Il contratto di comodato d'uso gratutito è una tipologia di contratto che rientra tra i contratti di prestito in cui una parte che viene comunemente detta comodante consegna all'altra, ovvero comodatario, un bene mobile o immobile per un periodo di tempo prestabilito o a tempo indeterminato.
Come e quando si può prorogare e rinnovare un contratto di comodato d'uso gratuito? Il comodato d'uso gratutito è una tipologia di contratto che può essere redatto in forma scritta e registrato, esattamente come tutte le altre tipologie contrattuali, o anche stipulato in forma verbale.
I contratti di comodato d'uso gratuito di una casa possono essere sia a tempo determinato che a tempo indeterminato. In quest'ultimo caso, significa che il comodato non si esaurisce mai e chi ha ricevuto la casa in comodato può occuparla senza scadenza di termini. Vediamo di seguito nel dettaglio se e come si può rinnovare il comodato d'uso gratuito.
Quando si stipula un contratto di comodato d'uso gratuito di una casa o altro immobile a tempo determinato, significa che lo stesso arriva a scadenza.
Nonostante il termine previsto, è possibile prorogare il comodato d'uso gratuito con un cosiddetto atto aggiuntivo di proroga al contratto già stipulato quando si intende proseguire nel rapporto.
Secondo le leggi in vigore, infatti, il contratto di comodato si può rinnovare, previo accordo scritto tra le parti.
Per la proroga di un contratto di comodato d’uso gratuito deve essere pagata di nuovo l’imposta di registro pari a 200 euro.
Tale imposta deve, infatti, essere pagata ogni volta che si proroga il contratto.
Si paga solo una volta quando il contratto comodato d'uso gratuito di un immobile è a tempo indeterminato.
Solo in caso di morte del comodatario, il comodante, anche se è stato prorogato il comodato d'uso gratuito, può esigere dagli eredi l’immediata restituzione della casa o altro immobile.