Lo stipendio medio di un insegnante di scuola primaria è di 1.500 euro netti al mese, circa 27.400 e lordi all'anno, e può partire da uno stipendio minimo di 1.260 euro netti al mese per arrivare ad uno stipendio massimo di oltre superare i 1.700 euro netti al mese.
Lo stipendio di un insegnante di scuola elementare è un tema di grande interesse, specialmente per chi intende intraprendere questa professione. Negli ultimi anni, il divario tra le retribuzioni dei docenti e quelle di altri paesi europei ha acceso il dibattito sul riconoscimento economico di questa figura chiave per la formazione dei giovani. In Italia, la retribuzione è influenzata da fattori quali l'anzianità di servizio e il tipo di contratto, aspetti che verranno esplorati nei paragrafi seguenti.
Per il 2024, il CCNL Docenti definisce lo stipendio base degli insegnanti di scuola primaria tenendo conto di diversi parametri come il livello di esperienza e l’anzianità di servizio. Gli scaglioni salariali permettono di delineare una chiara progressione nella retribuzione man mano che l’anzianità aumenta.
Va ricordato che queste cifre si riferiscono esclusivamente alla componente base della retribuzione salariale. Ulteriori supplementi e indennità, legate ad esempio a incarichi di particolari responsabilità o situazioni di disagio, possono incidere sul salario complessivo, rendendo la struttura retributiva complessiva più articolata rispetto alla semplice scala basata sull’anzianità di servizio.
Effetto dell'anzianità e del tipo di contratto sullo stipendio
L'anzianità di servizio e il tipo di contratto sono determinanti per stabilire lo stipendio degli insegnanti di scuola primaria. Con l'aumentare degli anni di carriera, si osserva una progressione salariale significativa. Inoltre, il tipo di contratto, come il part-time, incide sulla retribuzione, poiché in questo caso lo stipendio è calcolato proporzionalmente alle ore lavorate, riducendo l'importo rispetto a un contratto full-time.
Il Contratto Collettivo Nazionale di Lavoro (CCNL) stabilisce non solo gli stipendi base, ma anche scatti di anzianità e indennità. L'ultimo rinnovo del CCNL ha previsto aumenti medi, contribuendo a migliorare il potere d'acquisto dei docenti. Le negoziazioni contrattuali includono vari aspetti come le condizioni lavorative e le tutele professionali, influenzando così il quadro economico complessivo degli insegnanti. Le direttive CCNL mirano a compensare l'impegno educativo e riconoscere il ruolo dei docenti nella società.
Di seguito le tabelle con gli stipendi ufficiali e aggiornati dei docenti, calcolati in base agli anni di servizio e alle qualifiche:
| Qualifiche | 0-8 anni | 9-14 anni | 15-20 anni | 21-27 anni | 28-34 anni | da 35 anni |
| Docente scuola dell'infanzia ed elementare | 20.897,20 | 23.182,99 | 25.204,99 | 27.171,59 | 29.101,82 | 30.536,92 |
| Docente diplomato istituti secondari di II grado | 20.897,20 | 23.182,99 | 25.204,99 | 28.126,56 | 30.029,79 | 31.492,42 |
| Docente scuola media | 22.678,52 | 25.342,05 | 27.676,59 | 29.948,17 | 32.179,35 | 33.837,37 |
| Docente laureato istituti secondari II grado | 22.678,52 | 25.995,81 | 28.520,99 | 31.736,25 | 33.837,37 | 35.505,47 |
Le supplenze rappresentano un'opportunità significativa per gli insegnanti in cerca di un'entrata nella carriera scolastica. Attraverso incarichi temporanei, i docenti possono accumulare esperienza e punteggio, fondamentali per accedere alle graduatorie ufficiali e partecipare ai concorsi per ruoli a tempo indeterminato. Lo stipendio di un supplente varia in base alla durata e alle ore di servizio: per incarichi di più lunga durata, la retribuzione si avvicina a quella dei docenti a tempo pieno, offrendo così un'importante integrazione economica e un trampolino di lancio per il ruolo definitivo.