Cambiano i costi reali e le tasse da pagare farsi anticipare il Tfs di circa 30-60mila euro e si tratta di cambiamenti che dipendono da dove si presenta richiesta di anticipo, se ad una banca convenzionata con l’accordo Quadro, che prevede un tasso di intessere più basso ma liquida importi fino a 45mila euro, o ad una banca anche non convenzionata che liquida somme superiori anche ai 45mila euro fino al 100% dell’importo spettante, in base a detassazione e cifra da anticipare.
Quanto costa realmente farsi anticipare TFS di circa 30-60mila euro e come pagare meno tasse nel 2022? L'anticipo del Tfs, Trattamento di Fine Servizio, è una tipologia di finanziamento per i dipendenti pubblici e statali in pensione e che non vogliono attendere i tempi previsti dalla legge per la liquidazione della somma loro spettante.
L'anticipo del Tfs si ottiene con finanziamento a tasso fisso agevolato fino alla somma di 45mila euro e poi con tasso ordinario oltre tale cifra. L'anticipo del Tfs si può chiedere non appena si va in pensione. Vediamo quanto costa, però, realmente chiedere l'anticipo del Tfs.
Il costo dell’anticipo del Tfs ai lavoratori statali e pubblici non è chiaramente fisso ma variabile in base a cifra da anticipare e se la richiesta viene accordata da una banca convenzionata con l’Inps o da una banca che non ha aderito all’accordo per la liquidazione dell’anticipo del Tfs ai dipendenti pubblici.
Se, infatti, l’anticipo del Tfs ad un lavoratore pubblico viene erogato da una banca convenzionata con l’accordo, che liquida somme solo entro un limite di 45mila euro, per via dell’Accordo Quadro a cui aderiscono le banche convenzionate, il tasso annuo nominale è allo 0,40% e non sono in tal caso previste ulteriori spese, ad eccezione delle spese di estinzione anticipata, che sono comunque al massimo dello 0,30% e non sono dovute quando la somma rimborsata in anticipo è di importo inferiore a 10mila euro.
Diversa è la liquidazione dell’anticipo di Tfs da banche non convenzionate: in tal caso, non avendo aderito al relativo Accordo Quadro, le banche non convenzionate possono liquidare somme anche superiori ai 45mila euro, fino a tutto l’importo maturato dal lavoratore durante gli anni di lavoro, ma ad un tasso di interesse decisamente più alto di quello previsto dall’Accordo Quadro e che può arrivare anche oltre il 4%.
In questo caso, non sono previste ulteriori spese per l’istruttoria e i vari costi fissi. Infine, per l’anticipo del Tfs bisogna anche considerare la detassazione dell’operazione, che contribuisce a ridurre i costi per i lavoratori per l’anticipo del Tfs.
La detassazione prevede, in particolare, che per ogni anno di differimento tra il pagamento del Tfs e il pensionamento, la tassazione sia dell’1,5%, fino ad un massimo del 7,5% e valida su un importo imponibile massimo di 50mila euro.
Alla luce di quanto appena spiegato, dunque, i costi reali e le tasse da pagare cambiano a seconda che l’anticipo del Tfs tra 30mila-60mila euro sia chiesto ad una banca convenzionata o meno, all’importo spettante se superiore ai 45mila euro o no, detassazione, ecc.
Per fare un esempio di calcolo dei costi di anticipo del Tfs, se per una cifra di 30mila csi presenta domanda di anticipo del Tfs ad una banca convenzionata, considerando il tasso di interesse applicato dello 0,4% e la detassazione fino al 7,5% per un valore massimo anticipato di 30mila euro, i costi reali si aggirano sui 32mila euro circa.
Per richieste di anticipo di Tfs fino a 45mila euro, il costo reale sarebbe tra 47mila e 48mila euro, mentre si sale per richieste di prestiti di 60mila euro, per cui rivolgendosi per esempio ad una banca non convenzionata per avere l’intera cifra, si può arrivare a pagare anche oltre 70mila euro.