Aprire una Partita Iva per Attività Economiche senza obbligo di iscrizione in Camera di Commercio è del tutto gratuito e l’apertura si può effettuare presso qualsiasi ufficio dell’Agenzia delle Entrate mentre per l’apertura di una Partita Iva per Attività Economiche che hanno obbligo di iscrizione in Camera di Commercio non si può effettuare presso l’Agenzia delle Entrate ma si deve effettuare tramite apposita procedura ComUnica, che ha un costo di circa 300 euro.
Quanto costa aprire una partita Iva nel 2024? Quali sono i versamenti obbligatori da versare e per quali tipologie aprire la partita Iva è completamente gratuito? Si tratta di domande che si pongono spesso tutti coloro che aprono un’attività o avviano una professione in proprio. Cerchiamo di spiegare quali sono i costi previsti per aprire una Partita Iva 2024 e quali sono le tipologie di Partita Iva che si possono aprire gratuitamente.
La Partita Iva si deve obbligatoriamente aprire quando si decide di avviare un’attività in proprio, che sia libera professione, che sia attività commerciale. In realtà, aprire una partita Iva è di per sé gratuito. Ciò che comporta dei costi è la scelta del regime fiscale in cui rientrare, e quindi le tasse da pagare; è la spesa del commercialista; sono i contributi previdenziali, a Inps o a Casse private professionali.
L’apertura di una Partita Iva per attività Economiche senza obbligo di iscrizione in Camera di Commercio è gratuita e si può effettuare presso un qualsiasi ufficio dell’Agenzia delle Entrate tramite il modello AA9/12.
Per le Attività Economiche che hanno obbligo di iscrizione in Camera di Commercio non è prevista la possibilità di aprire una Partita Iva presso l’Agenzia delle Entrate ma si deve effettuare tramite apposita procedura ComUnica.
La procedura deve essere eseguita obbligatoriamente da un commercialista o un ente abilitato e ComUnica cinvia contemporaneamente ad Agenzia delle Entrate, Camera di Commercio, Inps e Inail la nuova posizione fiscale. Per la procedura ComUnica è previsto un costo tra i 250 e i 300 euro circa. Inoltre, per tutte le Attività Economiche iscritte in Camera di Commercio è previsto il pagamento ogni anno del Diritto Camerale annuale.
Per l’apertura della Partita Iva bisogna:
Una volta aperta, la partita Iva è identificata da 11 numeri, i primi 7 indicano il contribuente, i 3 seguenti indicano il Codice dell’Ufficio delle Entrate, e l’ultimo carattere è di controllo.
Per aprire una partita Iva in regime forfettario i costi previsti sono per:
Imprese e professionisti che non possono optare per il regime forfettario o dei minimi e decidono di aprire una Partita Iva in regime ordinario devono:
Diventare oggi un fashion blogger sembra essere l’aspirazione di tanti ma soprattutto di tante. Anche per la gestione di questa attività che ormai spopola e in moltissimi casi permette di guadagnare e anche non poco, è necessario aprire una Partita Iva che in questo caso non è gratuita ma prevede il pagamento dell’iscrizione obbligatoria alla Camera di Commercio di circa 90 euro.
Per aprire una partita Iva per l’attività di fashion blogger bisogna riportare indicare nel modello AA9/12 necessario per l’apertura della partita Iva il Codice ATECO dell’attività, cioè 73.11.02 che indica ‘conduzione di campagne di marketing e altri servizi’, scegliendo come regime fiscale il regime forfettario per guadagni entro i 30mila euro annui e che prevede un’aliquota d’imposta pari al 5% del reddito imponibile nei primi cinque anni di attività e del 15% negli anni successivi.
Aprendo una partita Iva come fashion blogger e iscrivendosi alla Camera di Commercio, come libero professionista bisogna versare i contributi previdenziali alla Gestione Inps commercianti, che prevede il versamento di contributi minimali fissi e contributiche variano in base al redditolordo che si dichiara.