L’importo di pensione che si prende con calcolo misto contributivo se si percepisce uno stipendio tra gli 800 e i 1.500 euro al mese è variabile in base a quanti anni di anzianità contributiva sono stati accumulati prima e dopo il primo gennaio 1996 e all’età in cui si esce, considerando il diverso coefficiente di trasformazione da applicare.
Quanto prenderò di pensione con il contributivo misto se ho preso stipendio tra gli 800-1500? Il calcolo della pensione finale dipende sostanzialmente dal sistema che si usa per il calcolo stesso, se cioè sistema retributivo, basato cioè sugli stipendi degli ultimi cinque anni di lavoro, e quindi i più alti di fine carriera, valido per chi al 31 dicembre 1995 ha maturato almeno 18 anni di anzianità contributiva; o sistema contributivo, vale a dire considerando solo ed esclusivamente i contributi effettivamente versati nel corso della propria vita lavorativa, sistema decisamente meno vantaggioso del precedete retributivo, valido per chi ha iniziato a versare contributi dal primo gennaio 1996; o sistema misto, combinazione dei precedenti retributivo e contributivo.
A seconda del sistema di calcolo della pensione per cui si opta, che dipende dall’anzianità contributiva versata dal singolo soggetto entro determinati tempi, si deve considerare il montante contributivo accumulato e quindi procedere al calcolo secondo una precisa procedura. Vediamo qual è il risultato di una pensione finale con sistema mista e uno stipendio tra 800 e 1.500 euro.
Quando si parla di sistema contributivo misto per il calcolo della pensione finale si fa riferimento al sistema che rappresenta una combinazione tra sistema retributivo (più vantaggioso) e sistema contributivo puro (vale a dire basato esclusivamente sui contributi effettivamente versati dai lavoratori).
Il calcolo della pensione con sistema misto contributivo prevede il calcolo di una quota di pensione con sistema retributivo fino al 31 dicembre 1995 e una quota di pensione con sistema contributivo, per chi ha iniziato a versare contributi dal primo gennaio 1996 e al 31 dicembre 1995 non aveva maturato 18 anni di contributi.
I lavoratori che, infatti, al 31 dicembre hanno maturato meno di 18 anni di contribuzione calcolano la pensione con retributivo fino al 31 dicembre 1995 e con sistema contributivo dal primo gennaio 1996 e l’importo della pensione finale viene determinato dalla somma della quota di pensione corrispondente alle anzianità maturate prima del 31 dicembre 1995 (quote A e B), calcolata secondo il sistema retributivo, e della quota di pensione corrispondente alle anzianità maturate a partire dal primo gennaio 1996 e calcolata con sistema contributivo.
Bisogna considerare il montante contributivo accumulato nel corso della vita lavorativa e applicarvi i coefficienti di trasformazione.
I coefficienti di trasformazione sono differenti e variano in base ad età e contributi versati e si applicano solo per il calcolo delle pensioni, o delle quote di pensione, con sistema contributivo. I coefficienti di trasformazione di riferimento sono:
Dopodicchè alla somma ottenuta bisogna applicare relativo tasso di sostituzione, anch’esso variabile in base a età, tipologia di lavoro svolto, se lavoro dipendente o autonomo, anni di contributi versati, periodi in cui sono stati versati i contributi, andamento del Pil, inflazione, ecc, e, una volta ottenuto il risultato dell’assegno di pensione mensile, bisogna considerare la rivalutazione automatica annuale.
Per capire di quanto potrebbe essere l’importo di pensione calcolato con sistema contributivo misto per chi percepisce uno stipendio tra 800-1500 euro al mese, prendiamo il caso di un lavoratore che va in pensione con 38 anni di contributi, che ha, dunque, iniziato a lavorare prima del 1996, precisamente nel 1984, avendo maturato meno di 18 anni di contributi al 31 dicembre 1995.
Dunque, le due quote da calcolare con il sistema contributivo misto sono una retributiva, costituita da una media delle retribuzioni percepite e vale circa il 2% per ogni anno di carriera, e una contributiva, relativa ai contributi effettivamente accumulati e per i lavoratori dipendenti si tratta del 33% della cosiddetta Ra, Retribuzione Annua Lorda.
Prendendo il caso di una persona che percepisce uno stipendio (più o meno costante nel tempo) di 1.400 euro in media per una retribuzione annua di 16.800 euro, gli anni prima del 1996 da calcolare con sistema retributivo sono 11 mentre gli anni successivi da calcolare con sistema contributivo sono 27.
Per andare in pensione di vecchiaia bisogna raggiungere 67 anni di età, per cui è previsto un coefficiente di trasformazione del 5,575%. La prima parte di pensione annua, retributiva, per gli 11 anni precedenti al 1996, è di 10.302 euro, mentre per la parte contributiva della pensione, su una RAL di 16.800 euro costanti, bisogna applicare il 33% all’anno per un risultato di 5.544 euro. Considerando che gli anni di lavoro successivi al 31 dicembre 1995 sono 27, il montante totale è di 149.688. Applicando il coefficiente di trasformazione previsto del 5,575%, si ottiene un totale di 8.345 euro annui lordi.
Sommando 10.302 euro di quota retributiva più 8.345 euro di quota retributiva si ottiene un risultato di pensione annua di 18.647 euro per 1.553 euro al mese.