L’Inps ha chiarito che i redditi considerati ai fini del calcolo dell’aumento delle pensioni di invalidità 2022 sono tutti i redditi di ogni genere soggetti all’Irpef, sia a tassazione corrente e sia a tassazione separata, i redditi tassati alla fonte e i redditi esenti da Irpef sia del titolare che del coniuge.
Le pensioni di invalidità pronte finalmente ad aumentare: dal prossimo 2 novembre, come comunicato da una circolare ufficiale dell’Inps, l’importo del trattamenti mensili di invalidità passerà da 286,81 a 651,51 euro, erogati per 13 mensilità, per tutti gli invalidi civili 100%, dai 18 anni ai 60 anni.
L’aumento sarà riconosciuto d’ufficio per cui, precisiamo, si può ottenere direttamente se si hanno i requisiti necessari a riceverlo senza dover presentare alcuna domanda né calcolo dell'Isee perché l’Isee non c’entra assolutamente nulla con gli aumenti delle pensioni di invalidità. Vediamo quali sono i redditi considerati ai fini dell’aumento delle pensioni di invalidità.
La circolare dell’Inps che ha chiarito e confermato l’aumento delle pensioni di invalidità spetta a beneficiari entro determinati limiti reddituali e che i redditi considerati ai fini del calcolo dell’aumento delle pensioni di invalidità 2022 sono:
Non concorrono, invece, alla formazione del reddito da considerare ai fini dell’aumento per le pensioni di invalidità i seguenti redditi:
Per fare un esempio di calcolo di aumento della pensione di invalidità 2022, prendendo il caso di un invalido civile al 100%, ha diritto all’aumento della pensione di invalidità pur percependo anche indennità di accompagnamento se non supera i limiti reddituali previsti, che sono di 8.469,63 euro se non è sposato e di 14.447,42 se è sposato.
In tal caso, per il calcolo dell’aumento della pensione di invalidità bisogna calcolare anche il reddito della moglie, mentre l’indennità di accompagnamento, come sopra spiegato, non viene contata ai fini del calcolo dell’aumento.
Chi, per esempio, percepisce già la pensione di invalidità e un importo di pensione di guerra pari a 382,68 euro per orfani e vedove di guerra o di invalidi di Prima categoria, e supera così anche il limite reddituale previsto, ha comunque diritto al nuovo importo di pensione di invalidità spettante.