Nel caso di guadagni di 20.000 euro, la prima voce fiscale da considerare è l'aliquota Irpef pari al 27% e dunque a 2.700 euro. Tuttavia ci sono anche altre voci di spesa eventualmente da considerare come l'Irap, i contributi previdenziali, l'iscrizione alla Camera di commercio, l'Inail e le addizionali regionali e comunali che variano appunto da area ad area.
Il sistema fiscale italiano si basa sul principio della progressività. In pratica maggiori sono i guadagni e più elevate sono le tasse da corrispondere. Ancora più precisamente, sono 5 gli scaglioni di reddito esistenti, a cui viene associata una differente aliquota ovvero una percentuale di imposta.
A cui aggiungere anche la creazione della cosiddetta no tax area ovvero quella soglia di redditi o ricavi da non superare per non pagare le imposte.
Tra queste ultime, la più nota è l'Irpef ovvero l'Imposta sul reddito delle persone fisiche che colpisce il reddito complessivo conseguito nell'anno solare da ogni persona fisica. Vediamo quindi:
Come abbiamo anticipato, l'Imposta sul reddito delle persone fisiche è progressiva per scaglioni. Il suo calcolo si basa sulle fasce di reddito di appartenenza che vanno da un importo minimo a uno massimo. A ogni scaglione del reddito si applica un'aliquota che attualmente sono così articolate:
In tutti i casi, l'Irpef è personale in quanto le norme riguardanti il calcolo tengono conto delle condizioni soggettive del singolo contribuente, comprese la posizione lavorativa e la situazione familiare. Non paga invece l'Irpef chi percepisce redditi nella cosiddetta no tax area ovvero fino a 8.174 euro all'anno.
Rispetto a questo schema, nel caso di guadagni di 20.000 euro, la prima voce fiscale da considerare è l'aliquota Irpef pari al 27% e dunque a 2.700 euro. A cui i lavoratori autonomia devono aggiungere altre voci, come l'Irap, i contributi previdenziali, l'iscrizione alla Camera di commercio, l'Inail e le addizionali regionali e comunali che variano appunto da area ad area.
Tuttavia nel caso di adesione al regime forfettario viene applicata un'aliquota forfettaria del 15% per guadagni fino a 65.000 euro nell'anno di imposta.
L'Irpef riguarda la totalità dei redditi del contribuente. La base imponibile è costituita dalla somma dei redditi conseguiti nell'anno solare. In pratica i redditi possono essere di lavoro dipendente ovvero derivanti dalle prestazioni di lavoro subordinato e di lavoro autonomo ovvero derivanti dalle prestazioni di lavoro autonomo.
Ma anche d'impresa ovvero derivanti dall'esercizio di attività d'impresa e fondiari ovvero derivanti dal possesso di terreni e fabbricati. Infine sono compresi quelli di capitale, derivanti dagli investimenti di capitali monetari e più in generale quelli diversi ovvero che non rientrano nelle categorie principali.
In questo contesto piuttosto articolato, possiamo andare ancora più in profondità nel calcolo dell'Irpef per sapere quante tasse si pagano su 20mila euro guadagnati secondo aliquote 2022. Il procedimento prevede innanzitutto la determinazione del reddito complessivo facendo la somma di tutti i redditi percepiti dal contribuente nell'anno solare.
Dopodiché dal reddito complessivo si sottraggono gli oneri deducibili ovvero alcune spese sostenute dal contribuente che la legge consente di dedurre. In questo modo si ottiene il reddito imponibile. Quest'ultimo viene suddiviso negli scaglioni di reddito e a ciascuno di essi si applica l'aliquota corrispondente.
Dalla somma degli importi si ottiene l'imposta lorda. L'imposta netta si ottiene sottraendo, dall'imposta lorda, le detrazioni fiscali che spettano al contribuente per aver sostenuto alcune tipologie di oneri.
Il procedimento di calcolo Irpef prevede innanzitutto la determinazione del reddito complessivo facendo la somma di tutti i redditi percepiti dal contribuente nell'anno solare.