Quanto guadagna una famiglia italiana con taglio tasse e assegno unico. Nuovi stipendi medi netti 2022

Migliorano i guadagni delle famiglie italiane tra taglio delle tasse e nuovo assegno unico per i figli: cosa cambia nel 2022

Autore: Marianna Quatraro
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Quanto guadagna una famiglia italiana con taglio tasse e assegno unico?

Tra riduzione delle aliquote Irpef, nuove detrazioni, bonus Renzi da 100 euro (per redditi fino a 15mila euro) e nuovo assegno unico, i guadagni delle famiglie italiane dovrebbero nella maggior parte dei casi migliorare con aumenti degli stipendi lordi e netti e con aggiunta dell’assegno unico che, precisiamo, non viene erogato più in busta paga come accadeva per gli assegni familiari ma direttamente sul conto corrente del genitore richiedente dall’Inps.
 

Quanto guadagna una famiglia italiana con taglio tasse e assegno unico? La riforma delle tasse 2022, tra nuove aliquote Irpef e nuove detrazioni per reddito da lavoro, considerando anche il bonus Renzi da 100 euro, cambia i guadagni delle famiglie italiane, per alcuni migliorandoli notevolmente, per altri lasciando i guadagni piuttosto immutati. Vediamo allora quali sono i nuovi stipendi medi netti e lordi 2022.

  • Taglio tasse e assegno unico 2022 come influiscono su guadagni famiglie
  • Esempi guadagni famiglie italiane stipendi lordi e netti medi 2022


Taglio tasse e assegno unico 2022 come influiscono su guadagni famiglie

Taglio delle tasse con nuova Irpef e nuove detrazioni da lavoro e nuovo assegno unico per i figli 2022 possono migliorare i guadagni delle famiglie italiane ma non nella stessa misura per tutte. Possono, infatti, esserci famiglie che possono arrivare ad avere guadagni superiori rispetto ad altre e chi può, invece, guadagnare quanto prima.

Ad influire sui guadagni sono innanzitutto le nuove aliquote Irpef che si sono ridotte da cinque a quattro e sono del:

  • 23% per redditi fino a 15.000 euro; 
  • 25% per redditi tra 15.000 e 28.000 euro; 
  • 35% per redditi tra 28.000 e 50.000 euro; 
  • 43% per redditi oltre i 50.000 euro.

Prima della riforma delle tasse, le aliquote Irpef per scaglioni di reddito erano cinque ed erano:

  • del 23% per redditi inferiori a 15 mila euro;
  • del 27% per redditi compresi tra 15mila e 28mila euro;
  • del 38% per redditi compresi tra 28mila e 55mila euro;
  • del 41% per redditi compresi tra 55mila e 75mila euro;
  • del 43% per redditi superiori ai 75mila euro.

Se, dunque, per il primo scaglione non cambia nulla, restando l’aliquota al 23% per redditi fino a 15mila euro, per secondo e terzo scaglione di reddito ci saranno maggiori guadagni, perchè l’aliquota Irpef si è ridotta dal 27% al 25% implicando meno tasse e aumenti in busta paga che, per esempio, per chi guadagna circa 1.400 euro in media sono di circa 200 euro. 

Cambiano anche le detrazioni per reddito da lavoro che sono in particolare le seguenti:

  • per i redditi fino a 15 mila euro, è prevista una detrazione di 1.880 euro;
  • per redditi compresi tra 15mila e 28mila euro la detrazione si calcola sommando a 1910 il prodotto tra 1190 e la differenza di 28mila euro ed il reddito complessivo divisa 13mila euro;
  • per reddito compresi tra 28mila e 50mila euro, infine, la detrazione si calcola moltiplicando 1910 per la differenza tra 50mila e il reddito complessivo divisa per 22mila;
  • per redditi superiori ai 50mila euro la detrazione non spetta.

Infine, ad incidere sul guadagno di una famiglia italiana c’è il nuovo assegno unico per i figli. Si tratta di una misura il cui importo varia da famiglia a famiglia in base al valore Isee di ogni nucleo familiare, alla composizione del nucleo familiare, prevedendo un importo fisso fissato dall’Inps per scaglioni Isee più eventuali maggiorazioni dovute.

Tra riduzione delle aliquote Irpef, nuove detrazioni, bonus Renzi da 100 euro (per redditi fino a 15mila euro) e nuovo assegno unico, i guadagni delle famiglie italiane dovrebbero nella maggior parte dei casi migliorare con aumenti degli stipendi lordi e netti e con aggiunta dell’assegno unico che, precisiamo, non viene erogato più in busta paga come accadeva per gli assegni familiari ma direttamente sul conto corrente del genitore richiedente dall’Inps.

Esempi guadagni famiglie italiane stipendi lordi e netti medi 2022

Per fare degli esempi di quanto guadagna una famiglia italiana con taglio delle tasse e nuovo assegno unico, prendiamo il caso di una famiglia composta da due genitori lavoratori, uno con uno stipendio da 2mila euro netti per un totale di 24 mila euro all’anno paga quest’anno, dunque, l’Irpef al 25% invece che al 27%, con riduzione delle tasse e aumenti in busta paga di quasi 500 euro all’anno, l’altro con uno stipendio di 1.700 euro, per aumenti di poco più di 200 euro di aumento all’anno, per un guadagno totale di 3.700 euro al mese netti e un risparmio annuo di circa 700 euro al mese.

Considerando la presenza di un solo figlio, se la famiglia ha un Isee da 20mila euro, l’importo dell’assegno unico spettante per un figlio è di 149 euro a cui aggiungere maggiorazioni per entrambe i genitori lavoratori di 23,9 euro per un importo complessivo di 152,9 euro al mese. 

Tuttavia, precisiamo che non sempre il guadagno di una famiglia aumenta particolarmente, perché la riforma Irpef non tocca redditi fino a 15mila euro, per cui è però previsto il bonus Renzi di 100 euro e sono previste anche nuove detrazioni e l’importo di assegno unico più alto stabilito dall’Inps di 175 euro.