Non ci sono sconti perché con l'auto con la revisione scaduta non si può circolare. La circolazione è autorizzata solo per il giorno stesso della revisione. Ci sono però alcune situazioni particolari da tenere presente.
La revisione periodica dell'auto è un obbligo imposto dal Codice della Strada per garantire la sicurezza dei veicoli in circolazione e ridurre al minimo il rischio di incidenti dovuti a malfunzionamenti.
Secondo l'articolo 80 del Codice della Strada, la revisione del veicolo è un controllo obbligatorio che ne garantisce la sicurezza e l'idoneità alla circolazione. Guidare con la revisione scaduta rappresenta una violazione significativa, che comporta diverse sanzioni amministrative. Le multe per revisione scaduta variano da 173 a 694 euro e possono raddoppiare in caso di recidività.
Inoltre, in caso di omessa revisione, è vietata la circolazione del veicolo, con l'unica eccezione del percorso verso un centro autorizzato per effettuare il controllo. La legge non prevede periodi di tolleranza oltre la scadenza, quindi è fondamentale rispettare le tempistiche previste. Le violazioni reiterate possono portare al fermo amministrativo del veicolo fino a 90 giorni o perfino alla confisca da parte delle autorità competenti.
La prima revisione deve essere effettuata entro quattro anni dall'immatricolazione del veicolo, considerando come termine il mese di rilascio della carta di circolazione. Successivamente, la revisione deve essere eseguita ogni due anni. Per alcuni veicoli, come quelli destinati al trasporto di persone con più di nove posti, taxi e autoambulanze, la revisione deve essere effettuata ogni anno.
Il Codice della Strada non contempla un vero e proprio periodo di tolleranza per la circolazione con la revisione scaduta. Tuttavia, la normativa prevede che si possa effettuare la revisione fino alla fine del mese di scadenza indicato sul certificato di revisione precedente o sull'immatricolazione del veicolo. Questo significa che, se l'ultima revisione è stata eseguita il 10 gennaio, è possibile circolare senza, incorrere in sanzioni, fino al 31 gennaio.
In caso di prenotazione per la revisione, la legge consente al veicolo di circolare esclusivamente per recarsi al centro di revisione il giorno stabilito, come prova l'apposita ricevuta di prenotazione.
Gli spostamenti consentiti per effettuare la revisione del veicolo sono limitati e ben definiti dalla normativa vigente. È possibile guidare un veicolo con revisione scaduta esclusivamente per raggiungere il centro autorizzato dove è stata prenotata la revisione. Questo tragitto deve essere il più diretto possibile dalla residenza del proprietario all'officina.
Il giorno dell'appuntamento rappresenta l'unica eccezione alla regola del divieto di circolazione per i veicoli non revisionati. È essenziale possedere una prova della prenotazione, come un documento ufficiale con la data e l'orario confermati dal centro revisioni, per esibirla in caso di controllo da parte delle forze dell'ordine. L'utilizzo del veicolo al di fuori del percorso designato o in giorni diversi comporta l'annullamento del permesso e l'applicazione delle relative sanzioni.
Le sanzioni previste per chi circola con una revisione scaduta vanno da 173 a 694 euro. Questo importo può raddoppiare in caso di recidività, ossia se si continua a guidare senza aver eseguito la revisione per più scadenze consecutive.
Oltre alla multa pecuniaria, è previsto il divieto di circolazione del veicolo, con la sola eccezione del percorso per recarsi al centro revisioni per effettuare i controlli obbligatori. Qualora si venga sorpresi a circolare al di fuori di questa eccezione, si rischiano sanzioni più severe, da 1.998 a 7.993 euro. In tali casi, il veicolo è soggetto a un fermo amministrativo di 90 giorni.
Nei casi più gravi di reiterazione della violazione, è prevista la confisca del veicolo, una misura cautelare che ha conseguenze significative sul proprietario. Inoltre, presentare una revisione contraffatta comporta multe aggiuntive che vanno da 430 a 1.731 euro, con il conseguente ritiro della carta di circolazione.
Le conseguenze di queste violazioni non si limitano solo agli aspetti legali e finanziari. Infatti, in caso di incidente con un veicolo privo di revisione valida, l'assicurazione può esercitare il diritto di rivalsa, chiedendo al proprietario del veicolo di risarcire i danni pagati ai terzi. Questo rende la situazione estremamente rischiosa sotto vari punti di vista.