Secondo le leggi in vigore, cambiano i pagamenti per i lavoratori dipendenti durante il periodo di malattia in base allo stipendio percepito, ai giorni di assenza e al settore di lavoro. In particolare, è previsto il pagamento del 100% della retribuzione da parte dell'azienda nei primi tre giorni di assenza. Dopodiché si seguono le tabelle dell'Inps del 50% a partire dal quarto e fino al ventesimo giorno di malattia e del 66,66% dal ventunesimo giorno.
Quanto si viene pagati in malattia se si prende uno stipendio di 900-2000 euro? L'ordinamento italiano sul lavoro prevede il pagamento di una indennità al lavoratore nel caso di malattia.
La normativa è piuttosto elaborata in quanto da una parte coinvolge l'Inps o il datore di lavoro mentre dall'altra calibra l'importo da corrispondere sulla base della durata del periodo di assenza.
Secondo quanto previsto dalle leggi in vigore, i primi tre giorni di malattia vengono retribuiti dal datore di lavoro in misura variabile sulla base di quanto previsto dal contratto nazionale Ccnl di riferimento.
Dopodiché il lavoratore non ha diritto allo stipendio ma all'indennità di malattia corrisposta dal terzo giorno di assenza in poi. Si tratta di una cifra che è inferiore rispetto allo stipendio netto percepito dal lavoratore dipendente.
La variazione è legata da una parte ai giorni di assenza e dall'altra al settore di lavoro.
In particolare, è previsto il pagamento del 100% della retribuzione da parte dell'azienda nei primi tre giorni di assenza. Dopodiché si seguono le tabelle dell'Inps del 50% a partire dal quarto e fino al ventesimo giorno di malattia e del 66,66% dal ventunesimo giorno.
Se prendiamo il caso di un lavoratore che percepisce uno stipendio mensile di 900 euro e assente per malattia solo per tre giorni, riceve l'intera retribuzione prevista.
Per chi percepisce uno stipendio di 1.500 euro e ha 30 giorni di malattia, prende 832 euro. Gli vengono, infatti, riconosciuti 400 euro per i primi 16 giorni (il 50% di 800 euro) e 462 euro per i successivi 14 (il 66,66%).
Prendendo, invece, il caso di un lavoratore che prende uno stipendio di 2mila euro e si assenta per 20 giorni dal lavoro, prende 2mila euro per i primi tre giorni di assenza da lavoro che si riducono nettamente dal quarto giorno di assenza in poi.
La condizione fondamentale per il riconoscimento della malattia a lavoro è la certificazione medica che definisce lo stato di salute del lavoratore che dà diritto alla fruizione della prestazione economica.
Secondo le leggi in vigore, sussistono casi particolari per il pagamento dello stipendio dei lavoratori in malattia.
Ai lavoratori ricoverati senza familiari a carico, viene riconosciuta una riduzione di due quinti dell'indennità per il periodo della degenza ospedaliera, con ripristino dell'importo integrale a partire dal giorno della dismissione.
Per i disoccupati e i lavoratori sospesi, la prestazione viene ridotta di due terzi rispetto a quella ordinaria.
Un caso particolare è rappresentato anche dai lavoratori dello spettacolo: per cui è prevista una indennità pari al 60% della retribuzione media globale giornaliera fino al 20esimo giorno di malattia, che aumenta all'80% dal 21esimo al 180esimo giorno.
Ai lavoratori marittimi spetta, invece, il 75% della retribuzione del lavoratore al momento dello sbarco in caso di malattia fondamentale e complementare.