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Quanto guadagna una farmacia? Fatturato, ricavi e utili netti medi nel 2025

Quali sono ricavi lordi e utili netti medi di una farmacia tra fatturato, costi, spese e stipendi di farmacisti: cosa c’č da sapere

Autore: Marianna Quatraro
pubblicato il
e aggiornato con informazioni attualizzate il
Quanto guadagna una farmacia? Fatturato,

Il settore farmaceutico rappresenta un ambito economico particolare, caratterizzato da una regolamentazione specifica e da dinamiche di mercato uniche. Chi intende avviare o gestire un'attività in questo campo si chiede spesso quali siano le reali prospettive economiche di una farmacia. Analizziamo insieme i dati relativi a fatturato, ricavi e utili netti medi che si possono prevedere per una farmacia nel 2025.

I fattori che influenzano il guadagno di una farmacia

Non è possibile stabilire con precisione assoluta quanto possa rendere una farmacia poiché i guadagni variano notevolmente in base a diversi fattori determinanti. Le entrate di un'attività farmaceutica dipendono principalmente da:

  • Posizione geografica: una farmacia situata nel centro di una metropoli come Milano o Roma avrà un potenziale di clientela molto diverso rispetto a una collocata in un piccolo centro abitato
  • Bacino d'utenza: il numero di abitanti della zona e la presenza di strutture sanitarie nelle vicinanze
  • Concorrenza: la presenza di altre farmacie o parafarmacie nell'area circostante
  • Dimensione e tipologia: superficie del locale e varietà dell'offerta commerciale
  • Gestione commerciale: capacità di ottimizzare il mix di prodotti tra farmaci etici, da banco e parafarmaci

Secondo le previsioni per il 2025, una farmacia media in Italia potrebbe generare circa 116.000 euro lordi annui, ma questa cifra rappresenta solo un valore indicativo che non tiene conto delle numerose variabili in gioco.

Struttura economica di una farmacia, ricavi e costi

Per comprendere appieno il potenziale economico di una farmacia, è necessario analizzare sia i ricavi che i costi operativi tipici di questa attività.

Composizione del fatturato

Tradizionalmente, il fatturato di una farmacia deriva da:

  • Circa il 60% dalla vendita di farmaci con obbligo di ricetta (prodotti etici), di cui una parte significativa attraverso il Servizio Sanitario Nazionale
  • Il restante 40% da prodotti senza obbligo di prescrizione, come farmaci da banco (OTC), integratori, dispositivi medici, prodotti per l'igiene e cosmetici

Questa distribuzione sta progressivamente cambiando, con un aumento della quota relativa ai prodotti parafarmaceutici, che presentano margini generalmente più elevati rispetto ai farmaci etici.

Principali voci di costo

Per calcolare gli utili effettivi di una farmacia nel 2025, occorre considerare tutte le spese ricorrenti:

  • Costo del locale: affitto o ammortamento dell'immobile
  • Acquisto merci: rappresenta la voce di spesa più consistente
  • Personale: stipendi dei dipendenti e compenso del titolare
  • Imposte fiscali: inclusa l'IVA da versare all'erario
  • Utenze: elettricità, acqua, riscaldamento, telefonia e connettività
  • Consulenze: commercialista, consulente del lavoro e altri professionisti
  • Manutenzioni: interventi ordinari e straordinari sul locale e sulle attrezzature
  • Assicurazioni: polizze obbligatorie e facoltative
  • Software gestionali: sistemi informatici e relativi aggiornamenti

Un aspetto da non sottovalutare è l'impatto dell'IVA. Sui prodotti farmaceutici vengono applicate aliquote differenziate pari al 4%, 10% o 22% a seconda della tipologia. Questa imposta, pur essendo incassata dal farmacista, deve essere successivamente versata all'erario e non costituisce quindi un guadagno effettivo.

Esempio pratico, bilancio di una farmacia media nel 2025

Per comprendere meglio la realtà economica di una farmacia, analizziamo un caso esemplificativo basato su dati medi previsti per il 2025.

Consideriamo una farmacia con le seguenti caratteristiche:

  • Superficie commerciale di circa 80 mq
  • Investimento iniziale in arredi e attrezzature di 80.000 euro
  • Fatturato annuo di 1.000.000 euro (50% da farmaci etici SSN e 50% da altri prodotti)
  • Apertura per 270 giorni all'anno

Suddividendo il fatturato per i giorni di apertura, si ottiene un incasso giornaliero medio di 3.703,70 euro.

Analisi dei costi annuali

Le principali voci di spesa saranno:

  • Acquisto merci: 700.000 euro (considerando un margine medio del 30%)
  • Affitto locale: 18.000 euro
  • Personale: 70.000 euro per due collaboratori
  • Consulenze: 10.000 euro per commercialista e altri professionisti
  • Utenze: 7.000 euro per elettricità, acqua, telefono
  • Manutenzioni e assicurazioni: 7.000 euro
  • Sconto ASL su fatturato etico: 40.000 euro
  • Spese varie: 10.000 euro

Il totale delle spese ammonta quindi a circa 862.000 euro.

Calcolo del reddito e dell'utile netto

Sottraendo le spese dal fatturato totale, si ottiene un reddito lordo di circa 138.000 euro. Da questo importo vanno poi detratte le imposte dirette e indirette, che variano in base al regime fiscale applicato e alla situazione personale del titolare.

Considerando un carico fiscale medio, l'utile netto previsto per il 2025 si attesterebbe intorno ai 60.000 euro annui. Questa cifra rappresenta il guadagno effettivo che rimane a disposizione del titolare dopo aver coperto tutti i costi e gli obblighi fiscali.

Le differenze di redditività tra le farmacie

I dati economici possono variare significativamente da una farmacia all'altra, creando situazioni molto diverse sul territorio nazionale.

Influenza della posizione geografica

La localizzazione rappresenta uno dei fattori più determinanti per la redditività di una farmacia:

  • Le farmacie nei centri delle grandi città come Roma, Milano, Firenze o Venezia possono raggiungere fatturati nettamente superiori alla media
  • Le farmacie in piccoli centri urbani o in aree periferiche generalmente presentano volumi d'affari più contenuti
  • Le farmacie in zone ad alta affluenza turistica possono beneficiare di picchi stagionali significativi

In base a questi fattori, il titolare di una farmacia ben posizionata nel centro di una metropoli può arrivare a percepire fino a 10.000 euro mensili, mentre nelle realtà più piccole il guadagno può essere notevolmente inferiore.

Differenze tra titolari e dipendenti

Anche all'interno della stessa struttura esistono differenze retributive significative:

  • Un farmacista titolare percepisce gli utili dell'attività dopo aver coperto tutti i costi
  • Un farmacista direttore (non proprietario) può guadagnare tra i 2.000 e i 3.000 euro mensili
  • Un farmacista collaboratore percepisce mediamente 1.500 euro lordi mensili, come previsto dal contratto collettivo nazionale

Nel 2025, secondo le previsioni di settore, lo stipendio medio di un farmacista dipendente oscillerà tra i 1.200 e i 2.000 euro mensili, a seconda dell'esperienza e del ruolo ricoperto all'interno dell'attività.

Strategie per migliorare la redditività di una farmacia

Per aumentare i margini di guadagno di una farmacia nel 2025, i titolari potranno adottare diverse strategie commerciali e gestionali:

  • Ottimizzazione del mix di prodotti: incrementare la quota di vendite di prodotti ad alto margine come cosmetici, integratori e dispositivi medici
  • Servizi aggiuntivi: implementare nuovi servizi come telemedicina, autoanalisi, screening e consulenze specialistiche
  • Fidelizzazione della clientela: sviluppare programmi di fidelizzazione efficaci
  • Presenza digitale: creare un sito web funzionale e utilizzare i social media per comunicare con i clienti
  • Formazione continua: investire nell'aggiornamento professionale per migliorare la qualità della consulenza
  • Controllo dei costi: monitorare e ottimizzare le spese operative

Le farmacie che riusciranno ad adattarsi alle nuove esigenze del mercato, offrendo un servizio completo che va oltre la semplice dispensazione di farmaci, potranno ottenere risultati economici superiori alla media del settore.

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