Il diritto di recesso prevede la facoltà per il consumatore di sciogliere ogni vincolo derivante dalla stipula di un contratto e si può esercitare solo entro tempi e termini stabiliti, altrimenti prevede il pagamento di una penale per il consumatore.
Un contratto sottoscritto si può recedere entro tempi e limiti stabiliti considerando il diritto di recesso valido per tutti: ma quali sono le condizioni che permettono di recedere da un contratto ed entro quanto tempo si può recedere da un contratto? Cerchiamo di seguito di spiegare e chiarire tutti i passi e i tempi da seguire per un recesso da un contratto.
Il diritto di recesso, per definizione di legge, è la possibilità che i consumatori hanno di cancellare un eventuale contratto già stipulato svincolandosi da ogni condizione esso proponga. Si può esercitare il diritto di recesso in ogni caso in cui si parli di stipula di un contratto, da quello per fornitura di gas e luce, a quello assicurativo, ma solo ed esclusivamente entro tempi e termini previsti dalla legge oltre i quali non si può far più nulla.
Ogni consumatore può esercitare il diritto di recesso nei casi di ogni genere di contratto stipulato che non lo soddisfi o di cui si renda conto di non essere convinto. Il diritto di recesso vale anche per alcuni generi di acquisti che si effettuano online e anche dopo aver già aperto la confezione e provato il prodotto, rimuovendo i sigilli e in tal caso il venditore non può rifiutarsi di restituirti i soldi anche se il bene da restituire è già stato uso e non può addebitare le spese di spedizione sul consumatore.
Per recedere da un contratto, bisogna solitamente inviare una raccomandata con ricevuta di ritorno o compilare un modulo online, nel caso si tratti di recesso riguardante acquisti online. In ogni caso bisogna rispettare tempi e termini che ogni venditore prevede per l’esercizio del diritto di recesso.
Esistono anche casi in cui, però, non è possibile esercitare il diritto di recesso e sono quelli in cui gli acquisti avvengono direttamente in negozi fisici, permettendo al consumatore di provare il bene prima di decidere di acquistarlo, in tal caso ben consapevolmente. Una comprato tale bene, non si può recedere dal contratto, e quindi restituirlo, né è previsto un eventuale rimborso della spesa sostenuta.
Il rimborso in questo caso si può ottenere solo e soltanto se il bene o prodotto acquistato risulti evidentemente difettoso.
Il diritto di recesso non vale, inoltre, nei casi di:
Il diritto di recesso di recesso si può esercitare secondo i termini che possono variare in base alle decisioni dei venditori e, per quanto riguarda i tempi, solitamente entro il quattordicesimo giorno dalla data di acquisto o in cui si riceve il bene acquistato, nel caso di acquisto online. Nel caso di contratti di somministrazione, che prevedono la fornitura di un servizio, i 14 giorni decorrono dalla data in cui si riceve la prima fattura.
Il diritto di recesso esercitato nell’arco di tempo dei 14 giorni previsti per legge è del tutto gratis e non prevede obbligo di fornire alcuna spiegazione sui motivi che portano il consumatore a recedere dal contratto. E’ prevista, invece, una penale nel caso in cui il diritto di recesso venga esercitato oltre il 14esimo giorno.