Chi fa l’amministratore di condominio in cui vive può guadagnare dai 100 ai 220 euro al mese, per un totale annuo di circa 2.400 euro, compenso che sale nettamente nel caso di un professionista che svolge questa attività in maniera esclusiva. Gli amministratori di condominio professionisti possono, infatti, arrivare a guadagnare anche 4 mila euro al mese, per un guadagno totale annuo di circa 48mila euro.
Fare l’amministratore di condominio comporta obblighi e responsabilità che, come per ogni professione, devono essere riconosciute attraverso un equo compenso. I guadagni di un amministratore di condominio possono essere molto variabili a seconda del tipo di impegno dello stesso amministratore e sono diversi gli elementi che ne determinano l’importo. Vediamo quanto guadagna un amministratore di condominio?
Chi fa l’amministratore di condominio in cui vive può guadagnare dai 100 ai 220 euro al mese, per un totale annuo di circa 2.400 euro, compenso che sale nettamente nel caso di un professionista che svolge questa attività in maniera esclusiva.
Gli amministratori di condominio professionisti si occupano di diversi condomini e in tal caso possono arrivare a guadagnare anche 4 mila euro al mese, per un guadagno totale annuo di circa 48mila euro. Il compenso per un amministratore di condominio si calcola, generalmente, infatti, in base al numero delle unità immobiliari ed è previsto un costo maggiore per unità abitative e uffici e costi minori per box auto, cantine e posti macchina.
Stando ai recenti dati diffusi, il compenso medio 2022 di un amministratore di condominio dipende da:
Generalmente Il costo medio per un amministratore di condominio oscilla tra i 50 e gli 80 euro all'anno per unità abitativa a cui aggiungere l'iva e non è mai inferiore ai 1500 euro anche nel caso di condomini più piccoli.
Il compenso annuale di un amministratore di condominio viene comunque deciso di anno in anno all’eventuale rinnovo dell'incarico ed è lo stesso amministratore di condominio, in base a responsabilità e obblghi e doveri che ha, a comunicare il suo compenso con preventivo scritto al condominio.
Stando a quanto previsto dal Codice Civile, all’amministratore deve essere comunicato, infatti, il compenso per il suo lavoro al momento della nomina e a ogni suo rinnovo e l’inadempimento di tale obbligo può comportare anche la nullità della stessa nomina.
Inoltre, è bene precisare che il compenso stabilito e comunicato all’amministratore di condominio può aumentare nel caso di eventuali lavori straordinari che comportano un aumento di lavoro per lui e i suoi collaboratori.
Per fare un esempio di costo dell’amministratore di condominio, prendendo il caso di un amministratore di condominio che ha accettato un compenso mensile di 8 euro a unità immobiliari, per dieci e quindi il compenso mensile è pari ad 80 euro per un totale di 960 euro all’anno. Che deve essere ripartito tra tutti i condomini secondo i millesimi di proprietà.