deve garantire per poter diventare laboratorio. Tuttavia, in base alla tipologia di laboratorio da realizzare vi sono regole che possono variare.
Quando un locale deve essere destinato a laboratorio, di qualsiasi tipologia di laboratorio si tratti, o si deve trasformare un locale già esistente, per esempio un magazzino o un box, in laboratorio, è necessario che ricorrano determinate condizioni, sia da un punto di vista urbanistico ed edilizio, sia da un punto di vista di sicurezza e salubrità. Ma andiamo con ordine e vediamo quali sono regole e condizioni da rispettare per destinare un locale a laboratorio.
Un locale può essere destinato a diventare laboratorio quando soddisfa specifici requisiti non solo edilizi. Iniziamo con lo specificare che sono considerati laboratori gli immobili che rientrano nella categoria catastale C3, vale a dire laboratori per arti e mestieri, laboratori, locali dove lavorano gli artigiani che trasformano prodotti semilavorati per renderli prodotti dedicati alla vendita.
Parliamo di calzolai, falegnami, fabbri, vetrai, ecc. ma anche meccanici che si occupano della riparazione di auto o carrozzieri, caseifici, forni per la produzione del pane, frantoi, mulini.
Un locale può diventare laboratorio innanzitutto quando non si trova e non occupa la strada e non occupa negozi o botteghe.
La condizione principale perché un locale si possa destinare a laboratorio è che si tratti di un locale situato in periferia o nel corpo periferico della città. Solo in casi eccezionali, secondo quanto stabilito dalle norme in vigore, un laboratorio si può trovare in località centrali, perché in zone centrali non è possibile che il locale da usare come laboratorio abbia le caratteristiche necessarie per essere tale, a iniziare dallo spazio necessario per le diverse lavorazioni, per arrivare al tipo di costruzione, per esempio una falegnameria con tettoia per deposito legnami.
Passando poi al caso in cui un locale già esistente, per esempio un box o un magazzino, deve essere trasformato in laboratorio, è innanzitutto necessario verificare che si possa fare il cambio di destinazione d’uso del locale stesso per poi procedere alla richiesta del permesso di costruire per l’avvio ristrutturazione del locale stesso.
Il permesso di costruire deve essere chiesto al Comune dove il locale da rendere laboratorio si trova e perché venga realizzato è necessario che rispetti particolari condizioni, sia per quanto riguarda sicurezza, salubrità e regole igieniche da seguire per la sua realizzazione, sia per quanto riguarda aspetti edilizi e urbanistici secondo il piano regolatore del Comune stesso.
Decisamente diverso il discorso quando si parla di laboratorio chimico, che pur non rientrando nella categoria catastale C3 viene subito in mente quando si parla di laboratori. In tal caso, regole e condizioni da rispettare devono essere decisamente più rigide, a partire dall’aspetto edilizio.
Un laboratorio chimico è un locale adibito ad analisi chimiche e preparazioni di sostanze chimiche e miscele di esse per cui è necessario che sia costruito in modo da garantire sicurezza sia per persone sia per sostanza in esso lavorate.
Per destinare un locale a laboratorio chimico regole e condizioni da rispettare sono le seguenti: