Nel 2025 molte società italiane si interrogano su quando una Società a Responsabilità Limitata Semplificata (SRLS) sia obbligata dal punto di vista normativo a divenire una Società a Responsabilità Limitata ordinaria (SRL). Il tema coinvolge aspetti legali, finanziari e burocratici che interessano sia chi ha già costituito una SRLS sia coloro che pianificano un cambio di assetto societario per sostenere nuove esigenze di governance, capitalizzazione o crescita.
La SRLS e la SRL sono sotto-tipi di società di capitali, disciplinate dall’articolo 2463-bis e seguenti del Codice Civile. La SRLS, introdotta per favorire le nuove iniziative imprenditoriali e ridurre le barriere iniziali d’ingresso, prevede alcune specificità:
La SRL ordinaria, invece, offre maggiore flessibilità:
Entrambe permettono la separazione patrimoniale tra società e soci: in caso di insolvenza, il patrimonio personale degli associati è tutelato, con responsabilità limitata alle somme sottoscritte.
La normativa vigente prevede due situazioni principali che impongono obbligatoriamente la conversione da SRLS a SRL ordinaria:
Ulteriori modifiche che rendano necessario lo statuto personalizzato o la presenza di clausole peculiari (ad esempio su trasferimento quote, amministrazione, diritti particolari dei soci) costituiscono causa di passaggio obbligato a SRL ordinaria poiché lo statuto della SRLS, per legge, non è modificabile fuori dai limiti del modello ministeriale.
Il processo di passaggio obbligatorio avviene mediante i seguenti passaggi:
Non è richiesta una relazione di stima del patrimonio sociale per l’aumento di capitale (al contrario di quanto previsto dalla trasformazione in SPA). Il passaggio non comporta responsabilità patrimoniale personale dei soci, né modifica la disciplina fiscale ordinaria: le SRLS, infatti, già adottano il regime fiscale delle SRL.
Il passaggio a SRL comporta:
Tuttavia, i costi gestionali e amministrativi aumentano (spese notarili per la modifica, oneri per adeguamento statuto, costi di gestione legati alla maggiore complessità burocratica), mentre decadono le agevolazioni previste esclusivamente in sede di costituzione per la SRLS.
La normativa consente anche modifiche all’atto costitutivo che non comportano il superamento dei limiti previsti per la SRLS, come cambi di denominazione sociale, oggetto sociale o sostituzione degli amministratori, purché vengano rispettati i vincoli di legge sulle società semplificate. La possibilità di “ritornare” da SRL a SRLS è fortemente limitata e generalmente non applicabile in senso tecnico per ragioni di tutela dei creditori e sicurezza degli scambi, come previsto dalle prassi del Registro delle Imprese e dalla normativa in vigore (artt. 2482 e 2463-bis c.c.).
Il passaggio a SRL ordinaria comporta i seguenti costi:
Tipologia costo | SRLS | SRL ordinaria |
Capitale Sociale | 1€ - 9.999,99€ | =10.000€ |
Consulenze/amministrazione | Bassissime iniziali | Più elevate e continuative |
Personalizzazione Statuto | Non prevista | Totale |
Conferimenti soci | Denaro | Denaro e beni/crediti |
Dal punto di vista fiscale, sia SRLS che SRL sono soggette all’imposta sulle società (IRES), IRAP ed IVA, e ai medesimi adempimenti contabili periodici, ma la maggiore elasticità e struttura della SRL consente strategie fiscali più evolute.