Quanto si deve guadagnare con partita iva per avere come uno stipendio di 1200-1500 netti dopo riforma fiscale

Come cambiano i guadagni di chi ha partita Iva per calcolo stipendio tra regime forfettario e regime ordinario: regole attuali in vigore

Autore: Marianna Quatraro
pubblicato il
Quanto si deve guadagnare con partita iv

Quanto si deve guadagnare con partita iva per avere come uno stipendio di 1200-1500 netti dopo riforma fiscale?

Chi è titolare di una partita Iva per avere uno stipendio di 1.200-1.500 euro netti al mese dopo riforma delle tasse deve avere guadagni variabili, che possono arrivare fino anche a oltre 2.300 euro, a seconda che si abbia partita Iva in regime forfettario o in regime ordinario.
 

Quanto si deve guadagnare con partita iva per avere come uno stipendio di 1200-1500 netti dopo riforma fiscale? I titolari di Partita Iva rispetto ai lavoratori dipendenti sono decisamente più penalizzati dal sistema della tassazione in Italia. Si stima che il peso delle tasse su chi ha partita Iva sia compreso tra il 60 e l’80% del guadagno annuo, considerando tasse da pagare e contributi da versare che, a differenza di quanto avviene per i lavoratori dipendenti, non vengono versati dal datore di lavoro ma dallo stesso professionista. Vediamo allora come fare calcoli e di cosa per sapere quale stipendio netto si può avere con Partita Iva. Quanto guadagnare con Partita iva forfettaria per avere come uno stipendio di 1200-1500 netti

  • Quanto guadagnare con Partita iva forfettaria per avere come uno stipendio di 1200-1500 netti
  • Come avere stipendio netto di 1.200-1.500 euro con partita Iva ordinaria


Quanto guadagnare con Partita iva forfettaria per avere come uno stipendio di 1200-1500 netti

Chi ha una partita Iva per avere uno stipendio netto di 1.200-1.500 euro netti deve guadagnare tra i 1.600 e poco più di 1.900 euro al mese. A differenza di quanto avviene per i lavoratori dipendenti, i lavoratori titolari di Partita Iva devono pagare ‘di tasca propria’ sia tasse che contributi previdenziali.

Sottolineiamo che chi ha un guadagno tra i 1.200 e i 1.500 euro netti al mese generalmente rientra nel regime fiscale agevolato forfettario per chi ha partita Iva. Si tratta del regime fiscale che prevede l’applicazione di un’aliquota unica al 15% per chi ha ricavi annui entro i 65mila euro. Ciò significa che sul guadagno annuo, tutti coloro che hanno partita Iva forfettaria applicano l’aliquota di tassazione al 15%.

La riforma fiscale di quest’anno, e quella di cui si discute per il prossimo anno, non prevedono particolari novità in termini di tassazione per chi ha partita Iva forfettaria.

A parte il debutto dell’estensione dell’obbligo anche ai titolari di partita Iva forfettaria di emissione di fatture elettroniche, nulla è cambiato e dovrebbe cambiare per aliquote di tassazione, forse si alzerà il limite di reddito annuo entro cui vale l’aliquota al 15% agevolata prima del passaggio da regime forfettario a regime ordinario.

Ciò significa che chi ha partita Iva in regime forfettario per avere uno stipendio netto di 1.200-1.500 euro deve comunque avere un guadagno decisamente superiore da cui sottratte tasse e contributi fino a 1.900 anche 2mila euro. 

Come avere stipendio netto di 1.200-1.500 euro con partita Iva ordinaria

La situazione cambia, invece, se il titolare di partita Iva per avere uno stipendio di 1.200-1.500 euro netti è in regime ordinario. In tal caso, infatti, al guadagno si applica, oltre l’aliquota di tassazione Irpef in base agli scaglioni di reddito e oltre ai contributi previdenziali da versare, anche l’Iva, che è al 22%. L’Iva viene però pagata dal committente lavoro e poi versata dal professionista. E c’è poi l’eventuale ritenuta d’acconto.

Con la riforma fiscale di quest’anno, sono cambiate le aliquote Irpef per la tassazione sui redditi da lavoro, passando da cinque a quattro in base ai diversi scaglioni di reddito. I precedenti cinque scaglioni di reddito e relative aliquote Irpef erano le seguenti:

  • del 23% per redditi inferiori a 15 mila euro;
  • del 27% per redditi compresi tra 15mila e 28mila euro;
  • del 38% per redditi compresi tra 28mila e 55mila euro;
  • del 41% per redditi compresi tra 55mila e 75mila euro;
  • del 43% per redditi superiori ai 75mila euro.

Le nuove aliquote Irpef in base agli scaglioni di reddito sono le seguenti:

  • del 23% per redditi fino a 15.000 euro; 
  • del 25% per redditi tra 15.000 e 28.000 euro; 
  • del 35% per redditi tra 28.000 e 50.000 euro; 
  • del 43% pr redditi oltre i 50.000 euro.

Si è, dunque, ridotta l’aliquota Irpef del secondo e del terzo scaglione, prevedendo meno tasse da pagare per i lavoratori e quindi maggiori guadagni. In generale, possiamo dire che chi ha partita Iva in regime ordinario per avere uno stipendio netto di 1.200-1.300 euro deve avere un guadagno tra i 2mila e i 2.300 euro.