Quanto devo pagare le festività a badante convivente e non convivente per leggi 2023

Una importante distinzione in sede di calcolo del bonus in busta paga per le badanti che lavorano durante le festività è quello tra convivenza e non convivenza.

Autore: Chiara Compagnucci
pubblicato il
Quanto devo pagare le festività a badant

Festività badante, quanto bisogna pagare per leggi 2023?

Dal punto di vista contrattuale, alla badante spetta una maggiorazione del 60% se il lavoro viene prestato di domenica o durante la festività.

Il termine badante si riferisce a qualsiasi persona che aiuta persone anziane (e non) non autosufficienti, con perdita di autonomia o con disabilità. Si tratta di una persona scelta dalla persona a carico o dall'ambiente familiare stretto.

La badante porta diversi tipi di sostegno alla persona amata: aiuto morale, aiuto con compiti amministrativi, faccende domestiche. Copre anche un ruolo di monitoraggio per prevenire gli incidenti e possono anche aiutare con la gestione del budget. A proposito di spese, quanto pagare le festività a badante convivente e non convivente per leggi 2023. Approfondiamo meglio:

  • Festività badante, quanto bisogna pagare per leggi 2023

  • Calcolo pagamento festività badante convivente e non convivente

Festività badante, quanto bisogna pagare per leggi 2023

Tra le diverse tipologie di attori sociali, le badanti sono probabilmente quelli che forniscono la risposta più classica alla vulnerabilità degli individui, qualunque sia la sua origine.

I compiti che devono svolgere possono variare dal prendersi cura delle loro necessità quotidiane - assistenza medica, fare il bagno, lavare, vestirsi, mangiare, fare il bucato, fare la spesa, pulizie, assunzione di farmaci -, gestire gli appuntamenti medici, l'aiuto domiciliare, i trasporti o persino la gestione di beni finanziari e legali.

Oltre a questi compiti, la badante garantisce costantemente il benessere e la sicurezza dell'assistito e offre anche supporto morale. La consistenza di questo coinvolgimento psicologico e fisico può diventare estenuante, addirittura provocare uno stato di stress cronico. Questa condizione può portare a lungo termine ad ansia, depressione o persino esaurimento.

Dal punto di vista contrattuale, alla badante spetta una maggiorazione del 60% se il lavoro viene prestato di domenica o durante la festività.

A tal proposito, ricordiamo che per festività si intende il primo giorno dell'anno. Ma anche il 6 gennaio (Epifania), i giorni di Pasqua e Pasquetta, il 25 aprile (festa della Liberazione), il primo maggio (festa del lavoro), il 2 giugno (festa della Repubblica), il 15 agosto (ferragosto), il primo novembre (Ognissanti), l'8 dicembre (Immacolata Concezione), il 25 dicembre (Natale), il 26 dicembre (Santo Stefano), a cui aggiungere la festa del santo patrono che varia da città a città, da comune a comune.

Si tratta di uno dei surplus che viene riconosciuto a questa figura insieme a numerosi altri che vanno anche oltre la festività. Pensiamo ad esempio al 10% se il lavoro viene prestato da un collaboratore non convivente per le ore eccedenti nella fascia oraria tra le 6 e le 22. Oppure al 25% se il lavoro viene prestato tra le 6 e le 22.

Ma anche al 40% se il lavoro viene prestato da un collaboratore convivente durante la mezza giornata di riposo infrasettimanale. Nell'elenco delle maggiorazioni di stipendio rientrano pure il 50% se il lavoro viene svolto tra le 22 e le 6 (notturno straordinario) e del 20% se invece si tratta di notturno ordinario e il 60% se il lavoro della badante viene prestato di domenica o durante la festività.

Calcolo pagamento festività badante convivente e non convivente

Una importante distinzione in sede di calcolo del bonus in busta paga per le badanti che lavorano durante le festività è quello tra convivenza e non convivenza. Nel caso di badante con paga mensile convivente o non convivente: nella busta paga va retribuita la festività per le stesse ore previste quel giorno da contratto se la festività cade in un giorno dal lunedì al sabato.

Se la festività cade la domenica, il datore deve pagare per un sesto dell'orario settimanale. Se la badante è non convivente con paga oraria, la festività va pagata per un sesto dell'orario settimanale ovvero un ventiseiesimo del mensile, al di là da quando cade la festività. In pratica si applica questa formula anche se coincide in un giorno non lavorativo o di domenica.