I BTP sono titoli emessi dal Ministero del Tesoro con scadenza che parte da tre anni per arrivare a trenta. Chi investe con BTP riceve un flusso cedolare che alla scadenza dell’obbligazione, si trasforma in una somma di denaro che può essere più o meno alta a seconda del rendimento.
La crisi che negli ultimi anni ha tenuto in scacco le economie dei grandi e piccoli paesi a livello globale, ha spinto a cambiare le proprie abitudini in diversi settori della vita quotidiana. Anche i risparmiatori, soprattutto in coloro che vogliono avere qualche rendita ma senza rischiare sul mercato finanziario, hanno iniziato nuovamente a guardare con occhio benevolo i vecchi e cari BTP, i titoli di stato italiani.
Crisi che ha avuto come conseguenza principale, l’abbassamento dei rendimenti che però non scoraggiano gli investitori proprio perché se è vero che non ci sono prospettive si guadagno enormi, si può sempre contare sulla sicurezza di quest’investimento che garantisce comunque una rendita per piccola che possa essere. Ci sono alcune cose che bisogna conoscere rispetto al rendimento dei Buoni in questione a partire dal rendimento. Conoscere le modalità di come si calcola aiuterà sicuramente a valutare in maniera rapida e corretta la convenienza di un investimento o meno.
Vediamo subito allora come si calcola il rendimento BTP? Il calcolo del rendimento BTP non è semplicissimo e si devono conoscere alcune formule. Innanzitutto bisogna individuare alcuni parametri fondamentali per procedere con il calcolo del rendimento:
Quando si acquista un BTP sul mercato secondario in un momento successivo all’emissione, per poterne calcolare il rendimento, bisogna tenere conto del fatto che il BTP è stato acquistato durante il periodo di maturazione di una cedola. Il calcolo vero e proprio del rendimento BTP avviene sulla base della conoscenza del rateo, grazie al quale è possibile calcolare il corso tel-quel, cioè corso secco più rateo d’interessi già maturato, ovvero il prezzo pagato per un BTP che porta la prima cedola intatta, in modo da poter trovare il rendimento effettivo lordo annuo, individuando il tasso interno di rendimento.
I BTP sono titoli emessi dal Ministero del Tesoro con scadenza che parte da tre anni per arrivare a trenta. Chi investe con BTP riceve un flusso cedolare che alla scadenza dell’obbligazione, si trasforma in una somma di denaro. Il suo valore può essere più o meno alto a seconda del rendimento di cui godevano in quel momento i BTP. Questa tipologia di titolo di stato è paragonabile ai BOT e dei CCZ. Di recente, sono stati introdotti anche i Btpi, cioè i buoni del tesoro indicizzati all'inflazione che prevedono una rendita al netto del tasso di inflazione calcolato a parte secondo i dati ufficiali dell'Istat.