Quanto costa successione per eredità da notaio, Caf o avvocato. Confronto tariffe 2022

La gestione della pratica della successione non è sempre così semplice e occorre mettere in conto un supplemento di spesa. Ecco cosa c'è da sapere.

Autore: Chiara Compagnucci
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Quanto costa successione per eredità da

Notaio, Caf e avvocato, quanto costa la successione?

I costi per la gestione della pratica della successione possono variare da 500 a 1.000 euro circa in base alla soluzione scelta tra enti e professionisti.

Anche la successione dei beni agli eredi ha un costo da cui non si può scappare. Tuttavia, in base alla scelta fatta, la spesa da affrontare è differente. Notaio, Caf e avvocato sono tre fra le soluzioni a cui poter fare riferimento. Ciascuno di loro ha un onorario differente, ma il punto di partenza è comune: la successione si apre al momento della morte, nel luogo dell'ultimo domicilio del defunto.

L'erede può essere individuato per testamento oppure - in base alle disposizioni di legge - per successione legittima. Quando si parla di successione è poi il caso di precisare che il passaggio di mano coinvolge non solo i crediti ma anche i debiti del defunto. Approfondiamo meglio in questo articolo quali sono i costi da affrontare e dunque;

  • Notaio, Caf e avvocato, quanto costa la successione

  • Altre imposte da pagare in caso di successione nel 2022

Notaio, Caf e avvocato, quanto costa la successione

Va da sé che il costo della successione deve essere sostenuto dagli eredi. Qualunque sia la strada scelta fra notaio, Caf o avvocato, spetta a loro ovvero a chi intende acquisire la titolarità dei diritti del defunto e dei beni immobili e mobili affrontare le spese. Se tra i beni immobili rientrano terreni e fabbricati, tra quelli mobili ci sono somme di denaro, mobili, oggetti preziosi, quote di società, obbligazioni.

La spesa più bassa da affrontare al momento della successione è quella richiesta da un Caf ovvero un Centro di assistenza fiscale. Per la gestione del fascicolo, occorre mettere in conto tra 500 e 600 euro di partenza. Una seconda possibilità è rivolgersi a un avvocato con la spesa per la gestione della documentazione relativa alla successione che può facilmente salire anche a 7-800 euro. Può invece sfiorare i 1.000 euro se ci si affida a un notaio.

Abbiamo sottolineato l'importanza di distinguere tra beni immobili, come case, negozi, immobili strumentali o appezzamenti agricoli sono soggetti alle tasse di successione, e beni mobili che sono di grande valore, come barche, gioielli, opere d'arte o conti correnti. Come vedremo nel paragrafo successivo in cui faremo un esempio concreto, si tratta di una differenza di rilievo anche in relazione alle imposte da versare.

Altre imposte da pagare in caso di successione nel 2022

Per quanto riguarda il pagamento delle imposte per la successione di immobili, l'aliquota applicata è del 4% per il coniuge e i parenti in linea retta (genitori e figli), da calcolare sul valore eccedente, per ciascun erede, 1.000.000 di euro. Ma cresce al 6% per fratelli e sorelle, da calcolare sul valore eccedente, per ciascun erede, 100.000 euro.

Ed è del 6%, da calcolare sul valore totale ovvero senza alcuna franchigia, anche per gli altri parenti fino al quarto grado, affini in linea retta, nonché affini in linea collaterale fino al terzo grado. Ed è poi dell'8% da calcolare sul valore totale ovvero senza alcuna franchigia, per le altre persone.

In definitiva, in termini di costi legati alla successione: coniuge e parenti in linea retta (figli e genitori): 4% di aliquota e 1.000.000 ciascuno di franchigia; fratello e sorella: 6% di aliquota e 100.000 ciascuno di franchigia; altro parente fino al quarto grado affine in linea retta (cugini), affine in linea collaterale fino al terzo grado (nipote, padre, nonno): 6% di aliquota e nessuna franchigia; portatore di handicap in base alla legge 104: 4%, 6%, 8% di aliquota a seconda della parentela e 1.500.000 ciascuno di franchigia; altra persona: 8% di aliquota e nessuna franchigia.

Sugli immobili ereditati in piena proprietà ovvero non gravati da diritti reali di godimento prevedono si applica una base imponibile per il calcolo dell'imposta di successione costituita dalla loro rendita catastale rivalutata del 5% moltiplicata per un coefficienti che è del 110% per la prima casa, del 120% per i fabbricati appartenenti ai gruppi catastali A e C, esclusi quelli delle categorie A10 e C1, 140% per i fabbricati appartenenti al gruppo catastale B, 60% per i fabbricati delle categorie A10 ovvero uffici e studi privati e D, 40,80% per i fabbricati delle categorie C1 ovvero negozi e botteghe ed E.