I prefabbricati, anche se realizzati in legno o in altro materiale, sono considerati come gli immobili in muratura o costruiti tradizionalmente e proprio per questo tutti i prefabbricati, qualsiasi destinazione di uso abbiano, hanno l'obbligo di censimento e iscrizione al catasto. L’unica eccezione riguarda i prefabbricati che hanno una superficie inferiore agli 8mq.
Quando un prefabbricato deve essere dichiarato al catasto e quali sono i rischi se non lo si fa? Ogni immobile sul nostro territorio deve, per legge, essere iscritto al Catasto, che rappresenta un archivio di immobili e terreni presenti sul territorio di ogni singolo Comune o una Provincia. La legge prevede sempre l’obbligo di dichiarare al catasto tutti gli immobili. Ma ci sono casi in cui è anche possibile non dichiarare al catasto un immobile. Vediamo come funziona l’accatastamento di prefabbricati.
Dichiarare un immobile al catasto significa iscrivere nell'apposito registro tutti gli immobili presenti sul territorio di un comune o di una provincia. Il catasto ha come scopo di individuare tutti gli immobili e i terreni presenti sul territorio per definirne una adeguata ed equa tassazione e a gestire il catasto è l’Agenzia del Territorio che fa parte dell’Agenzia delle Entrate.
Stando a quanto previsto dalle leggi 2022 in vigore, un prefabbricato, di qualsiasi tipo sia e per qualsiasi destinazione d'uso viene costruito, deve sempre essere dichiarato al catasto.
I prefabbricati, anche se realizzati in legno o in altro materiale, sono considerati come gli immobili in muratura o costruiti tradizionalmente e proprio per questo tutti i prefabbricati, qualsiasi destinazione di uso abbiano, hanno l'obbligo di censimento e iscrizione al catasto.
Stando alle leggi aggiornate, gli unici prefabbricati che possono essere esclusi dall’obbligo di essere dichiarati al catasto sono quelli che hanno una superficie inferiore agli 8mq.
Per dichiarare un prefabbricato al catasto bisogna seguire apposita procedura. Secondo le norme in vigore, bisogna, infatti, presentare una dichiarazione nota come DOCFA del proprietario del prefabbricato e redatta da un professionista abilitato, tra geometra, o ingegnere, o perito edile, in cui sono riportati tutti i dati del prefabbricato e Tipo Mappale.
Il tecnico che redige il DOCFA deve essere in possesso poi di specifica documentazione come:
I rischi che si corrono se non si dichiara un prefabbricato sono quelli di incorrere in sanzioni previste per il mancato accatastamento che partono da un minimo da 268 euro a 1.032 euro, fino ad un massimo previsto da 2.066 euro a 8.624 euro.