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Quanto si può ottenere realmente di aumento stipendio quando si cambia azienda e lavoro

Forniamo quindi una panoramica più approfondita delle componenti del pacchetto economico negoziabile durante un cambio di azienda.

Autore: Chiara Compagnucci
pubblicato il
Quanto si può ottenere realmente di aume

L'aumento del compenso economico è una delle motivazioni principali che spingono un lavoratore a considerare un cambio di azienda. Ed è frequente che ci sia un poì di confusione in relazione alle componenti retributive della propria posizione che non è basata solo sui parametri interni dell'azienda in cui opera.

Di conseguenza, le aspettative salariali possono risultare vaghe, non chiaramente definite e potenzialmente non allineate, sia in eccesso che in difetto, rispetto alle dinamiche del mercato del lavoro. Vediamo in questo articolo:

  • Parametri che influenzano l'aumento dello stipendio nel 2024

  • Aumento stipendio, quanto si può ottenere con cambio azienda e lavoro

Parametri che influenzano l'aumento dello stipendio nel 2024

Forniamo quindi una panoramica più approfondita delle componenti del pacchetto economico negoziabile durante un cambio di azienda, nonché dei parametri medi di aumento economico comunemente offerti. Le decisioni aziendali in questo contesto non sono casuali, ma seguono linee guida definite con tabelle retributive per i vari ruoli e livelli.

Aziende di dimensioni più ampie e strutturate spesso dispongono di team di risorse umane specializzati nella formulazione di compensi e benefici. Di conseguenza le offerte economiche sono generalmente allineate a tali parametri interni, mirando sia a motivare i candidati sia a evitare squilibri interni tra i colleghi.

Se il processo di selezione sia gestito da un head hunter competente, il candidato può beneficiare di un alleato nella fase di negoziazione dell'offerta, poiché interagisce con un professionista che possiede conoscenze approfondite del mercato e dei parametri retributivi medi associati alle diverse posizioni. La consapevolezza di questi aspetti risulta utile quando ci si candida direttamente senza l'assistenza di un professionista.

In ogni caso è fondamentale avere chiarezza riguardo agli obiettivi salariali desiderati e mostrarsi aperti a valutare il pacchetto complessivo. Questo approccio fornisce una base solida per ottenere un'offerta soddisfacente e raggiungere gli obiettivi di pacchetto retributivo.

Aumento stipendio, quanto si può ottenere con cambio azienda e lavoro

In prima battuta occorre precisare che le aziende valutano il compenso complessivo dei dipendenti, non limitandosi alla Retribuzione annua lorda. In Italia, il rapporto medio tra la componente lorda percepita dal dipendente e il relativo costo per l'azienda, escludendo i livelli dirigenziali, è di 1 a 1,4 o più, con un rapporto superiore per i dirigenti. Il cuneo fiscale indica la differenza tra la componente lorda tassata e il costo effettivo per l'azienda, ed è particolarmente rilevante in un contesto di tassazione del lavoro significativa come quello italiano.

Il cuneo fiscale è uno concetto fondamentale da conoscere poiché le aziende potrebbero offrire componenti economiche sotto forma di benefit e welfare per ridurre questo divario fiscale. Questi benefici, come i buoni pasto, i rimborsi spese per i trasporti e i voucher per attività come palestre e cinema, possono avere un impatto economico e devono essere valutati.

Il consiglio fondamentale è quello di considerare l'intero pacchetto retributivo, non solo la Ral fissa. Le componenti che possono comporre un pacchetto economico sono molteplici.

Provando a fare un esempio, per un neolaureato che cambia azienda nella stessa città, l'aumento medio di stipendio è di solito compreso tra il 10% e il 15%, con una media del 13%. Le offerte possono variare in base a fattori specifici, come la notorietà del brand aziendale e le opportunità di carriera offerte.

Nel caso di un cambio di location che richiede un trasferimento, con l'assenza di una base abitativa nella nuova destinazione, l'aumento medio si attesta tra il 18% e il 25%. In questi scenari, le aziende potrebbero offrire incentivi come entry bonus o supporto per l'alloggio temporaneo, oltre a coprire le spese di viaggio o alloggio per un periodo limitato, solitamente da uno a tre anni, o fornire alloggi già disponibili.

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