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Quanto assegno unico 2025 con un Isee tra i 5mila-50mila euro per i figli minorenni o maggiorenni

Come cambia l'importo dell'assegno unico per figli in base al valore Isee di un nucleo familiare: le spiegazioni con chiarimenti, calcolo ed esempi

Autore: Marianna Quatraro
pubblicato il
e aggiornato con informazioni attualizzate il
Quanto  assegno unico 2025 con un Isee

L’Assegno Unico e Universale (AUU) rappresenta una delle principali misure di sostegno al reddito familiare in Italia ed è destinato a tutte le famiglie con figli a carico, sia minorenni che maggiorenni fino ai 21 anni. Nel 2025, l’importo dell’assegno viene aggiornato in base alle nuove soglie ISEE e ai valori ISTAT, prevedendo incrementi percentuali e la conferma delle principali maggiorazioni per situazioni specifiche, come la presenza di figli disabili o la numerosità familiare. 

Importi e novità dell’assegno unico 2025: cosa cambia rispetto al passato

Nel 2025 sono confermate una serie di novità che riflettono l’adeguamento all’indice ISTAT (+0,8%) e un ampliamento delle maggiorazioni e delle soglie reddituali per l’accesso all’assegno unico. L’importo base mensile per ciascun figlio minorenne varia da 57,50 euro (ISEE pari o superiore a 45.939,56 euro) fino a un massimo di 201 euro per ISEE fino a 17.227,33 euro, con possibilità di incremento in presenza di specifiche condizioni. Per i figli di età compresa tra 18 e 20 anni, l’importo oscilla tra 28,70 euro e 97,70 euro.

Tra le principali conferme per il 2025 emergono:

  • Maggiorazioni strutturali legate a figli con disabilità, nuclei numerosi, presenza di entrambi i genitori lavoratori e madri di età inferiore a 21 anni;
  • Maggiorazione del 50% sull’importo per figli di età inferiore a un anno;
  • Maggiorazione del 50% per i nuclei con almeno tre figli e ISEE sotto la soglia massima su figli tra 1 e 3 anni;
  • Maggiorazione fissa di 150 euro per famiglie con almeno quattro figli;
  • Quota compensativa transitoria per chi ha un ISEE fino a 25.000 euro e ha ricevuto l’ANF nel 2021, riconosciuta nei primi due mesi del 2025.

È necessario aggiornare l’ISEE per il 2025, attraverso la Dichiarazione Sostitutiva Unica (DSU), per non ricevere solamente l’importo minimo. In caso di presentazione tardiva dell’ISEE, sono previsti meccanismi di conguaglio e recupero degli arretrati in automatico.

Assegno unico: destinatari, requisiti e caratteristiche delle famiglie beneficiarie

Il beneficio spetta a tutte le famiglie con figli a carico, indipendentemente dalla condizione lavorativa dei genitori (dipendenti, autonomi, disoccupati). Hanno diritto all’assegno anche i nuclei composti da genitori conviventi, uniti civilmente, separati, divorziati o non conviventi, purché il figlio risulti nello stato di famiglia o a carico fiscale. Sussistono condizioni specifiche per i nuclei vedovili o con affidatari, secondo quanto previsto dal d.lgs. 230/2021 e dalla circolare INPS.

Per i figli maggiorenni (fino al 21° anno) sussistono requisiti aggiuntivi:

  • frequenza scolastica, d’istruzione superiore o universitaria;
  • svolgimento di tirocinio o attività lavorativa con reddito annuo inferiore a 8.000 euro;
  • registrazione come disoccupato presso i servizi pubblici per l’impiego;
  • partecipazione al Servizio Civile Universale.

Per i figli con disabilità, non ci sono limiti d’età per il riconoscimento dell’assegno.

Calcolo dell’importo in base all’ISEE: tabelle e simulazioni aggiornate

L’importo dell’assegno viene calcolato in maniera progressiva in relazione al valore ISEE del nucleo familiare e viene annualmente rivalutato tenendo conto delle variazioni dell’indice dei prezzi ISTAT. La tabella sottostante illustra le soglie principali applicate all’assegno base:

Fascia ISEE Assegno figli minori (€) Assegno figli 18-20 anni (€)
fino a 17.227,33 201 97,7
18.000 - 30.000 decrescente ~190 – 130 decrescente ~90 – 60
35.000 - 40.000 circa 110 – 80 ~50 – 38
oltre 45.939,56 57,5 28,7

Oltre all’assegno base, si sommano eventuali maggiorazioni:

  • Figli ulteriori al secondo: maggiorazione da 17,2 a 97,7 euro per figlio;
  • Figli con disabilità: fino a 120,6 euro aggiuntivi (non autosufficienza), oppure 109,1 euro (disabilità grave) o 97,7 euro (disabilità media);
  • Madre con meno di 21 anni: maggiorazione di 23 euro per figlio;
  • Entrambi i genitori lavoratori: maggiorazione progressiva fino a 34,4 euro per ISEE basso;
  • Famiglie con almeno 4 figli: incremento fisso di 150 euro per nucleo.

Esempi pratici di calcolo dell’assegno unico per varie tipologie di famiglie

Esempio 1: Nucleo con ISEE 5.000 euro, due genitori lavoratori, due figli minorenni: 201 x 2 + 34,4 x 2 = 470,8 euro/mese.

Esempio 2: ISEE 15.000 euro, figlio minorenne disabile grave, entrambi i genitori lavoratori: 201 + 109,1 + 34,4 = 344,5 euro.

Esempio 3: Nucleo monogenitoriale con ISEE 30.000 euro, tre figli (uno disabile, due minorenni): calcolo su base tabellare, importo medio assicurato, maggiorazioni aggiuntive in caso di figli successivi al secondo e presenza di disabilità.

Per una simulazione dettagliata dei calcoli è possibile utilizzare gli strumenti ufficiali disponibili sul portale INPS o quelli realizzati dai CAF e patronati.

Maggiorazioni e casi particolari: disabilità, famiglie numerose, genitori under 21

La normativa (d.lgs. 230/2021) e le circolari annuali INPS specificano dettagliatamente le maggiorazioni che si possono sommare all’importo base dell’assegno:

  • Figli successivi al secondo: maggiorazione mensile da 17,2 euro a 97,7 euro (in base a ISEE);
  • Madre con meno di 21 anni: 23 euro mensili per ciascun figlio;
  • Entrambi i genitori lavoratori: fino a 34,4 euro in base a ISEE;
  • Figli disabili: importo aggiuntivo da 97,7 euro (disabilità media) fino a 120,6 euro (non autosufficienza);
  • Nuclei con almeno 4 figli: 150 euro mensili a forfait;
  • Maggiorazione temporanea: per famiglie con ISEE fino a 25.000 euro che nell’anno di riferimento percepivano l’ANF in presenza di figli minori.

Si conferma la totale compatibilità tra assegno unico e bonus asilo nido, che possono essere cumulati per le famiglie con requisiti idonei.

Domanda, rinnovo e modalità di erogazione: regole e procedure nel 2025

La domanda può essere presentata da uno dei genitori esercenti la responsabilità genitoriale o dal tutore legale tramite la piattaforma INPS, patronati o intermediari fiscali. Dal 2023, per i nuclei già beneficiari, non è più necessario ripresentare la domanda ogni anno salvo variazione dei requisiti; ma è obbligatorio aggiornare annualmente l’ISEE per ottenere l’importo commisurato alla propria situazione economica.

L’assegno è erogato tramite accredito bancario, postale o attraverso IBAN su carte di pagamento o libretti, secondo le modalità selezionate nella domanda. In caso di affidamento esclusivo, è possibile chiedere il pagamento al 100% a favore di un solo genitore. Le ripartizioni tra genitori e eventuali modifiche alle modalità di accredito possono essere richieste e aggiornate.

Le scadenze 2025 prevedono:

  • domande entro il 30 giugno 2025: decorrenza da marzo, con arretrati;
  • domande dal 1° luglio 2025: decorrenza dalla mensilità successiva.

La presentazione dell’ISEE aggiornato entro il 30 giugno dà diritto ad un eventuale recupero degli importi spettanti dal mese di marzo. In assenza di ISEE corretto, verrà liquidato solo l’importo minimo previsto dalla fascia reddituale più alta.

ISEE familiari minori: come funziona, differenze e regole per la corretta attestazione

L’ISEE Minorenni è uno strumento fondamentale per le famiglie con figli a carico in casi di genitori non coniugati e non conviventi. Diverso dall’ISEE Ordinario, valuta sia la posizione economica del genitore convivente sia quella del genitore “non convivente” inserendolo come componente aggiuntiva, secondo quanto previsto dal D.P.C.M. 159/2013 e successive modifiche.

  • L’ISEE Minorenni è obbligatorio quando i genitori non sono né coniugati né conviventi e per il calcolo vengono inclusi i patrimoni e i redditi di entrambi i genitori;
  • In caso di separazione o divorzio, si applica solitamente l’ISEE ordinario se già regolato da sentenza;
  • La validità dell’attestazione è annuale, con scadenza il 31 dicembre dell’anno di riferimento. È necessario rinnovarla ogni anno a partire da gennaio;
  • I documenti richiesti comprendono certificazione reddituale, situazione patrimoniale aggiornata, dati sui veicoli e immobili, e eventuali assegni percepiti o versati per il mantenimento del minore.

Anche per il bonus asilo nido serve la medesima attestazione ISEE Minorenni.

Compatibilità, cumulabilità e normativa di riferimento

L’assegno unico non influisce sul calcolo del reddito ai fini IRPEF e resta cumulabile con altre forme di sostegno economico, incentivi regionali, Bonus asilo nido, “Dedicata a te” e assegni di inclusione. Le famiglie sono esonerate dalla presentazione di nuove pratiche in caso di variazione solo dell’indicatore ISEE (restando ferma la necessità di DSU annuale), mentre sono tenute alla tempestiva comunicazione di eventuali variazioni familiari (nascite, raggiungimento della maggiore età, variazione di disabilità, decesso, etc). Per approfondimenti sulle scadenze e altre agevolazioni, si consiglia la consultazione delle guide ufficiali INPS e delle tabelle aggiornate.

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