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Quanto costa una successione dal notaio? Tariffe e costi medi 2025

Quali sono i costi per le spese di un notaio per la successione e quanto si paga nel 2025 in media.

Autore: Marianna Quatraro
pubblicato il
e aggiornato con informazioni attualizzate il
Quanto costa una successione dal notaio?

Affrontare una successione ereditaria implica dover gestire non solo aspetti emotivi complessi, ma anche un articolato iter burocratico e diversi costi come quelli delle pratiche che si devono fare tramite un notaio nel 2025 (ma talvolta ci sono anche alternative)

Procedura di successione: gli adempimenti da seguire

La procedura di successione si avvia con la morte del de cuius (il defunto) e comporta il trasferimento dei rapporti patrimoniali attivi e passivi agli eredi o ai legatari. La legge prevede che entro 12 mesi dalla data del decesso debba essere presentata la dichiarazione di successione presso l’Agenzia delle Entrate, con la relativa domanda di voltura catastale. Questa dichiarazione riporta in modo dettagliato tutti i beni immobili e mobili appartenenti al defunto, inclusi eventuali conti correnti, titoli, crediti e quote societarie, individua gli eredi e ne determina le quote ereditarie.

A partire dal 2025, la dichiarazione di successione deve essere trasmessa esclusivamente per via telematica, tramite il portale dedicato dell’Agenzia delle Entrate, direttamente dagli eredi, da un intermediario abilitato (es. notaio, commercialista, CAF) o recandosi presso l’ufficio territorialmente competente. In caso di presenza di beni immobili, la pratica comporta anche la richiesta delle volture catastali, necessarie all’aggiornamento delle intestazioni e per il corretto calcolo delle imposte ipotecaria e catastale.

La raccolta della documentazione è uno step cruciale: sarà necessario produrre certificati anagrafici (morte e stato di famiglia), copie di documenti di identità e codici fiscali, atti di provenienza degli immobili, estratti di conti e titoli, eventuali testamenti o atti di rinuncia all’eredità. In forza della nuova normativa in vigore dal 2025 (decreto legislativo 18/09/2024, n. 139), l’imposta di successione viene autoliquidata dai contribuenti in fase di compilazione e la procedura telematica ne consente la ripartizione tra gli eredi.

Tipologie di successione: legittima, testamentaria e casi particolari

La successione ereditaria si distingue in:

  • Successione legittima: si applica in assenza di testamento, secondo l’ordine stabilito dal Codice Civile (coniuge, figli, ascendenti, altri parenti fino al sesto grado).
  • Successione testamentaria: il patrimonio viene ripartito secondo le volontà espresse in un testamento valido, ma con il rispetto delle quote di legittima riservate per legge ai parenti più stretti (coniuge, figli e – in loro assenza – genitori).
  • Successione necessaria: si verifica quando non sono state rispettate le quote di legittima e i cosiddetti legittimari (coniuge, figli, ascendenti) possono agire in riduzione per essere tutelati nella quota.

È importante notare che, anche in presenza di un testamento, non si può lesinare sulle quote di legge riconosciute ai legittimari. Nel caso di beni all’estero o eredi residenti fuori Italia, la successione può diventare transnazionale, richiedendo ulteriori adempimenti e collaborazioni tra professionisti di varie giurisdizioni.

Il ruolo del notaio nella successione

Rivolgersi al notaio per la successione non sempre è obbligatorio, ma spesso rappresenta una scelta di efficienza, sicurezza e tutela per gli eredi, soprattutto nei casi di patrimoni complessi, presenza di testamenti, quote societarie, o contestazioni tra eredi. Il notaio si occupa di:

  • Verificare e raccogliere la documentazione necessaria
  • Redigere la dichiarazione di successione e gli atti ad essa connessi (accettazione, benefitcio di inventario, verbali di pubblicazione di testamenti)
  • Consigliare sulle implicazioni fiscali e fornire interpretazione autorevole delle norme vigenti
  • Curare i versamenti di imposte ipotecaria, catastale e bollo
  • Procedere con volture e aggiornamenti catastali
  • Mediatore tra gli eredi in caso di disaccordi
  • Assistenza nella pubblicazione del testamento quando presente

In casi particolari – come la presenza di minori o incapaci, eredi con disabilità, successioni internazionali, donazioni contestate o testamenti multipli – il supporto notarile è quasi sempre richiesto dalla legge. Inoltre, il notaio supporta nel far fronte alle novità dell’ordinamento, come il regime di autoliquidazione introdotto con la riforma 2025.

Costi della successione dal notaio: struttura delle tariffe nel 2025

Il costo della successione dal notaio nel 2025 si compone di diversi elementi:

  • Onorari notarili: variano a seconda del valore dell’asse ereditario, della complessità dei beni, del numero degli eredi e della presenza di elementi particolari (testamenti, quote societarie, rapporti internazionali). In media, per una successione semplice gli onorari oscillano tra 1.200 e 3.000 euro (+ IVA), ma possono salire sensibilmente con patrimoni di entità rilevante o situazioni complesse.
  • Spese accessorie (visure, bolli, copie, certificazioni): da 200 a 500 euro circa
  • Imposte ipotecarie e catastali: su beni immobili si pagano il 2% e l’1% del valore catastale, con il minimo di 200 euro ciascuna. Con l’agevolazione prima casa queste imposte sono ridotte a 200 euro ciascuna su un solo immobile per erede.
  • Tassa ipotecaria: quota fissa di 90 euro per ciascuna conservatoria competente
  • Imposta di bollo e tributi speciali: 85 euro + ulteriori eventuali 32 euro per ciascuna richiesta di attestazione di avvenuta presentazione
  • Imposta di successione: aliquota variabile secondo il rapporto di parentela e l’entità dei beni trasmessi, calcolata sul valore imponibile (detratti debiti e passività deducibili)

E' chiaro che si consiglia sempre di richiedere preventivi dettagliati, poiché la tariffa può differire anche in base alla città di esercizio del notaio (nelle grandi città si registrano tariffe generalmente superiori).

Tabella riassuntiva costi notarili (valori medi indicativi 2025)

Valore patrimonio ereditato Onorario notaio (stima)
Fino a 50.000 € 300 – 800 €
50.000 – 200.000 € 800 – 1.800 €
200.000 – 500.000 € 1.500 – 3.000 €
Oltre 500.000 € 2.500 – 5.000 € (e oltre)

Ai costi del notaio si aggiungono imposte statali e spese vive sopra elencate. La parcella può aumentare sensibilmente in presenza di beni in più province, di aziende, quote societarie o controversie aperte tra eredi.

Confronto: successione dal notaio e assistenza presso CAF

L’assolvimento delle pratiche di successione può essere affidato anche ad un CAF (Centro di Assistenza Fiscale). Questa opzione è economicamente più vantaggiosa per patrimoni semplici e senza particolarità (assenza di testamento, pochi beni immobili, nessun contenzioso). Presso un CAF, i costi possono partire da 200 fino a 600/700 euro per successioni di modesta entità, ai quali si aggiungono comunque le imposte dovute e le spese per le volture catastali.

È opportuno ricorrere al notaio in alcune situazioni particolari: presenza di testamenti complessi, aziende, quote sociali, presenza di minori o soggetti con incapacità, casi di eredi in conflitto, successioni internazionali.

Imposte sulla successione: aliquote, agevolazioni e casi particolari

L’imposta di successione è disciplinata dal Decreto Legislativo 346/1990 (e successive modifiche) ed è calcolata tenendo conto del valore imponibile (totale beni e diritti, meno passività deducibili e debiti certi anteriori al decesso). Le aliquote e le franchigie sono:

  • Coniuge e parenti in linea retta: 4%
  • Fratelli e sorelle: 6% sulla porzione eccedente i 100.000 € per ciascun beneficiario
  • Altri parenti fino al 4° grado e affini fino al 3° grado: 6%, senza franchigia
  • Altri soggetti: 8%, senza franchigia
  • Portatori di handicap grave (L. 104/1992): franchigia di 1.500.000 €

Sono previste agevolazioni per la prima casa e per alcune categorie di beni (ad esempio aziende/fondi agricoli, beni culturali vincolati, quote societarie in determinati casi), nonché franchigie differenziate in base alla relazione tra erede e defunto. 

Debiti e spese deducibili

Dal valore imponibile possono essere detratti debiti documentabili alla data del decesso (mutui, debiti verso fornitori o dipendenti, imposte non pagate), spese mediche degli ultimi sei mesi e spese funerarie certificabili (fino al massimo previsto dalla legge).

Modalità di pagamento e autoliquidazione 2025

Dal 2025, l’imposta di successione è autoliquidata dagli eredi attraverso il sistema telematico dell’Agenzia delle Entrate e deve essere pagata entro 90 giorni dalla presentazione della dichiarazione. In caso di trust, l’imposta viene versata al momento effettivo di trasferimento ai beneficiari, salvo opzione per il pagamento anticipato da parte del trustee.

Casi particolari e costi aggiuntivi in successione

Si possono configurare casi specifici che incrementano la complessità della pratica e i costi notarili:

  • Testamento multiplo o contestato: analisi e interpretazione approfondita
  • Successione internazionale: presenza di beni o eredi in più paesi
  • Beni culturali o vincolati: perizie, autorizzazioni, inventari dettagliati
  • Beneficio d’inventario (obbligatorio in caso di minori, interdetti, incapaci): redazione inventari e procedure aggiuntive
  • Donazioni pregresse: le donazioni effettuate in vita dal defunto vanno dichiarate e imputate alla quota ereditaria, possono influire sulle imposte da pagare e sulle azioni di riduzione
  • Contenziosi: in caso di liti tra eredi, l’onorario si incrementa per attività di mediazione, consulenze supplementari e redazione di atti specifici, con possibilità di costi legali accessori

Le successioni aziendali, di partecipazioni societarie e di patrimoni a struttura articolata richiedono l’intervento di più professionisti (notai, commercialisti, periti) con spese aggiuntive.

Riforma della liquidazione imposta e presentazione telematica possibili dal 2025

Dal 2025, le pratiche di successione presentano alcune novità rilevanti introdotte dalla riforma fiscale:

  • Autoliquidazione dell’imposta di successione direttamente nella procedura di compilazione telematica della dichiarazione, con prospetto ripartito tra eredi, chiamati e legatari
  • Obbligo di invio telematico per tutte le pratiche, tramite intermediario abilitato o direttamente dall’erede
  • Maggior chiarezza nella ripartizione degli importi dovuti, e rilascio automatico di ricevuta telematica valida ai fini bancari e per la liberazione dei conti o dei titoli

Queste innovazioni rappresentano un miglioramento in termini di trasparenza, rapidità e tracciabilità dell’iter, ma comportano la necessità di una maggiore attenzione all’inquadramento e all’autonomia di calcolo da parte degli eredi.

 

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