Lavorare come infermiere all'estero è una scelta sempre più valutata dai professionisti sanitari italiani, sia per le migliori condizioni retributive sia per le opportunità di carriera che Paesi come Germania, Francia e Stati Uniti possono offrire. Nel 2025, la differenza salariale tra Italia e alcune delle principali destinazioni europee e internazionali continua ad allargarsi, spingendo molti infermieri a considerare l'espatrio non solo dal punto di vista economico, ma anche per la maggiore valorizzazione professionale, le tutele contrattuali e la qualità generale della vita lavorativa.
Il salario medio annuo di un infermiere in Italia si attesta, secondo gli ultimi dati OCSE 2024, su circa 32.600 euro lordi annui, tra i più bassi dell’Europa occidentale. Questo valore risulta ben inferiore alla retribuzione media degli infermieri nella zona euro (35.300 euro) e sensibilmente più basso rispetto a Lussemburgo, Svizzera e Belgio, dove si superano anche i 70.000 euro annui per i profili esperti. Solo il 10% dei contratti italiani è a tempo indeterminato, con forti disparità tra settore pubblico e privato, e livelli di responsabilità spesso non adeguatamente riconosciuti dal punto di vista retributivo.
L’attrattività del lavoro all’estero è legata soprattutto a:
Nel 2025, la domanda di personale infermieristico resta molto elevata: in Germania e Francia la ricerca attiva di candidati italiani continua a crescere, con incentivi all’espatrio e politiche di accoglienza mirate. Anche le condizioni organizzative come la programmazione dei turni e i benefit risultano più favorevoli rispetto all’Italia.
La Germania si conferma tra le destinazioni europee più apprezzate, sia per i livelli retributivi netti sia per le condizioni di lavoro e la forte richiesta di personale. Nel 2025, uno stipendio medio per infermieri assunti con il profilo base e in attesa di riconoscimento del titolo si attesta intorno ai 1.400 euro netti per un contratto da 28 ore a settimana. Dopo il superamento dell'esame di lingua e il riconoscimento della laurea, la retribuzione mensile può salire tra i 2.100 e i 3.200 euro netti, in base all'esperienza e al reparto di impiego.
Ulteriori componenti dello stipendio includono:
La tassazione tedesca varia in relazione a reddito, stato civile e numero di familiari a carico. Il netto può rappresentare circa i 2/3 della retribuzione lorda. Il sistema tedesco tutela in modo rigoroso le ore di lavoro e la programmazione dei turni: vige un limite massimo di 10 ore giornaliere e un’ampia possibilità di conciliazione vita-lavoro. Le opportunità di formazione e avanzamento di carriera vengono sostenute economicamente dalle strutture sanitarie.
Il mercato tedesco attribuisce crescente valore agli infermieri con competenze specialistiche (intensivisti, strumentisti, sala operatoria, pediatria, neurologia). Le offerte per questi profili superano i 3.500 euro netti mensili, talvolta con pacchetti di formazione inclusa e supporto logistico (corso di lingua, trasferimento, sistemazione iniziale).
In Francia, la retribuzione netta di ingresso è mediamente superiore a quella italiana: 1.600–1.900 euro netti al mese per infermieri con poche esperienze, nei settori sia pubblico che privato. Le offerte più recenti per posizioni in area parigina segnalano salari iniziali di 1.890 euro netti per 35 ore settimanali. Lavorare in notturno o durante i festivi può comportare un incremento dello stipendio mensile, portandolo anche a 2.000–2.200 euro netti nelle cliniche private o nelle zone periferiche più carenti di personale.
Il settore pubblico garantisce maggiore stabilità (tutele contrattuali, ferie, malattia, sicurezza lavorativa), mentre il privato premia la disponibilità a coprire turni lunghi o reparti con carenza di organico, offrendo compensi più elevati ma talvolta meno tutele.
Va considerato il costo della vita (soprattutto a Parigi), la necessità di apprendimento linguistico e il bilanciamento tra carriera e vita privata, considerate le notevoli differenze tra urbano e rurale. Le condizioni lavorative più equilibrate, unite a una solida regolamentazione sul piano dei diritti dei lavoratori, rendono la Francia una meta stabile per chi ricerca lavoro nel settore sociosanitario.
Il settore pubblico in Francia assicura contratti stabili, periodi di ferie programmati e protezione rispetto a malattie e infortuni. Gli stipendi sono regolati da griglie nazionali e possono crescere con l'anzianità.
Il privato offre retribuzioni anche superiori in base alle sedi e alle carenze di personale, ma le tutele legali sono meno strutturate, mentre la progressione di carriera può risultare più rapida in caso di maggiori responsabilità o posizione in strutture di alto livello come cliniche specializzate.
Negli USA, gli infermieri registrati (Registered Nurses, RN) percepiscono nel 2025 una retribuzione annua media, secondo il Bureau of Labor Statistics (BLS), di circa 87.340 dollari (oltre 80.000 euro), con ampie variazioni in base a specializzazione, stato di impiego e anzianità. Gli stipendi medi possono oscillare tra i 65.000 e i 150.000 dollari (61.000–142.000 euro) per profili senior o in regioni ad alto costo della vita (come New York o California), e arrivare anche a 165.000 dollari per posizioni altamente specialistiche.
Specializzazione infermieristica | Stipendio medio annuo (USD) |
Pronto soccorso | 120.466 |
Oncologia | 114.136 |
Chirurgia | 65.000 |
Terapia intensiva | 75.000–114.675 |
Pediatria | 68.185 |
Ostetricia | 65.400 |
Infermiere viaggiante | 72.000 |
Chirurgia estetica | 139.921 |
Infermiere di famiglia | 150.357 |
Geriatria | 75.000 |
Psichiatria | 130.989 |
Le condizioni lavorative negli Stati Uniti sono molto variabili. Il costo della vita può incidere fortemente sulla reale capacità di risparmio, così come la tassazione (intorno al 25%), i costi assicurativi privati e la necessità di sostenere esami specifici (es. NCLEX-RN per il riconoscimento del titolo). Gli orari di lavoro sono tendenzialmente più elevati rispetto agli standard europei, spesso tra le 190 e le 200 ore mensili.
Gli infermieri autonomi (travel nurses), soprattutto durante la pandemia, hanno sperimentato aumenti salariali eccezionali, raggiungendo cifre settimanali di circa 3.100 dollari netti, grazie alla forte domanda di personale.
Per esercitare la professione infermieristica negli Stati Uniti è necessario: