Una azienda può anticipare la pensione ai propri dipendenti solo in presenza di determinate condizioni e soddisfacendo specifici requisiti, ricorrendo a diversi sistemi previsti dalle leggi 2022 che sono, per esempio, in particolare, Isopensione, contratto di espansione, fondi bilaterali.
Quando una azienda può anticipare la pensione ad un proprio dipendente? Esistono alcuni sistemi che permettono alle aziende di anticipare la pensione ai propri dipendenti a seconda di regole differenti che variano per tipo di realtà aziendale e che puntano soprattutto ad un ricambio generazionale in azienda in modo da mandare a riposo dipendenti più anziani e permettere a più giovani di entrare nel mondo del lavoro. Vediamo allora quali sono i sistemi che permettono alle aziende di anticipare la pensione ai propri dipendenti.
Uno dei sistemi ormai ben noto che permette alle aziende di anticipare la pensione ai propri dipendenti è l’isopensione, sistema che permette ai dipendenti di aziende che abbiano più di 15 impiegati di andare in pensione fino a 7 anni prima grazie ad un accordo che la stessa azienda che decide di anticipare la pensione al lavoratore conclude con le organizzazioni sindacali più rappresentative.
Dunque, per anticipare la pensione, il dipendente deve essere impiegato in un’azienda con più di 15 dipendenti e l’azienda deve concludere relativo accordo sindacale.
Una volta raggiunto l'accordo sindacale, il datore deve presentarlo all'Inps che si occupa a sua volta di verifiche dei requisiti e provvede al pagamento dell'assegno di isopensione tramite la disponibilità di denaro data dall’azienda e fino a quando il lavoratore uscito non raggiunge i normali requisiti per andare in pensione di vecchiaia (cioè 67 anni di età e almeno 20 anni di contributi).
L’isopensione più che un sistema di uscita anticipata è uno scivolo di accompagnamento alla pensione finale pagato dall’azienda che, contestualmente al versamento dell’isopensione, deve versare anche i contributi previdenziali fino al raggiungimento dei requisiti richiesti dalla legge per la pensione di vecchiaia a 67 anni o anticipata (con 42 anni e dieci mesi di contributi per gli uomini e 41 anni e dieci mesi di contributi per le donne a prescindere dal requisito anagrafico).
Altro sistema che permette alle aziende di anticipare la pensione ai propri dipendenti è il contratto di espansione, valido però solo per aziende che abbiano un elevato numero di impiegati.
Stando, infatti, a quanto previsto dalle leggi 2022, il contratto di espansione rappresenta una sorta di incentivo all’uscita anticipata cui si può ricorrere solo se si soddisfano i seguenti requisiti:
Le aziende possono anticipare la pensione di propri dipendenti ricorrendo al contratto di espansione solo se hanno almeno 500 dipendenti e in alcuni casi anche ‘solo’ 250 dipendenti e per la domanda di pensione anticipata 2022 con contratto di espansione bisogna prima raggiungere un accordo sul piano di riorganizzazione aziendale tra sindacati e Ministero del Lavoro e poi l’azienda stessa deve presentarne domanda direttamente all’Inps.
I dipendenti che possono anticipare la pensione con il contratto di espansione percepiscono una indennità che è pari al trattamento pensionistico lordo maturato al momento della cessazione del rapporto lavorativo e viene erogata dall’azienda.
In particolare, l’indennità corrisposta al lavoratore che anticipa la pensione con contratto di espansione, come previsto dalle leggi 2022, deve essere commisurata al trattamento pensionistico lordo maturato dal lavoratore al momento della cessazione del rapporto di lavoro, così come determinato dall’Inps.
Pur ricorrendo al contratto di espansione per anticipare la pensione ai propri dipendenti, il datore di lavoro resta comunque obbligato a versare i contributi previdenziali utili ai fini di maturazione e calcolo della pensione finale fino al raggiungimento dei normali requisiti richiesti per andare in pensione.
Insieme a Isopensione e contratto di espansione, le aziende hanno la possibilità di anticipare la pensione ai propri dipendenti in presenza di adesione a fondi bilaterali, possibilità che vale in tal caso solo per le aziende che vi aderiscono e a prescindere dal numero di impiegati e che permette di anticipare la pensione dei dipendenti fino a 5 anni rispetto ai normali requisiti richiesti, per cui tramite Fondi bilaterali, i lavoratori possono andare in pensione prima a 62 anni invece che a 67 anni.
Sono, per esempio, Fondi bilaterali cui si può ricorrere per anticipare la pensione ai propri dipendenti i fondi esattoriali, credito ordinario e cooperativo, fondi di imprese assicuratrici, società di assistenza, di Poste Italiane e Ferrovie dello Stato e del Trentino.
Isopensione, contratto di espansione e non solo: condizioni, requisiti e sistemi per permettere ad aziende di anticipare pensione ai lavoratori