Il contratto commercio 2022 prevede la possibilità per datori di lavoro di trasferire il lavoratore per comprovate esigenze lavorative e i dipendenti non possono essere trasferiti da un'unità aziendale ad un'altra se non per comprovate ragioni tecniche, organizzative e produttive. Inoltre, il personale trasferito ha diritto a rimborsi e diarie e, in caso di successivo licenziamento, ha diritto al rimborso spese per il ritorno suo e della sua famiglia nel luogo di provenienza, a condizione, però, che il rientro avvenga entro sei mesi dal licenziamento.
Il contratto commercio 2022 prevede la possibilità di trasferimento di sede di lavoro per i propri dipendenti, a condizione che siano rispettate dal datore di lavoro regole precise. Vediamo allora come funziona il trasferimento della sede di lavoro nel contratto (CCNL) commercio 2022.
Stando a quanto contratto (CCNL) commercio 2022, il trasferimento della sede di lavoro può interessare operai, impiegati e Quadri e quando il trasferimento della sede di lavoro implica il cambiamento di residenza, lo stesso deve essere comunicato esclusivamente in forma scritta agli interessati con un preavviso di 60 giorni, che diventano 80 giorni per chi ha familiari a carico.
E’, inoltre, previsto per un periodo massimo di 12 mesi, il rimborso dell'eventuale differenza del canone effettivo di locazione per un alloggio dello stesso tipo di quello occupato nella località di provenienza. Se il lavoratore Quadro a cui viene comunicato il trasferimento di sede di lavoro ha già compiuto 55 anni di età può opporsi al trasferimento ma solo in presenza di gravi e comprovati motivi.
Il trasferimento dei lavoratori con responsabilità di direzione esecutiva che implica il cambiamento di residenza deve essere comunicato per iscritto agli interessati con un periodo preavviso di 45 giorni e di 70 giorni per coloro che abbiano familiari a carico e in questo caso ai lavoratori viene riconosciuto, per un periodo massimo di 9 mesi, il rimborso dell'eventuale differenza del canone effettivo di locazione per un alloggio dello stesso tipo di quello occupato nella località di provenienza.
Il contratto commercio 2022 prevede poi che il lavoratore non può essere trasferito da un'unità aziendale ad un'altra se non per comprovate ragioni tecniche, organizzative e produttive e che il personale trasferito, in caso di successivo licenziamento, ha diritto al rimborso spese per il ritorno suo e della sua famiglia nel luogo di provenienza, a condizione, però, che il rientro avvenga entro sei mesi dal licenziamento.
Il Ccnl contratto commercio 2022 per il trasferimento di lavoratori in altre sedi di lavoro prevede rimborsi e indennità, ad eccezione degli operatori di vendita, che, nel dettaglio, sono:
Per brevi trasferimenti in località vicine viene rimborsata la spesa effettiva del viaggio e quella di soggiorno.
I trasferimenti di residenza danno, invece, diritto alle seguenti indennità:
Al lavoratore trasferito e che abbia famiglia spetta anche una diaria nella misura fissata per il personale in missione temporanea, per sé e per ciascun convivente a carico mentre per i figli conviventi a carico la diaria è ridotta a tre quinti.
Rimborsi e diarie spettanti ai lavoratori con contratto commercio 2022 trasferiti vengono corrisposti per il tempo strettamente necessario al trasloco e, quando il trasferimento comporta anche il trasporto del mobilio, il lavoratore ha diritto a percepire rimborsi e diarie previsti fino a 8 giorni dopo l'arrivo del mobilio.
Tempo per comunicare Come comunicare rimborsi giornalieri e indennità: quali sono le regole applicate ai traslochi di lavoro in CCNL Trade?