In media, però, uno studio dentistico privato arriva a guadagnare anche fino a 150 mila euro all’anno ma per calcolarvi l’utile netto bisogna sottrarre da questa cifra le spese per imposte dovute, manutenzione degli strumenti di lavoro, eventuale affitto dell’immobile, stipendi di collaboratori e dipendenti ed eventuali altri costi annessi alla gestione dell’attività.
Il guadagno di uno studio dentistico nel 2024 può variare ampiamente, con ricavi lordi medi che si stimano intorno a €144.500 e utili netti pari a €47.600. Tuttavia, i proventi di ogni pratica sono influenzati da fattori come la localizzazione geografica dello studio e la sua dimensione. Studi dentistici gestiti da singoli professionisti tendono ad avere guadagni diversi rispetto a quelli associati o a società di capitale.
Secondo dati recenti, gli studi dentistici registrano ricavi lordi medi pari a circa €144.500, mentre gli utili netti si attestano attorno ai €47.600. Questi valori sono indicativi e possono variare notevolmente in base a diversi fattori.
In termini di ricavi lordi, è importante considerare che essi rappresentano il totale delle entrate generate dalle prestazioni erogate, senza detrarre i costi operativi. Negli studi dentistici di dimensioni medie, i ricavi lordi possono derivare da una grande varietà di servizi, dai trattamenti di base come le pulizie dentali e le otturazioni, fino a interventi più complessi come impianti e le operazioni ortodontiche.
Gli utili netti, invece, rappresentano il reddito effettivo dello studio dopo la deduzione di tutte le spese operative, che possono includere:
Ne consegue che le spese operative possono incidere in modo significativo sugli utili netti. Questi costi variano in base alla tecnologia utilizzata, alla necessità di formazione continua del personale e agli oneri amministrativi. Ad esempio, studi che investono in attrezzatura all'avanguardia e che offrono un servizio di alta qualità potrebbero avere spese di gestione più elevate, ma anche un potenziale di guadagni superiore.
L'ubicazione e la dimensione di uno studio dentistico giocano un ruolo determinante nei guadagni totali dello studio. Studi situati in aree metropolitane o quartieri ad alto reddito tendono a generare ricavi superiori. Questo perché il potere d'acquisto maggiore dei pazienti e una maggiore densità di popolazione aumentano la domanda di servizi odontoiatrici premium.
La dimensione dello studio ha un impatto altrettanto significativo. Uno studio più grande, con diverse poltrone operative e un team multidisciplinare, è in grado di offrire una gamma più ampia di servizi, attirando così una clientela più vasta e diversificata. Tuttavia, la gestione di un grande studio comporta anche costi operativi più elevati, che devono essere bilanciati da un flusso di pazienti sufficiente per garantire la sostenibilità economica.
Un altro aspetto da considerare è la concorrenza locale. In aree sature di studi dentistici, le tariffe potrebbero essere più competitive, spingendo i professionisti a investire in pubblicità e promozioni per attirare clienti, con un conseguente impatto sui margini di profitto.
Al contrario, in regioni con meno densità di studi dentistici, soprattutto in alcune aree rurali, gli studi possono beneficiare di una clientela fedele e meno influenzata dalla concorrenza, sebbene il reddito medio locale possa essere inferiore rispetto alle grandi città.
Infine, gli studi associati, nei quali più dentisti condividono le risorse e i pazienti, tendono a essere più redditizi rispetto agli studi individuali. Questo tipo di organizzazione permette di ottimizzare le spese e aumentare l'offerta di servizi, migliorando i ricavi medi per dentista.
Ogni specializzazione, dall'ortodonzia alla chirurgia maxillo-facciale, presenta specifici margini di profitto e richieste di mercato. Analizzeremo di seguito i guadagni medi associati a ciascuna specializzazione dentistica, fornendo una panoramica dettagliata delle possibili remunerazioni.
Lo specialista ortodontista si occupa principalmente della diagnosi, prevenzione e trattamento delle malocclusioni dentarie, intervenendo su problemi di allineamento dei denti e delle mascelle. Questa specializzazione è una delle più remunerative nel campo odontoiatrico, grazie alla crescente domanda di trattamenti ortodontici anche tra gli adulti.
Secondo i dati del 2024, un ortodontista può guadagnare mediamente circa €64.000 all'anno. Tuttavia, questo valore può variare significativamente in base a diversi fattori. Ad esempio, ortodontisti che operano in aree metropolitane o con clientele di fascia alta possono raggiungere guadagni annui superiori alla media. Allo stesso modo, gli ortodontisti che possiedono studi privati ben avviati e con una buona reputazione possono incrementare ulteriormente i loro introiti.
La professione dell'ortodontista richiede competenze specifiche e l'utilizzo di apparecchiature specializzate, il che comporta anche costi significativi di formazione e aggiornamento continuo. Inoltre, la durata dei trattamenti ortodontici, che spesso si estendono per periodi di anni, garantisce una fonte di reddito stabile e prevedibile nel tempo.
Per migliorare la redditività, molti ortodontisti scelgono di lavorare in studi associati o multi-specialistici, dividendo i costi operativi e beneficiando di un flusso maggiore di pazienti.
Il chirurgo maxillo-facciale è uno degli specialisti più qualificati e ben retribuiti nel campo odontoiatrico. Si occupa della diagnosi e del trattamento delle condizioni patologiche che coinvolgono la mascella, il viso e la cavità orale mediante interventi chirurgici complessi e procedure che interessano le strutture ossee e i tessuti molli del volto. Questo tipo di specializzazione richiede anni di formazione avanzata e una competenza specifica che si riflette nei guadagni elevati.
Secondo le stime recenti, un chirurgo maxillo-facciale in Italia può guadagnare mediamente circa €210.000 all'anno. Tuttavia, come per tutte le professioni mediche, questo valore può variare notevolmente in base ad una serie di fattori. Chirurghi che operano in strutture ospedaliere private di alto livello o che possiedono cliniche proprie possono ottenere remunerazioni superiori alla media. Inoltre, i compensi possono aumentare ulteriormente grazie alle collaborazioni con studi dentistici specializzati o cliniche multi-specialistiche.
L'elevata remunerazione di un chirurgo maxillo-facciale è giustificata dalla complessità e dalla delicatezza degli interventi che esegue. Essi includono la correzione di fratture facciali, chirurgie ortognatiche (per correggere disallineamenti delle mascelle), la rimozione di tumori e cisti del cavo orale e interventi di ricostruzione estetica e funzionale del volto.
Il dentista pediatrico, è specializzato nella cura della bocca e dei denti dei bambini, dalla nascita fino all'adolescenza. Questa specializzazione richiede non solo competenze odontoiatriche, ma anche una particolare sensibilità verso i giovani pazienti. Secondo i dati attuali, il dentista pediatrico guadagna in media circa €40.000 all'anno.
Il dentista implantologo, invece, si occupa dell'inserimento di impianti dentali in seguito alla perdita di uno o più denti. Questo professionista può avere una formazione specifica in vari tipi di interventi di implantologia, come quella a carico immediato o differito. L'implantologia rappresenta uno dei settori più avanzati e richiesti dell'odontoiatria moderna, con un mercato in continua espansione grazie alla crescente consapevolezza dell'importanza della salute orale e dell'estetica dentale. Gli implantologi guadagnano mediamente intorno a €70.000 all'anno. Anche in questo caso, i guadagni possono variare notevolmente in base a fattori come la complessità dei casi trattati, la specializzazione tecnica e l'ubicazione dello studio.