Recupero imposta di bollo su rendiconti conto corrente. Significato e spiegazione

Ci sono molti costi associati al mantenimento di una banca. Ma se alcuni possono variare fino all'azzeramento, l'imposta di bollo è fissa e colpisce i conti correnti.

Autore: Chiara Compagnucci
pubblicato il
Recupero imposta di bollo su rendiconti

Rendimento conto corrente, come recuperare l'imposta di bollo?

L'imposta di bollo può essere recuperata e dunque non è applicata se il valore medio di giacenza non supera la soglia di 5.000 euro. Un altro modo è andare alla ricerca delle promozioni applicate dalla banche che, in cambio dell'apertura di un conto corrente o del mantenimento per alcuni anni, se ne fanno carico. Nessuna imposta di bollo per i contribuenti con Isee inferiore a 7.500 euro all'anno.

Basta leggere con attenzione l'estratto conto del proprio conto corrente ovvero la lista completa dei movimenti per rendersi conto della presenza della voce dell'imposta di bollo. Si tratta di una cifra fissa a cui sono sottoposti i titolari di conto corrente.

Sono quasi 10 anni che è stata istituita e non prevede eccezioni tra persone fisiche e altri soggetti. Va pagata quasi sempre e comunque. Ci sono infatti alcuni casi in cui è possibile recuperarla ed è quanto intendiamo approfondire in questo articolo. Vediamo quindi da vicino:

  • Rendimento conto corrente, come recuperare l'imposta di bollo
  • Significato e spiegazione del rendiconto del conto corrente

Rendimento conto corrente, come recuperare l'imposta di bollo

Ci sono molti costi associati al mantenimento di una banca. Manutenzione di sistemi di sicurezza, marketing di prodotti, gestione di reti Atm e personale dei call center.

Tuttavia, tutti questi sono inferiori rispetto al costo del mantenimento di filiali fisiche, che rappresentano la maggior parte dei costi della banca. Ma se alcuni costi di gestione possono variare, l'imposta di bollo è fissa e colpisce i conti correnti, oltre ai conti deposito.

Le banche addebitano spesso una tariffa mensile o una commissione annuale o entrambe se non si mantiene un saldo minimo. Le commissioni sono prelevate direttamente dal conto ed esiste la possibilità che vengano addebitate anche commissioni di scoperto se il saldo scivola sotto lo zero.

Nel caso di estratti di conto corrente bancario e postale e di rendiconti, l'imposta di bollo che si applica è pari a 34,20 euro. Si tratta però di una cifra che si applica solo alle persone fisiche.

Per tutti gli altri soggetti (le società, ad esempio), l'importo aumenta a 100 euro. Abbiamo fatto riferimento al rendiconto perché l'imposta di bollo si applica proprio in questo momento ovvero è relativa al periodo rendicontato.

La cifra può essere recuperata e dunque non è applicata se il valore medio di giacenza non supera la soglia di 5.000 euro. Un altro modo è andare alla ricerca delle promozioni applicate dalla banche che, in cambio dell'apertura di un conto corrente o del mantenimento per alcuni anni, se ne fanno carico.

Nessuna imposta di bollo per i contribuenti con Isee inferiore a 7.500 euro all'anno. La procedura di recupero non è immediata poiché è indispensabile agire in autonomia ovvero farsi rilasciare dall'Inps la certificazione che mette nero su bianco la situazione reddituale.

Dopodiché lo stesso contribuente è chiamato a presentarla al proprio istituto di credito che provvederà in ultima battuta a non applicare l'importo annuale di 34,20 euro.

Significato e spiegazione del rendiconto del conto corrente

I conti correnti permettono di guadagnare interessi sul denaro depositato. Il tasso dipende dalle condizioni economiche e dalle intenzione della stessa banca di competere con altri istituti di credito. In realtà questa percentuale è quasi ovunque trascurabile se non azzerata.

Ecco perché nel valutare i costi di gestione di un conto corrente occorre considerare tutte le voci, d'entrata e di uscita, compresa appunto l'imposta di bollo se non è recuperabile.

Il suggerimento è quindi di confrontare le banche esaminando i tassi di interesse, le commissioni, i requisiti di saldo minimo e tutte le altre voci indicate nella nota informativa. Per aprire un conto corrente, almeno un titolare deve avere almeno 18 anni.

Le specifiche variano da banca a banca e di conseguenza bisogna chiedere tutti i dettagli. Sono disponibili diverse opzioni per risparmiare per una persona di età inferiore ai 18 anni per cui è meglio valutare con attenzione tutte le opzioni. Altro punto in comune, oltre all'imposta di bollo, è la modalità di alimentazione del conto.

Un modo tradizionale per effettuare depositi è custodire i contanti direttamente alla filiale. Anche degli sportelli automatici, permettendo così di operare al di fuori degli orari di apertura delle banche o in un luogo più conveniente.