Lo svolgimento dei lavori sociali per avere il reddito di cittadinanza 2022 è obbligatorio per tutti i beneficiari del sussidio ad esclusione di poche categorie di persone come disabili o over 65 tra gli altri. I lavori socialmente utili che devono svolgere coloro che percepiscono il reddito di cittadinanza non sono retribuiti e hanno una durata di 8 ore settimanali.
I lavori socialmente utili per avere diritto a percepire il reddito di cittadinanza diventano obbligatori: è questa l'ultima notizie che riguarda l'erogazione del beneficio ai disoccupati e che rappresenta l'avvio della cosiddetta fase due della misura. Vediamo quali sono i lavori sociali obbligatori da svolgere e per chi valgono.
I lavori socialmente utili obbligatori sono destinati, stando a quanto previsto dalla fase due del reddito di cittadinanza, per coloro che percepiscono il beneficio e devono essere svolti nel proprio comune di residenza. Tocca ai Centri per l’impiego convocare i beneficiari del sussidio per assegnarli ai lavori sociali.
I Comuni, dal canto loro, devono istituire un registro di coloro che svolgono lavori sociali in cui registrare, appunto, le presenze giornaliere e prestazioni orarie dei precettori del reddito di cittadinanza.
Sono esonerati dall'obbligo di svolgimento dei lavori sociali le seguenti categorie di persone che percepiscono il reddito di cittadinanza:
gli occupati con reddito da lavoro dipendente superiore a 8.145 euro o autonomo superiore a 4.800 euro; gli studenti;
coloro che hanno un’età superiore ai 65 anni;
i beneficiari della pensione di cittadinanza;
disabili;
componenti della famiglia che hanno carichi di cura verso bambini piccoli o disabili e altre categorie.
I lavori sociali obbligatori per chi percepisce il reddito di cittadinanza 2022 si svolgono in ambito:
I lavori socialmente utili svolti da chi percepisce il reddito di cittadinanza 2022 non sono retribuiti e non devono interessare lavori o opere pubbliche. Ciò significa che i beneficiari del reddito di cittadinanza non possono svolgere lavori in sostituzione di personale dipendente di un ente pubblico.
I lavori socialmente utili devono avere una durata massima di 8 ore settimanali e il beneficiario del reddito di cittadinanza ha la possibilità di scegliere se svolgere le 8 ore settimanali tutte in un solo giorno o spalmandole su più giorni. In ogni caso, è obbligatorio, secondo quanto stabilito, svolgere tutte le ore previste al mese. E’ anche prevista la possibilità di recuperare eventuali ore perse.
Se, però, chi percepisce il reddito di cittadinanza non recupera le ore eventualmente perse completando il numero di ore di lavori sociali stabilite o si rifiuta proprio di svolgere le ore di lavoro socialmente utile obbligatorie rischia la sospensione o di perdere del tutto il reddito di cittadinanza.
I lavori sociali per avere il reddito di cittadinanza diventano obbligatori: al via la fase due. Cosa prevede e per chi. Chiarimenti