Secondo quanto definito dalle leggi attuali, il silenzio assenso vale in tutti i casi per cui è richiesta presentazione di istanza di parte per provvedimenti amministrativi ed equivale a risposta di accoglimento della domanda stessa, se la stessa amministrazione non provvede a dare dovuta risposta all’interessato. Dunque, il silenzio assenso avviene se il legislatore attribuisce all'inerzia dell'amministrazione il valore di provvedimento di accoglimento dell'istanza presentata da un privato.
Il silenzio assenso è un meccanismo che si pone come rimedio alla farraginosa macchina amministrativa e che rappresenta un risultato favorevole e vantaggioso da un punto di vista pratico e legale di alcune situazioni.
Se un cittadino presenta al Comune o altro ente una specifica domanda e l’ente responsabile non risponde entro un determinato limite temporale previsto, un eventuale silenzio viene considerato come assenso, risultando vantaggioso per il cittadino e ciò significa che l’inerzia di un ente diventa un atto formativo, vantaggioso per i cittadini. Vediamo di seguito quando vale il silenzio assenso secondo le leggi 2022?
Secondo quanto definito dalle leggi attuali, il silenzio assenso vale in tutti i casi per cui è richiesta presentazione di istanza di parte per provvedimenti amministrativi ed equivale a risposta di accoglimento della domanda stessa, se la stessa amministrazione non provvede a dare dovuta risposta all’interessato, sia in termini di accoglienza della domanda presentata e sia in termini di diniego.
Dunque, il silenzio assenso si verifica nei casi in cui il legislatore attribuisce all'inerzia dell'amministrazione il valore di provvedimento di accoglimento di richiesta presentata da un privato.
Sono diversi i casi in cui, secondo quanto previsto dal Codice Civile vale il silenzio assenso. Il silenzio assenso, in generale, vale se il cittadino soddisfa tutti i requisiti oggettivi e soggettivi richiesti per l'espletamento di una determinata attività.
Il principio del silenzio assenso, secondo le leggi 2022, vale, per esempio, in relazione al permesso di costruire che scatta se entro 30, al massimo 60 giorni, il Comune non dà alcuna riposta al cittadino che ha presentato richiesta del permesso di costruire.
Ci sono anche casi in cui il silenzio assenso non vale e si tratta di due casi particolari che sono:
Casi in cui vale il silenzio assenzio secondo le leggi 2022: leggi in vigore, chiarimenti e quando non vale il silenzio assenso