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Quanto costa un mutuo da 100mila euro a tasso variabile? Calcolo ed esempi in base interessi, durata e spese accessorie

Un mutuo da 100.000 euro a tasso variabile puň essere conveniente in periodi di bassi tassi d'interesse, ma attenzione al rischio che i tassi aumentino nel tempo.

Autore: Chiara Compagnucci
pubblicato il
Quanto costa un mutuo da 100mila euro a

Le previsioni per i mutui del 2024 vedono una inversione di tendenza: dopo anni di stabilità o lievi aumenti, i tassi di interesse sembrano avviarsi verso una discesa. Secondo gli analisti del settore, questo cambiamento potrebbe avvenire nella seconda metà dell'anno, portando con sé opportunità interessanti per chi è alla ricerca di mutui più convenienti.

Indipendentemente dalla scelta del tipo di tasso, il primo passo rimane sempre lo stesso: un attento confronto delle proposte offerte dagli istituti di credito. Solo in questo modo sarà possibile individuare l'opzione più adatta alle proprie esigenze e ottenere condizioni vantaggiose per il finanziamento immobiliare desiderato. Vogliamo allora approfondire:

  • Mutuo da 100mila euro a tasso variabile, quanto costa

  • Calcolo ed esempi mutuo da 100mila euro a tasso variabile

Mutuo da 100mila euro a tasso variabile, quanto costa

Ma quanto costa realmente un mutuo da 100.000 euro a tasso variabile? La risposta dipende da una serie di fattori chiave che possono influenzare l'ammontare della rata mensile e il costo totale del prestito.

Il tasso di interesse di un mutuo a tasso variabile è collegato a un indice di riferimento, solitamente l'Euribor, a cui si aggiunge lo spread, ovvero un margine di interesse aggiuntivo applicato dalla banca. L'Euribor è soggetto a fluttuazioni basate sulle condizioni economiche, il che significa che il tasso d'interesse del mutuo può variare nel tempo. Questo comporta potenziali risparmi quando i tassi sono bassi e costi maggiori quando i tassi aumentano.

La durata del mutuo influisce sulla rata mensile. Un mutuo da 100.000 euro esteso su un periodo più lungo, come 30 anni, avrà rate mensili più basse rispetto a un mutuo della stessa somma rimborsato in 15 anni. Una durata più lunga comporta anche un maggior costo totale degli interessi nel tempo. Le condizioni economiche generali e le politiche della Banca centrale europea possono influenzare i tassi d'interesse dell'Euribor e, di conseguenza, il costo del mutuo a tasso variabile. In periodi di instabilità economica o inflazione, ad esempio, i tassi possono aumentare.

Oltre al tasso d'interesse, ci sono spese accessorie che possono influenzare il costo totale del mutuo, come le spese di istruttoria, le assicurazioni obbligatorie e le spese notarili. Questi costi aggiuntivi devono essere considerati per ottenere un quadro completo dell'impegno finanziario. Supponiamo che un mutuo di 100.000 euro a tasso variabile abbia un tasso d'interesse iniziale del 1,5% (somma dell'Euribor e dello spread). Se il mutuo è calcolato per essere rimborsato in 20 anni, la rata mensile iniziale sarebbe di circa 478 euro.

In conclusione, un mutuo da 100.000 euro a tasso variabile può essere conveniente in periodi di bassi tassi d'interesse, ma richiede la valutazione del rischio che i tassi aumentino nel tempo.

Calcolo ed esempi mutuo da 100mila euro a tasso variabile

I mutui a tasso variabile rappresentano una scelta finanziaria che può influenzare sia le finanze personali che il costo totale di un'abitazione. Esaminiamo vari scenari per comprendere meglio come un mutuo di 100.000 euro a tasso variabile possa evolvere in base a diversi parametri.

Consideriamo un mutuo con un tasso di interesse inizialmente basso dell'1% per una durata di 15 anni. Questo comporta una rata mensile relativamente maneggevole di circa 598 euro e un costo totale degli interessi piuttosto contenuto, circa 7.640 euro, a fronte di spese accessorie stimate in 2.000 euro. La cifra finale, quindi, si aggira intorno ai 109.640 euro. Questa opzione è ideale per chi può permettersi rate mensili più elevate per ridurre il debito rapidamente.

Passando a un tasso medio dell'1,5% e allungando il termine a 20 anni, la rata mensile si abbassa a 478 euro. Il costo totale degli interessi aumenta a 14.720 euro. Le spese accessorie qui ammontano a 2.500 euro, portando il costo complessivo a 117.220 euro. Questo piano offre un equilibrio tra gestione mensile e costo totale ragionevole.

In un contesto di tasso più alto del 2% esteso su un periodo di 30 anni, la rata mensile diventa ancor più bassa, circa 369 euro, ma il costo totale degli interessi si espande a 32.840 euro. Con spese accessorie di 3.000 euro, il mutuatario finirebbe per spendere 135.840 euro. Questa opzione è vantaggiosa per chi cerca la minore rata mensile possibile.

Se ipotizziamo che il tasso di interesse cresca dal 1,2% iniziale al 2,2% dopo cinque anni, inizia con una rata di circa 387 euro che salirebbe a 431 euro. Il costo complessivo degli interessi, considerando l'incremento, salirebbe a circa 29.300 euro, con un totale di 131.800 euro inclusi 2.500 euro di spese. Questo scenario richiede un'attenta pianificazione finanziaria per gestire l'aumento delle rate.

Infine, per un mutuo con un tasso iniziale del 1,7% e una durata di 18 anni, la rata mensile si posizionerebbe a circa 539 euro, con un totale degli interessi di circa 16.440 euro e spese accessorie per 1.500 euro, raggiungendo un totale di 117.940 euro. Questa configurazione è adatta per chi cerca un compromesso tra durata del prestito e costi totali accettabili.