Stando a quanto previsto dalle leggi in vigore, pur essendo diverso il calcolo dei contributi figurativi per la pensione da quello per i contributi obbligatori, ai fini della pensione finale 2-5 anni di contributi figurativi potrebbero non implicare alcuna perdita sull’importo della pensione. Non è detto, infatti, che con il riconoscimento di 2-5 anni di contributi figurativi si debba per forza perdere qualcosa sull’importo della pensione. Tutto dipende da caso a caso.
Quanto si perde di importo pensione se ho avuto 2-5 anni di contributi figurativi e come si può recuperare? Per il raggiungimento della pensione in Italia, sia ai fini del diritto alla pensione e sia ai fini del calcolo della pensione finale, bisogna versare i contributi obbligatori durante la propria attività lavorativa.
Quando non si lavora, però, i periodi di inoccupazione vengono coperti da contributi cosiddetti figurativi, anch’essi validi sia per maturare il diritto alla pensione e sia per calcolare l’importo dell'assegno stesso e che si calcolano in maniera differente rispetto ai contributi obbligatori. Vediamo allora come tale calcolo incide sulla pensione finale.
Stando a quanto previsto dalle leggi in vigore, pur essendo diverso il calcolo dei contributi figurativi per la pensione da quello per i contributi obbligatori, ai fini della pensione finale 2-5 anni di contributi figurativi potrebbero non implicare alcuna perdita sull’importo della pensione.
Non è detto, infatti, che con il riconoscimento di 2-5 anni di contributi figurativi si debba per forza perdere qualcosa sull’importo della pensione. Tutto cambia da caso a caso, dal motivo per cui vengono riconosciuti i contributi figurativi, dall’importo di riferimento su cui calcolare i contributi figurativi, dagli accrediti dei contributi figurativi ma, in generale possiamo dire, che per 2-5 anni di contributi figurativi si può perdere qualche centinaia di euro.
Il motivo per cui si riduce l’importo della pensione in alcuni casi è perché il calcolo dei contributi figurativi si basa su importi diversi rispetto a quelli dei normali stipendi percepiti. Per esempio, se un lavoratore è disoccupato, percepisce la Naspi e relativi contributi figurativi, questi ultimi saranno calcolati su un importo minore rispetto allo stipendio considerando le regole di calcolo della Naspi.
Se un lavoratore percepisce, per esempio, uno stipendio di 1.400 euro, ha di Naspi 1050 euro circa e contributi figurativi inferiori perché calcolati sull’importo inferiore di 1050 euro piuttosto che su quello dei 1.400 euro di stipendio. Ma si tratta comunque di variazioni e riduzioni relative, che per 2-5 anni di contributi figurativi non incidono in maniera particolarmente negativa sull’importo della pensione finale.
Per recuperare quanto eventualmente perso durante i 2-5 anni di contributi figurativi, chi è interessato ma soprattutto se il riconoscimento dei contributi figurativi è stato minimo per cui si vogliono integrare tali periodi è possibile o versare contributi figurativi, previa soddisfazione delle condizioni previste dalla legge, o riscattare periodi contributivi specifici.
Partendo dalla possibilità di versare contributi volontari per recuperare da2-5 anni di contributi figurativi, operazione che prevede sempre e comunque dei costi, solo alcune categorie di persone possono presentare apposita domanda di versamento e si tratta delle dei lavoratori che soddisfano le seguenti condizioni:
Per versare contributi volontari per la pensione all’Inps bisogna presentare apposita domanda all’Inps nelle seguenti modalità:
Un’altra soluzione per recuperare 2-5 anni di contributi figurativi è quella di riscattare alcuni periodi non lavorati e coprirli andando così anche a colmano i contributi figurativi riconosciuti che in alcuni casi sono inferiori ai contributi obbligatori.
Ai fini pensionistici, e non solo per il raggiungimento del diritto alla pensione ma anche per il calcolo dell’importo di pensione finale, si può chiedere il riscatto di contributi per determinati periodi di tempo che sono: