Reperibilità in ferie è obbligatoria o no. Tutti i casi

Quando il datore di lavoro telefona, il dipendente è obbligato a rispondere? Non ci riferiamo alla cortesia e all'educazione ma all'obbligo legale di essere disponibile.

Autore: Chiara Compagnucci
pubblicato il
Reperibilità in ferie è obbligatoria o n

Quando si è in ferie è obbligatoria la reperibilità?

Non c'è alcun obbligo di reperibilità. L'annullamento parziale o totale delle ferie va comunicato con anticipo ovvero con un preavviso rispetto all'inizio delle ferie. Di conseguenza il lavoratore può rifiutarsi se sono già iniziate. In buona sostanza, il datore di lavoro non può sovrastare né le disposizioni generali sul lavoro e né il Contratto collettivo nazionale di lavoro applicato. Ci sono però due casi in cui scatta l'obbligatorietà per il lavoratore.

Quando arriva il periodo delle ferie, estive o invernali che siano, scatta i dubbi sull'applicazione delle norme, a iniziare da quella sulla reperibilità: è obbligatoria o no? Detto in altri termini, quando il datore di lavoro telefona, il dipendente è obbligato a rispondere?

Non ci riferiamo alla cortesia e all'educazione, naturalmente, ma all'obbligo legale di essere disponibile. Prima di rispondere a questa domanda, facendo riferimento a tutti i casi in cui è obbligatoria o meno, dobbiamo però far presente che a decidere il periodo delle ferie è proprio il datore di lavoro. Spetta a quest'ultimo autorizzarle, benché il periodo di riposo sia un diritto garantito al lavoratore dalla Costituzione.

La regola è semplice e prevede che spetta al dipendente proporre, ma all'azienda decidere sulla base delle richieste degli altri lavoratori e delle esigenze organizzative e produttive dell'impresa. In ogni caso il comportamento del datore si deve basare sui principi della correttezza e della buona fede ed eventuali rifiuti devono essere validamente motivati. Vediamo quindi

  • Quando si è in ferie è obbligatoria la reperibilità?
  • Casi di obbligatorietà della reperibilità in ferie

Quando si è in ferie è obbligatoria la reperibilità?

Spetta quindi al datore di lavoro stabilire il periodo e le modalità di godimento delle ferie da parte del personale. Ed essendo lui stesso ad avere il quadro generale e dunque a conoscere le richieste e le esigenze dei dipendenti così come il piano organizzativo e produttivo, la decisione finale è nelle sue mani.

Le ferie possono comunque essere fruite sia in maniera collettiva ovvero da tutti i lavoratori dell'impresa, magari per via della chiusura temporanea oppure individuale con continuazione dell'attività produttiva. In ogni caso spetta al datore di lavoro trovare il punto di equilibrio tra le esigenze dell'impresa e gli interessi del lavoratore va concordata in maniera formale.

Ne consegue che il dipendente non può assentarsi con il rifiuto del datore altrimenti va incontro a sanzioni disciplinari che possono arrivare fino al licenziamento. Una volta fissato il periodo delle ferie ai lavoratori, il datore può modificarlo in caso di nuove esigenze, anche sulla base di una revisione delle necessità aziendali.

Queste modifiche vanno comunicate con preavviso e ovviamente prima dell'inizio del periodo di riposo proprio perché, come vedremo a breve, il dipendente non è tenuto ad assicurare la reperibilità.

Le norme sulla reperibilità del lavoratore quando è in ferie sono state più volte al centro dell'attenzione del legislatore e dei tribunali a cui si sono alternativamente rivolti sia i dipendenti che contestavano la disponibilità richiesta e sia i datori di lavoro che pretendevano una pronta risposta da parte dei dipendenti.

Ebbene, la decisione finale a cui sono giunte tutte le parti è l'assenza di alcun obbligo di reperibilità. La ragione è presto detta: l'annullamento parziale o totale delle ferie va comunicato con anticipo ovvero con un preavviso rispetto all'inizio delle ferie.

Di conseguenza il lavoratore può rifiutarsi se sono già iniziate. Lo ha messo nero su bianco anche la Corte di Cassazione riferendosi al preavviso come la tempestiva ed efficace idonea ad essere conosciuta dal lavoratore prima dell'inizio del godimento delle ferie.

In buona sostanza, il datore di lavoro non può sovrastare né le disposizioni generali sul lavoro e né il Contratto collettivo nazionale di lavoro applicato.

Casi di obbligatorietà della reperibilità in ferie

Ma è sempre così ovvero il lavoratore può sempre rifiutare di "rispondere al telefono" quando è in ferie? Solo in due circostanze scatta l'obbligatorietà.

La prima è nel caso sia prevista una norma esplicita nel Ccnl applicato tra i vari terziario e servizi, edilizia e legno, alimentari, credito e assicurazioni, tessili, trasporti, meccanici, agricoltura e allevamento, enti e istituzioni private, chimica, poligrafici e spettacolo, marittimi ed enti pubblici.

La seconda è per via di un accordo preventivo tra il datore di lavoro e il dipendente che non può evidentemente essere disatteso.