Quando viene riconosciuto lo stress psicologico sul lavoro. Tutti i motivi e cause 2022 previste

La valutazione dello stress psicologico sul lavoro è a carico del datore di lavoro che si avvale del Responsabile del servizio di prevenzione e protezione e del medico competente.

Autore: Chiara Compagnucci
pubblicato il
Quando viene riconosciuto lo stress psic

Stress psicologico sul lavoro, quali sono motivi e cause?

La valutazione oggettiva per il riconoscimento dello stress psicologico tiene conto di una serie di motivi, come indici infortunistici, assenze per malattia, ricambio del personale, procedimenti e sanzioni, segnalazioni del medico competente, funzione e cultura organizzativa, ruolo nell’ambito dell’organizzazione, evoluzione e sviluppo di carriera.

C'è lo stress psicologico sul lavoro a rappresentare una dei disagi più diffusi. E lo è proprio perché sono numerose le cause che possono condurre a questa condizione. Ricordiamo che in questa definizione non rientra il semplice affaticamento fisico e mentale per via del troppo lavoro da svolgere e delle responsabilità connesse.

Si tratta infatti di una vera e propria malattia che viene riconosciuta dall'Inail. Come tale è indispensabile che sia valutata secondo i criteri ben precisi. Entriamo allora nei dettagli di questa materia ed esaminiamo da vicino:

  • Stress psicologico sul lavoro, quando viene riconosciuto
  • Tutti i motivi e cause stress psicologico sul lavoro

Stress psicologico sul lavoro, quando viene riconosciuto

La valutazione dello stress psicologico sul lavoro è a carico del datore di lavoro che si avvale obbligatoriamente della collaborazione di Responsabile del servizio di prevenzione e protezione e del medico competente.

Quest'ultimo contribuisce alla valutazione del rischio ma anche al monitoraggio dell’efficacia degli interventi correttivi, valutando nel tempo e sui gruppi omogenei l’andamento degli indicatori di disagio psichico. Lo stress psicologico può quindi essere connesso all'impiego stesso e dunque alle conseguenze delle decisioni che il lavoratore è chiamato ad assumere in ambito lavorativo, alla sproporzionata distribuzione del carico di lavoro all’interno del team, alla scarsa chiarezza nell’attribuzione dei compiti, agli orari di lavoro eccessivamente gravosi, al rischio di aggressioni durante il lavoro, alle eccessive responsabilità attribuite, all'esposizione al disagio sociale.

Ma anche all'ambiente strutturale di lavoro tra ambiguità nell’attribuzione degli incarichi e delle responsabilità, poca chiarezza nel percorso di carriera individuale, insufficiente organizzazione del lavoro, carenze infrastrutturali.

La valutazione oggettiva per il riconoscimento dello stress psicologico tiene conto di una serie di motivi: indici infortunistici, assenze per malattia, ricambio del personale, procedimenti e sanzioni, segnalazioni del medico competente, funzione e cultura organizzativa, ruolo nell’ambito dell’organizzazione, evoluzione e sviluppo di carriera, autonomia decisionale e controllo, rapporti interpersonali al lavoro, interfaccia casa-lavoro, ambiente di lavoro ed attrezzature, pianificazione dei compiti, carichi, ritmi di lavoro, orario di lavoro, turni settimanali.

Si tiene conto anche di situazioni organizzative critiche, come troppo o troppo poco da fare, estrema rigidità e ambiguità dei compiti, assenza o esasperazione dei conflitti di ruolo, responsabilità nulla o eccessiva, specialmente verso terzi, ripetitività e monotonia nelle attività, necessità di elevato livello di vigilanza, elevato carico psicofisiologico.

Tutti i motivi e cause stress psicologico sul lavoro

Possibili cause dello stress sono considerati turni di lavoro, lavoro notturno, pendolarismo, attività che preveda l’uso di autovetture e spostamenti frequenti, attività che preveda il contatto con i clienti, uso di attrezzature complesse, necessita d’attenzione, attività in condizioni d’emergenza, attività presso impianti che espongono a rischi particolari, attività svolte da lavoratori precari, attività in luoghi affollati.

Il contesto lavorativo considera funzione e cultura organizzativa, ruolo nell’ambito dell’organizzazione, evoluzione della carriera, autonomia decisionale e controllo del lavoro, rapporti interpersonali sul lavoro, interfaccia casa lavoro e conciliazione vita e lavoro. Il contenuto del lavoro riguarda l'ambiente di lavoro e le attrezzature di lavoro, la pianificazione dei compiti, il carico e il ritmo di lavoro, l'orario di lavoro.

Gli indicatori aziendali tenuto in considerazione sono indici infortunistici, assenteismo, assenza per malattia, ferie non godute, rotazione del personale, cessazione rapporti di lavoro e turnover, procedimenti e sanzioni disciplinari, richieste visite mediche straordinarie, segnalazioni stress lavoro, istanze giudiziarie.