Fino al limite di 500 euro lordi all'anno si viene esenti dall'obbligo della dichiarazione dei redditi, ma solo se non si hanno altre entrate.
La questione può sembrare contraddittoria ma in realtà non lo è. Perché da una parte c'è divieto assoluto di intascare guadagni in nero ovvero somme che non sono poi dichiarate al fisco con il conseguente pagamento delle imposte. Dall'altra sussiste però la possibilità di guadagnare senza alcun passaggio fiscale supplementare. A fare la differenza sono due fattori: la cifra e la formula utilizzata. Vediamo quindi:
Guadagnare senza dichiarare nulla, qual è la cifra massima nel 2022
Quando non è ammesso il guadagno non dichiarato e cosa fare oltre la cifra massima
Fino al limite di 500 euro lordi all'anno si viene esenti dall'obbligo della dichiarazione dei redditi, ma solo se non si hanno altre entrate. Ecco quindi che lo strumento per guadagnare legalmente senza dichiarare nulla ovvero senza dover pagare imposte e allo stesso tempo mettersi al riparo dall'accusa di ricavi in nero è la prestazione occasionale. Si tratta di attività lavorative che prevedono nel corso di un anno solare compensi fino a 5.000 euro per ciascun lavoratore.
Tuttavia per le prestazioni rese da ogni lavoratore per lo stesso committente, i compensi non possono superare la soglia di 2.500 euro. Per alcune categorie di prestatori, la misura del compenso va calcolata sulla base del 75%. Pensiamo ai percettori di prestazioni integrative del salario ovvero di altre prestazioni di sostegno del reddito. Così come di persone disoccupate e titolari di pensione di vecchiaia o di invalidità.
Infine sono compresi i giovani fino a 25 anni se iscritti a un ciclo di studi in un istituto scolastico di qualsiasi ordine e grado ovvero a un ciclo di studi all'università. La misura del compenso è fissata dalle parti, purché non inferiore al livello minimo. La retribuzione percepita dal lavoratore sono esenti da imposizione fiscale, non incidono sul suo stato di disoccupato e sono computabili ai fini della determinazione del reddito.
Sebbene la formula della prestazione occasionale sia quelle fiscalmente più comoda, non è sempre applicabile. Non è infatti ammessa nell'ambito dell'esecuzione di appalti di opere o servizi così come da parte delle imprese dell'edilizia e dei settori affini, delle imprese esercenti attività di escavazione o lavorazione di materiale lapideo, delle imprese del settore delle miniere, cave o torbiere.
Semaforo rosso pure per imprese, professionisti, associazioni, fondazioni e altri enti di natura privata che hanno alle proprie dipendenze più di 5 lavoratori. Oltretutto, nel caso di sforamento del limite, non resta altro da fare che procedere con il pagamento delle imposte sulla base dello scaglione di reddito di appartenenza.
All'opposto, questa possibile è ammessa da parte delle imprese del settore agricolo nel caso in cui i lavoratori siano percettori di prestazioni integrative del salario, di reddito di inclusione ovvero di altre prestazioni di sostegno al reddito, giovani con meno di 25 anni di età, se regolarmente iscritti a un ciclo di studi presso un Istituto scolastico superiore o ad un ciclo di studi presso l'Università, pensionati titolari di pensione di vecchiaia o invalidità e persone disoccupate.
Semaforo verde per le amministrazioni pubbliche, solo per esigenze temporanee o eccezionali; le imprese, i professionisti, le associazioni, le fondazioni e altri enti di natura privata che hanno alle proprie dipendenze fino a 5 lavoratori subordinati a tempo indeterminato. Così come per le persone fisiche per attività come l'insegnamento privato, l'assistenza domiciliare ai bambini e alle persone anziane, ammalate o disabili, i piccoli lavori domestici.