I casi in cui vi è diritto di prelazione su un terreno agricolo sono quelli in cui lo stesso terreno in vendita è già in affitto ad un coltivatore diretto da almeno due anni o, se il terreno oggetto di vendita non è in affitto ad un coltivatore diretto, vi sono proprietari di terreni confinanti. Vale, dunque, il diritto di prelazione su un terreno agricolo o per coltivatori diretti che hanno il terreno in affitto da un po' di tempo o, in mancanza di questi, per proprietari di terreni confinanti.
Quando vi è il diritto di prelazione su un terreno agricolo? Avere diritto di prelazione su un terreno agricolo significa avere preferenza rispetto altri soggetti nella conclusione di un contratto, a parità di condizioni e il soggetto titolare del diritto di prelazione si chiama beneficiario o prelazionario.
Il diritto di prelazione può essere di tipo volontario, se definito tramite accordo tra le parti, o di tipo legale, quando cioè la prelazione è imposta dalla legge. Vediamo bel dettaglio di seguito cosa prevedono le leggi 2022 sul diritto di prelazione su un terreno agricolo.
Stando a quanto previsto dalle norme attualmente in vigore, hanno diritto di prelazione su un terreno agricolo coltivatori diretti affittuari del terreno o proprietari del terreno confinante con quello che viene proposto in vendita.
Il diritto di prelazione su un terreno agricolo spetta poi solo alle società agricole di persone in cui almeno la metà dei soci sia in possesso della qualifica di coltivatore diretto.
Avere un terreno agricolo significa essere in possesso di un gran bene e grande risorsa per cui sa occuparsene al meglio e proprio in virtù di questa grande importanza l’acquisto di terreni agricoli fa gola a molti. In alcuni casi, però, per la vendita di un terreno agricolo bisogna fare i conti con i casi in cui vi è diritto di prelazione sull’acquisto degli stessi.
I casi in cui vi è diritto di prelazione su un terreno agricolo sono quelli in cui lo stesso terreno in vendita è già in affitto ad un coltivatore diretto da almeno due anni o, se il terreno oggetto di vendita non è in affitto ad un coltivatore diretto, vi sono proprietari di terreni confinanti. Vale, dunque, il diritto di prelazione su un terreno agricolo o per coltivatori diretti che hanno il terreno in affitto da un po' di tempo o, in mancanza di questi, per proprietari di terreni confinanti.
La legge prevede, inoltre, che il diritto di prelazione su un terreno agricolo spetti unicamente all'imprenditore agricolo professionale iscritto nella previdenza agricola, requisito che, però, non è richiesto al coltivatore diretto.
Per poter esercitare il diritto di prelazione su un terreno agricolo, il beneficiario, che sia coltivatore affittuario o proprietari di terreno confinante, deve soddisfare specifiche condizioni che sono:
Non vale, invece, il diritto di prelazione agraria quando il coltivatore affittuario non ha intenzione di rinnovare l’affitto e se il rapporto non è più attivo a causa di un grave inadempimento o per il recesso da parte del conduttore.
Precisiamo che il diritto di prelazione su un terreno agricolo deve essere fatto valere dal coltivatore interessato entro 30 giorni dalla notifica della proposta di vendita del terreno stesso da parte del proprietario.