I casi in cui un sottotetto non è abitabile sono quelli in cui lo spazio del sottotetto non rispetta i requisiti minimi di altezze e dimensioni previste per legge per l’abitabilità di uno spazio e se il rapporto areoilluminante non garantisce adeguata luminosità e ricambio d’aria sufficiente
Il sottotetto rappresenta uno spazio piuttosto difficile da definire negli usi. E’ quella parte di spazio compreso tra il tetto e il solaio di copertura di unità immobiliari che si trovano all’ultimo piano di una abitazione. Il sottotetto è abitabile e non in base a diverse condizioni. Vediamo quali sono i casi 2022 in cui il sottotetto non è abitabile.
Stando a quanto previsto dalle leggi in vigore, il sottotetto non è mai abitabile. Generalmente si tratta, infatti, di uno spazio che, per le sue caratteristiche, perché si tratta di uno spazio poco illuminato in modo naturale o per nulla illuminato, il sottotetto non è destinato ad essere abitabile e viene usato come deposito, per esempio per conservare gli oggetti in disuso, o come magazzino comune, o come stenditoio.
Un sottotetto non è abitabile, nel dettaglio, nei seguenti casi:
Un sottotetto per diventare abitabile deve soddisfare i requisiti minimi relativi alle altezze previste dalle norme nazionali per l’abitabilità di uno spazio. Un sottotetto è, infatti, considerato abitabile quando ha un’altezza minima dal pavimento al soffitto di 2,70 metri per gli ambienti vivibili e di 2,4 metri per i locali di servizio, come bagni, corridoi.
Possono avere altezze inferiori solo le cabine armadio o i ripostigli. Diverse sono le misure da rispettare nei comuni montani al di sopra dei 1.000 metri dove, a causa delle particolari condizioni climatiche e delle tipologie costruttive locali, le altezze minime nazionali devono essere di 2,55 metri perché il sottotetto sia abitabile.
Dimensioni e requisiti che un sottotetto deve possedere per essere abitabile: 2022 Casi in cui un sottotetto non è considerato abitazione