Non è possibile dire con certezza ed esattezza a quanto può ammontare il fatturato medio annuo di un distributore di benzina. Spesso, considerando quanto costano i carburanti, si pensa che il guadagno di un distributore di benzina sia elevato, ma non è proprio così. Per esempio, di circa 1,5 euro al litro che il consumatore paga, ben il 70% del prezzo si deve in accise, tasse e imposte allo Stato e solo il 30% resta al gestore per pagare il carburante e i costi di gestione e ricavare il suo profitto.
Non è possibile dire con certezza ed esattezza a quanto può ammontare il fatturato medio annuo di un distributore di benzina. Spesso, considerando quanto costano i carburanti, si pensa che il guadagno di un distributore di benzina sia elevato, ma non è proprio così.
Determinare quanto guadagna un distributore di benzina non è semplice, poiché i profitti variano ampiamente in base a diversi fattori. I margini di guadagno si aggirano intorno ai 3-5 centesimi al litro di carburante venduto, a seconda della modalità di vendita, self-service o servito.
Un altro aspetto da considerare è il costo del carburante stesso. Tale costo è influenzato dalle tasse e accise, che possono rappresentare fino al 70% del prezzo al litro. Di conseguenza, i distributori devono gestire queste uscite elevate, rimanendo nel contempo competitivi sul mercato per attirare clienti.
Un altro indicatore è il volume di carburante venduto. Le stazioni situate in zone ad alta percorrenza, come autostrade o grandi centri urbani, tendono a generare un fatturato più elevato rispetto a quelle in aree meno trafficate.
Le differenze regionali all'interno del Paese influiscono ulteriormente sulla redditività di un distributore di benzina. Ad esempio, le regioni con maggiore afflusso turistico o alta densità di popolazione possono vedere dei profitti mediamente più elevati.
L'implementazione di servizi aggiuntivi, come minimarket o aree di ristoro, può anche contribuire ad aumentare il reddito, soprattutto considerando che i margini derivanti dalla vendita di carburante sono spesso esigui. Questi servizi offrono una fonte di entrate alternative, capaci di rendere l'attività più sostenibile e meno dipendente dalle fluttuazioni di prezzo del carburante.
Infine, il contesto normativo e le eventuali riforme del settore, come le regole imposte alle sanzioni per l'esposizione dei prezzi medi, possono impattare sui costi operativi e, quindi, sulla redditività complessiva.
Il fatturato medio annuo per un distributore di benzina nel 2024 presenta notevoli variazioni a seconda della posizione geografica e del volume di traffico. Le stazioni posizionate in aree ad alta densità di veicoli, come autostrade o zone urbane centrali, possono raggiungere volumi di vendita significativi, aumentando il fatturato complessivo. Al contrario, per i distributori situati in aree meno trafficate si prevede un fatturato inferiore, influenzato anche dalla concorrenza locale e dalle politiche di prezzo adottate.
L'ubicazione di un distributore di benzina esercita un'influenza significativa sul suo rendimento economico. La posizione strategica, infatti, può determinare un aumento consistente del volume di traffico e, di conseguenza, del fatturato. Ad esempio, stazioni situate lungo le autostrade o nelle vicinanze di grandi arterie urbane possono attrarre un numero maggiore di clienti, tra cui viaggiatori e pendolari, che possono contribuire notevolmente alle vendite giornaliere.
Località ad alto flusso turistico, come le vicinanze di aeroporti o destinazioni turistiche popolari, garantiscono un passaggio costante e diversificato di utenti, incrementando potenzialmente il volume delle vendite. Al contrario, i distributori situati in aree rurali o periferiche potrebbero riscontrare volumi di traffico inferiori, a meno che non siano presenti attrattive locali che richiamino visitatori.
In città con elevata densità di popolazione, la concorrenza tra diversi distributori può essere intensa. Tuttavia, la presenza di una clientela stabile e quotidiana può bilanciare questa sfida, specialmente se il distributore offre prezzi competitivi o servizi accessori attrattivi come autolavaggi o negozi. Questi servizi non solo ampliano il bacino d'utenza, ma incoraggiano anche acquisti aggiuntivi.
La facilità di accesso e l’adeguata segnaletica sono altre componenti importanti per massimizzare il potenziale di traffico nei punti vendita. Inoltre, la visibilità del prezzo e delle offerte promozionali può attrarre clienti più sensibili al costo del carburante.
Infine, le partnership con flotte aziendali o contratti con aziende di logistica rappresentano un'opportunità per stabilizzare e incrementare le vendite. Tali accordi possono garantire un flusso costante di rifornimento, riducendo l'impatto delle variazioni stagionali o congiunturali sul volume di traffico.
Analisi di distributori in diverse località italiane
Nelle grandi città come Milano e Roma, i distributori situati vicino a snodi di traffico principali o quartieri densamente popolati vedono un afflusso significativo di clienti. Questi punti, spesso frequentati da pendolari e residenti, beneficiano di un flusso costante di veicoli, favorendo vendite più elevate di carburante.
In località turistiche come la Costiera Amalfitana o la Sardegna, i distributori registrano picchi stagionali nei mesi estivi. Il turismo, infatti, porta un afflusso di visitatori che utilizzano veicoli a noleggio, incrementando temporaneamente il volume di carburante venduto. Qui, l'offerta di servizi accessori, come aree di ristoro o noleggio, può amplificare i guadagni.
Lungo le autostrade, i distributori traggono vantaggio dall'essere una risorsa essenziale per i viaggiatori a lunga distanza. La loro posizione strategica fuori dai centri urbani ma su percorsi ad alta percorrenza garantisce volumi di traffico più stabili rispetto ad altre aree.
In zone rurali o meno battute, i distributori spesso servono comunità locali. In tali contesti, la frequenza di rifornimento è minore, ma la concorrenza limitata può mantenere stabile il volume di vendita.
Per diversificare le proprie entrate e compensare i bassi margini di profitto sulla vendita di carburante, i benzinai si stanno sempre più orientando verso l'offerta di servizi accessori. Questi servizi non solo migliorano l'esperienza del cliente ma forniscono anche una fonte di guadagno.
Un servizio molto comune è quello dell'autolavaggio, disponibile sia come lavaggio manuale che automatico. Questo servizio aggiuntivo attrae clienti che desiderano prendersi cura del proprio veicolo mentre fanno rifornimento.
Anche i mini-market situati all'interno delle stazioni di servizio rappresentano una fonte significativa di entrate. Vendono una gamma di prodotti che va dai generi alimentari ai prodotti per l'auto, quali olio o tergicristalli, fino agli articoli utili per i viaggiatori, come bevande e snack. La convenienza di questi negozi spesso porta i clienti a spendere di più rispetto al solo rifornimento, aumentando il guadagno complessivo.
Alcuni distributori offrono anche servizi di ristorazione, quali bar, caffetterie o veri e propri ristoranti. Questi punti di ristoro sono particolarmente redditizi nelle aree di sosta autostradali, dove i viaggiatori cercano un momento di relax e un pasto veloce durante i lunghi viaggi.
I distributori più avanzati offrono inoltre servizi utili per la manutenzione del veicolo, come il cambio olio o il controllo pneumatici.