C'è chi vorrebbe far sparire le transazioni in contanti e consentire le transazioni solo con gli strumenti digitali ovvero con la carte di credito o di debito. Nell'uno e nell'altro caso non si può fare a meno del bancomat.
Si tratta dello sportello automatico in cui prelevare la somma desiderata, ma è anche la denominazione con cui viene impropriamente definito il pagamento con la carta associato al conto corrente aperto un una banca.
La questione che vogliamo adesso approfondire è ben precisa e riguarda il numero di prelievi giornalieri che possono essere effettuati al bancomat. Questo aspetto è strettamente legato al limite della somma massima da prelevare giornalmente.
E a sua volta, questo aspetto si lega alle soglie mensili che il titolare della carta è chiamato a rispettare. Approfondiamo tutti i dettagli, scoprendo se esiste una normativa generale che fissa un numero massimo di prelievi al bancomat e quali sono le disposizioni interne alle banche.
E non trascuriamo altri particolari importanti, come l'esistenza dell'opzione dell'extra soglia e quali sono i limiti all'estero. In definitiva
Non esiste una normativa generale sul numero di prelievi che il titolare di un conto corrente può effettuare al bancomat, già oggetto di controlli fiscali. Sono piuttosto le singole banche a prevedere regole ben precise sia in riferimento al tetto di operazioni e sia a eventuali costi supplementari sulla base dell'operatività.
In realtà, le soglie applicate dagli istituti di credito non si riferiscono a quanti prelievi al bancomat si possono fare al giorno ma piuttosto alla quantità di contanti da richiedere. Non c'è uniformità tra le varie disposizioni interne e molto dipende dal tipo di conto corrente attivato con conseguente variazione della spesa richiesta.
Occorre poi fare una distinzione tra persone fisiche e aziende poiché queste ultime sono chiamate a rispettare limiti più rigorosi con le attenzione dell'Agenzia delle entrate che sono costantemente puntate sul corretto comportamento fiscale.
Nel caso di prelievo di importi maggiori a 1.000 euro al giorno può infatti scattare la cosiddetta presunzione di evasione che si traduce in verifiche approfondite da parte degli uomini del fisco, senza considerare la possibile segnalazione alla Unità di informazione finanziaria (Uif) nel caso di ritiro di oltre 10.000 euro (in un mese).
Non esistono quindi limiti sul numero di prelievi al bancomat che si possono fare al giorno. Ma ci sono soglie giornalieri e mensili di contanti che le singole banche possono introdurre.
Tuttavia è spesso possibile derogare alle limitazioni introdotte, ma solo con l'autorizzazione dello stesso istituto di credito e senza dimenticare che il ritiro di contanti allo sportello fisico non è soggetto alla stesse regole. In linea di massima, la somma minima che gli istituti consentono di prelevare al giorno allo sportello è di 250 euro per i conti correnti light fino ad arrivare a oltre 3.000 euro per quelli premium.
Questi importi possono essere anche prelevati in più tranche nell'arco della stessa giornata. C'è quindi un aspetto da sottolineare ed è la differenza tra prelievi al bancomat effettuati nel proprio Paese e prelievi un Paese estero.
Se in Italia è infatti quasi sempre prevista la gratuità delle operazioni, anche se può accadere che oltre un certo numero di operazioni sale il costo di gestione del conto corrente, all'estero può essere applicata una commissione aggiuntiva. Di conseguenza è preferibile concentrare il numero dei prelievi.