Una volta presentata domanda per avere il reddito di cittadinanza sono Inps e Agenzia delle Entrate che tramite incrocio di dati in possesso delle diverse banche dati effettuano controlli capillari per verificare che quanto dichiarato dal richiedente corrisponda a verità e decide se accettare o meno la richiesta del beneficio.
Non solo i controlli da parte dell’Inps per verificare i requisiti di coloro che presentano domanda per avere il reddito di cittadinanza, tra conti correnti, polizze ed eventuali investimenti, ma anche nuovi controlli più severi da parte dell’Agenzia delle Entrate per evitare che i furbetti che fanno richiesta per il reddito di cittadinanza riescano a truffare. Vediamo quali sono le novità previste per i controlli da parte dell’Agenzia delle Entrate per scovare i furbetti del reddito di cittadinanza.
I controlli da parte dell’Agenzia delle Entrate partono dai requisiti che devono essere soddisfatti per poter richiedere il reddito di cittadinanza e che sono:
essere cittadino maggiorenne italiano o dell’Unione Europea, o cittadino di Paesi terzi con regolare permesso di soggiorno UE per soggiornanti di lungo periodo;
All'indomani delle ultime notizie sui casi di lavoratori in nero che richiedono il reddito di cittadinanza, il governo ha deciso di intensificare i controlli con capillari verifiche da parte dell’Ispettorato nazionale del lavoro (Inl) su residenze e lavori in nero e potranno verificare facilmente se il soggetto percepisce il reddito semplicemente collegandosi alla banca dati dell’Inps in modo da fare emergere subito eventuali illeciti.
Inoltre, con il nuovo sistema di controlli gli ispettori possono anche facilmente scoprire se chi lavora come dipendente o autonomo ha omesso di comunicare all’Inps le variazioni del suo reddito o del patrimonio per mantenere il diritto a percepire il reddito di cittadinanza.
Nel caso di illeciti sono puniti non solo i richiedenti il reddito di cittadinanza ma anche i datori di lavoro che impiegano in nero lavoratori che percepiscono il reddito di cittadinanza. Per quanto riguarda le residenze, è stato chiarito chi ha cambiato residenza negli ultimi tre mesi non può presentare domanda per il reddito di cittadinanza.
Il reddito di cittadinanza 2019 si può richiedere compilando l'apposito modulo disponibile negli uffici postali di Poste Italiane che sarà poi eventualmente accettato dall'Inps, o tramite il sito ufficiale reddito di cittadinanza, piattaforma online che raggruppa tutti i dati in possesso delle diverse banche dati, da Inps ad Agenzia delle Entrate, Comuni, Centri per l'impiego, Anpal e Centri per la formazione privata. Una volta inviata la domanda sul sito lo Stato provvede ad effettuare relativi e dovuti controlli per dare esito alla domanda stessa.
Ogni dato dichiarato dai cittadini per usufruire del reddito di cittadinanza viene accuratamente controllato e nel caso in cui dovessero risultare incongruità o falsità su quanto dichiarato, chi ha dichiarato il falso può essere punito con la reclusione da 1 a 6 anni, perdendo il beneficio e dovendo restituite quanto indebitamente percepito.