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Quanto tempo ho per inviare una fattura elettronica allo Sdi? E cosa succede se lo faccio in ritardo?

L'emissione della fattura elettronica avviene al momento della trasmissione attraverso il Sistema di interscambio gestito dall'Agenzia delle entrate.

Autore: Chiara Compagnucci
pubblicato il
Quanto tempo ho per inviare una fattura

Normativa alla mano, la fattura, sia essa cartacea o elettronica, si considera emessa al momento della sua consegna, spedizione, trasmissione o messa a disposizione del cessionario o committente.

L'emissione avviene al momento della trasmissione attraverso il Sistema di interscambio gestito dall'Agenzia delle entrate. Significa che la data di emissione coincide essenzialmente con la data di trasmissione o invio della fattura elettronica al Sistema di interscambio.

Per comprendere appieno le implicazioni di questi termini, è necessario esaminare più approfonditamente i dettagli normativi.

  • Fattura elettronica allo Sdi: quanto tempo per inviarla

  • Cosa succede nel caso di invio in ritardo della fattura elettronica

Fattura elettronica allo Sdi: quanto tempo per inviarla

La fattura elettronica immediata, conforme alle disposizioni del D.L. Crescita n. 34/2019, deve essere emessa e trasmessa al Sistema di Interscambio (Sdi) entro 12 giorni dall'effettuazione dell'operazione commerciale (vendita di beni o prestazione di servizi) a cui il documento fa riferimento. Sebbene generalmente emessa entro 24 ore dall'operazione, questo termine massimo di 12 giorni offre una finestra temporale adeguata per situazioni eccezionali. Bisogna includere la data precisa dell'operazione commerciale, come specificato dalle linee guida dell'Agenzia delle entrate.

La fattura elettronica differita documenta la cessione di beni accompagnata da un documento di trasporto o documento equipollente, e le prestazioni di servizi identificabili tramite documentazione appropriata, effettuate nello stesso mese solare per lo stesso destinatario. Questo tipo di fattura deve includere il codice "tipo documento" TD24, e dettagli relativi al Dddt o documento analogo contenente il riepilogo delle operazioni. Può essere emessa entro il giorno 15 del mese successivo a quello dell'operazione.

La fattura deve essere emessa al momento dell'effettuazione dell'operazione commerciale. Le disposizioni in vigore precisano i criteri per determinare il momento dell'effettuazione in base al tipo di transazione: la stipula del contratto per la cessione di beni immobili, la consegna per la cessione di beni mobili, e il pagamento del compenso per la prestazione di servizi.

Sono previste deroghe, considerando effettuata l'operazione anche se la fattura è emessa prima degli eventi sopra citati. Nel caso di fattura anticipata, il momento dell'emissione coincide con l'effettuazione dell'operazione e ha rilevanza ai fini dell'Iva. La fattura deve essere emessa e trasmessa al Sdi entro 12 giorni dalla data di riferimento.

Cosa succede nel caso di invio in ritardo della fattura elettronica

In caso di ritardata emissione della fattura, si applica la sanzione prevista dall'articolo 6, comma 1, del decreto legislativo 471 del 1997. La sanzione è determinata in base all'importo dell'imposta relativa all'imponibile non correttamente documentato, con una scala che va dal 90% al 180% dell'imposta (con un minimo di 500 euro). Qualora la violazione non abbia impatto sulla corretta determinazione dell'imposta, l'importo della sanzione varia da 250 a 2.000 euro.

L'Agenzia delle entrate ha specificato che il ritardo nell'emissione della fattura, se non influisce sulla corretta liquidazione del tributo, costituisce una violazione di natura formale. Questo tipo di violazione comporta l'applicazione di una sanzione di importo fisso, compreso tra 250 e 2.000 euro. L'inadempimento potrebbe essere considerato come una "inosservanza di formalità e di adempimenti suscettibili di ostacolare l'attività di controllo, anche solo in via potenziale".

Ma non si applica l'esimente prevista per le violazioni definite "meramente formali". Prevista infine l'impunità per le violazioni che non pregiudicano l'esercizio delle azioni di controllo e non influenzano la determinazione della base imponibile, dell'imposta e il pagamento del tributo.

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